Cesare Bocci torna in prima serata nei panni di Alessandro, il mental coach protagonista de L’altro ispettore, la nuova docu-serie Rai con Alessio Vassallo. Il suo personaggio porta sulle spalle una ferita profonda: è sopravvissuto all’incidente sul lavoro in cui anni prima morì il padre di Domenico Dodaro, “l’altro ispettore” del titolo.
A “Libero” ha spiegato di «essersi avvicinato al ruolo con grande rispetto», ricordando la malattia della moglie Daniela e gli anni in cui la vedeva reagire alla riabilitazione con una forza inattesa: «Ho ripensato a quando lei, nel centro di riabilitazione, dopo aver avuto un ictus, faceva scorribande in sedia a rotelle con i ragazzi ricoverati lì come lei».
Cesare Bocci, chi è
Nato il 13 settembre 1957 a Camerino, è uno dei volti più amati della fiction italiana. Cresciuto tra le colline marchigiane, a Camporotondo di Fiastrone, muove i primi passi sul palcoscenico nei primi anni Ottanta. Nel 1982 fonda insieme ad altri giovani attori la Compagnia della Rancia di Tolentino, esperienza che segna il suo ingresso ufficiale nel mondo del teatro. Per otto anni alterna commedie, musical e testi classici – da Arlecchino innamorato a I Dialoghi delle Carmelitane – prima di trasferirsi a Roma, dove si divide tra teatro, cinema e televisione.