La Trapani Shark esce dalla bufera con un successo pesante: a Treviso arriva un 89-82 che permette ai granata di allungare a sei la striscia di vittorie consecutive, nonostante le clamorose turbolenze degli ultimi giorni che ha visto l’addio del coach Represa e del capitano Alibegovic. L’esordio di Alex Latini in panchina coincide infatti con una gara complessa, segnata sia dalle tensioni fuori dal campo – sugli spalti è comparso un nuovo striscione di protesta contro il presidente Antonini – sia da una rotazione dei giocatori ridotta all’osso.
Con Petrucelli e Arcidiacono indisponibili, Trapani si ritrova con appena nove uomini, uno dei quali – Pugliatti – in campo solo per pochi minuti. Ne consegue un minutaggio altissimo per i titolari, costretti a mantenere ritmo e lucidità quasi senza cambi: Ford sfiora la mezz’ora abbondante, Rossato e Allen superano i 30 minuti, Notae chiude poco sotto.
L’avvio è complicato: dopo i primi segnali incoraggianti, i granata subiscono un parziale pesante che li fa scivolare a -9, tra palle perse e poca fluidità offensiva. Il cambio di passo arriva nel secondo periodo, quando la squadra alza le percentuali al tiro e ribalta l’inerzia, andando all’intervallo sul +8.
La ripresa si apre con una tripla di Eboua che spinge Trapani in doppia cifra di vantaggio. Treviso prova più volte a ricucire, approfittando anche delle 18 palle perse granata, ma la Shark resta sempre avanti, gestendo il margine fino agli ultimi minuti. La tripla di Allen e i liberi di Notae riportano Trapani sul +11 nel momento decisivo; il tentativo finale dei veneti viene arginato dal canestro di Hurt che mette in cassaforte la partita.
Una vittoria sofferta ma preziosa, che permette alla squadra di restare in alto nonostante un futuro ancora carico di incognite societarie e un clima tesissimo in città.
(foto lba)