La numero uno supera Osaka in un’amichevole di alto livello; l’australiano rientra dopo cinque mesi con una sconfitta. E la kermesse di Dubai si avvicina

L’Atlanta Cup Exhibition andata in onda questo weekend ha offerto una serata ricca, quasi teatrale, in cui Aryna Sabalenka ha tenuto a ribadire perché siede sul trono del tennis mondiale e Nick Kyrgios è finalmente tornato in campo dopo cinque mesi d’assenza. Due partite, due atmosfere diverse, un unico filo rosso: la voglia di ritrovare ritmo prima dell’appuntamento più atteso dell’inverno, quel Sabalenka–Kyrgios del 28 dicembre a Dubai che già promette scintille.

Sabalenka–Osaka: attuale contro ex numero uno

La bielorussa ha avuto la meglio su Naomi Osaka in tre set (6-3, 4-6, 10-4), in un confronto che mancava dal lontano US Open 2018. La giapponese, ri-avvicinatasi ai piani alti della classifica dopo un 2025 di ricostruzione — semifinale allo US Open, finale con pepate polemiche a Montreal, vari piazzamenti di peso — ha dato una spolverata al suo tennis d’attacco, costringendo Sabalenka al super tie-break.

La numero uno, però, ha ritrovato potenza e ordine proprio nel momento decisivo, chiudendo con autorità. Una vittoria interessante, in una partita interessante ancorché amichevole. Perché Sabalenka si è già scoperta in buona forma, e Naomi, se proseguirà sulla nuova via che pare tracciata, ha dato un assaggio di ciò che il circuito si aspetta con ansia da lei.

Kyrgios ritrova il campo, Shelton il pubblico amico

Poi è toccato a Nick Kyrgios, opposto a Ben Shelton. La classifica (6 contro 668) è ovviamente ingannevole: l’australiano non giocava una partita ufficiale dal mese di luglio (torneo di Washington in doppio al fianco di Gael Monfils; sconfitta agli ottavi contro Roger-Vasselin e Hugo Nys) e negli ultimi due anni ha collezionato più tentativi di rientro che incontri completati.

Shelton, padrone di casa, ha vinto in due, ma Kyrgios ha comunque lasciato sensazioni migliori rispetto alle sue ultime apparizioni: qualche lampo, un paio di colpi di puro talento, la consapevolezza che la strada sia lunga.

In serata il doppio misto — Sabalenka/Shelton-Kyrgios/Osaka — ha regalato l’ultimo sorriso alla bielorussa, uscita imbattuta dalla giornata.

Verso Dubai: Sabalenka accende la miccia

L’esibizione è stata, in fondo, un preludio alla nuova “Battle of the Sexes”, in programma come più volte preannunciato il prossimo 28 dicembre a Dubai. Una tradizione che rievoca in filigrana la storica sfida del 1973 tra Billie Jean King e Bobby Riggs, e quella del 1992 tra Martina Navratilova e Jimmy Connors.

Le regole speciali saranno simili a quelle adottate trentadue anni fa: Kyrgios giocherà con un solo servizio a disposizione, mentre il campo di Sabalenka sarà ridotto del 9%. Un equilibrio imperfetto, ma sufficiente per rendere la partita un esperimento interessante.

In conferenza stampa Sabalenka non ha avuto alcuna esitazione a stuzzicare il rivale. Alla domanda circa le sue sensazioni in vista della kermesse negli Emirati, la Tigre di Minsk ha risposto con naturale sicurezza: “So già che vincerò quella partita, quindi non devo nemmeno guardare come sta giocando. Ma dai…”. Una frase così diretta da valere, da sola, una mezza campagna pubblicitaria.