Dopo quattro anni di lavoro e di scambi internazionali, Tulips, il mosaico realizzato dall’associazione Dis-Ordine di Ravenna per la tomba di Andy Warhol nel cimitero cattolico bizantino di St. John, a Pittsburgh (Stati Uniti) ha raggiunto la sua destinazione finale. Ora adorna la tomba del grande artista, dove resterà come testimonianza duratura del legame tra Ravenna e la Pop Art.

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L’opera nasce da un’idea dell’associazione e rappresenta un omaggio al grande artista americano, padre della Pop Art, che aveva profondi legami con il mondo bizantino e con l’Italia. Il mosaico, ispirato a un disegno originale realizzato appositamente dall’artista Francesco Clemente, amico personale di Warhol, ritrae due tulipani, i fiori preferiti dall’artista. È stato realizzato con smalti vetrosi originali della vetreria Orsoni di Venezia da Sofia Laghi e Isabella Merendi, con la supervisione di Elena Pagani e Marcello Landi e l’assistenza tecnica di Tommaso Bonzi ed Edoardo Missiroli. L’opera misura 89 x 26 x 4 centimetri ed era stata presentata ufficialmente al Mar, Museo d’Arte della città di Ravenna, prima della sua partenza per gli Stati Uniti.

Il progetto ha avuto una lunga gestazione: è nato nel 2021, in occasione di un incontro alla Casa Matha di Ravenna dedicato ad Andy Warhol e ai suoi legami con Dante. In quell’occasione, Marcello Landi fu particolarmente colpito dalla conferenza di Angela Vettese, intitolata “Dante dentro Andy Warhol”.

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“L’idea – racconta Landi, presidente di Dis-Ordine – è nata un po’ per caso e un po’ per volontà. È un gesto simbolico, un modo per colmare il rammarico di non essere riusciti, negli anni ’80, a portare Warhol a Ravenna per una grande mostra”.

“Grazie a questa importante iniziativa dell’associazione Dis-Ordine – dichiara l’assessore alla Cultura Fabio Sbaraglia – la nostra città rende omaggio a uno dei massimi protagonisti dell’arte del secolo scorso. Ancora una volta il linguaggio musivo dimostra la sua forza contemporanea e collega Ravenna al mondo. Ringrazio sentitamente l’associazione per il lavoro tenace e prezioso che ha permesso questo risultato straordinario”.

Il mosaico, destinato a una tomba rimasta spoglia a eccezione delle iconiche bottiglie di Coca Cola e lattine di zuppa Campbell lasciate dai visitatori, vuole essere un segno tangibile di riconoscenza e di bellezza. Grazie alla collaborazione di Eleonora Gardini e Damiana Leoni, il progetto è stato presentato al nipote di Warhol, Donald Warhol, che ne ha approvato la realizzazione e la collocazione.

“Avremmo voluto utilizzare un soggetto tratto direttamente dai fiori di Warhol – aggiunge Landi – ma non è stato possibile. È stato proprio Francesco Clemente, amico e collaboratore dell’artista, a offrirci il disegno dei tulipani, che si è rivelato perfetto. Il mosaico gli è piaciuto moltissimo”.