Mosca non ha «nessuna intenzione di entrare in guerra con l’Europa», ma è pronta a reagire a un eventuale dispiegamento di truppe europee in Ucraina, ha avvertito oggi Serghei Lavrov. Secondo il ministro degli Esteri russo, i Paesi europei puntano poi a confiscare gli asset russi perché non hanno più «altre risorse per finanziare la guerra». Intanto Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha affermato che le dichiarazioni di Donald Trump in un’intervista al Politico sul non ingresso dell’Ucraina nella Nato, sui territori e sulla perdita di terreno di Kiev sono «in linea» con la posizione della Russia. «Noi – aggiunto Peskov – lavoriamo per la pace, non per una tregua». Nella notte nuovi attacchi russi alla regione di Odessa.

Intanto Zelensky ha sottolineato che sarebbe pronto a indire nuove elezioni in 60-90 giorni se gli Stati Uniti e l’Europa nel garantissero lo svolgimento in sicurezza. Allo stesso tempo, il presidente ha osservato che la questione delle elezioni in Ucraina dipende principalmente dagli ucraini, non dai cittadini di altri Paesi.

Secondo il Washington Post, che avrebbe svelato il piano di pace in discussione, il pacchetto negoziale comprende tre documenti: il piano di pace, le garanzie di sicurezza e un piano di ripresa economica. I colloqui sono ben lontani dall’essere conclusi, con l’Ucraina e i suoi sostenitori europei che prevedono di diffondere un insieme congiunto di emendamenti mercoledì, scrive l’opionista del Washington Post Ignatius, elencando però alcune idee esplorate. Una di queste è che l’Ucraina entrerebbe nell’Unione Europea già nel 2027. Questa rapida adesione preoccupa alcune potenze dell’Ue. Ma l’amministrazione Trump pensa di poter superare l’opposizione dell’Ungheria, il maggiore oppositore di Kiev nell’Ue. L’adesione favorirebbe il commercio e gli investimenti. Ma forse più importante, costringerebbe l’Ucraina a controllare la sua perniciosa cultura della corruzione nelle imprese statali.

Oggi si terranno nuovi colloqui tra gli Usa e l’Ucraina. Il piano, fa sapere Zelensky: «Non è ancora pronto». Domani riunione dei Volenterosi.

Per approfondire

15:27

Zelensky: “Oggi colloquio con Usa. Ancora a lavoro su piano”

Oggi è in programma un colloquio tra Ucraina e Stati Uniti “su un documento che descriverà in dettaglio il processo di ricostruzione e sviluppo economico dell’Ucraina dopo la guerra”. Lo ha reso noto su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo allo stesso tempo che la risposta di Kiev al piano americano non è ancora pronta. “Stiamo ultimando i lavori sui 20 punti di un documento fondamentale che può determinare i parametri per porre fine alla guerra”, si legge nel messaggio del leader di Kiev, “prevediamo di trasferire il documento agli Stati Uniti nel prossimo futuro, dopo il nostro lavoro congiunto con la squadra del presidente Trump e i partner in Europa”. Domani è in programma un incontro nel formato della Coalizione dei Volenterosi e “stiamo lavorando in modo molto produttivo per garantire la sicurezza futura e prevenire il ripetersi dell’aggressione russa”, ha sottolineato Zelensky auspicando che “questa settimana possa portare novità per tutti noi e porre fine allo spargimento di sangue”.

14:42

Merz: “Voglio vedere ancora gli Usa come un partner. Se hanno difficoltà con l’istituzione dell’Ue ci sono sempre gli Stati membri”

“Resto dell’idea che gli Usa debbano avere interesse ad avere dei partner. Io voglio vederli ancora come partner, e spero che continueranno a vederci anche loro così”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, a Berlino, in conferenza stampa con il premier croato. Merz è tornato poi su una frase pronunciata ieri, che aveva destato delle perplessità. Il cancelliere aveva infatti sostenuto di dire sempre agli Usa che l’Europa possa essere un partner, e che “se gli Usa non sanno che fare con l’Europa, possono far sì che almeno la Germania lo sia”. Oggi ha spiegato in questi termini quello che intendeva, rispondendo alle domande sugli ultimi attacchi di Trump: “se con l’istituzione e con la costruzione dell’Ue trova difficile relazionarsi, ci sono gli Stati membri, e certamente in particolare anche la Germania”.

14:40

Starmer: “Europa più forte e più unita nel sostegno all’Ucraina”. Ma glissa sulle sollecitazioni a contrastare la strategia di Trump

“Quel che vedo io oggi è un’Europa più forte nel sostegno all’Ucraina e più unita nella difesa della libertà e della democrazia”. La ha detto il primo ministro britannico, Keir Starmer, incalzato oggi nel Question Time del mercoledì dai banchi delle opposizioni dal leader liberaldemocratico Ed Davey su quanto affermato dal presidente americano Donald Trump a proposito della “debolezza” attribuita agli europei e sulla nuova strategia americana nel Vecchio Continente. Davey, esponente filo-europeo e anti-Trump della politica britannica, già ripetutamente critico dell’atteggiamento conciliante rinfacciato al premier laburista verso The Donald, ha attaccato sfidando sir Keir a chiamare Trump al telefono per denunciare come un’interferenza “inaccettabile” il sostegno promesso da Washington alle forze di destra europee più trumpiane. Ma su questo punto Starmer ha totalmente glissato. Così come ha rifiutato di accogliere la sollecitazione di Davey a prendere atto del fallimento attribuito alla Brexit e a rivedere la posizione del suo governo su un riavvicinamento più marcato del Regno Unito all’Ue, a partire dall’ipotesi di un ritorno “nell’unione doganale”. Il primo ministro si è limitato al riguardo a rivendicare la volontà di un reset e di “relazioni più strette” con Bruxelles, ma ha aggiunto di ritenere che “non sia sensato” rimettere in discussione in questa fase gli impegni elettorali del Labour sul rifiuto a ri-aderire all’unione doganale o al mercato unico dell’Ue: una scelta che nelle sue parole rischierebbe di far saltare fra l’altro gli accordi commerciali “privilegiati” post Brexit raggiunti negli ultimi mesi dal Regno con Paesi come gli Usa o l’India.

14:00

Zelensky: “Dalla Russia risorse e cooperazione militare con la Cina”

La Russia sta pian piano cedendo le sue risorse naturali alla Cina con cui sta però anche rafforzando la cooperazione militare. A sostenerlo è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un post pubblicato su Telegram dopo una riunione con il capo del servizio di intelligence estero, Oleg Ivashchenko. “Registriamo un rafforzamento della desovranizzazione di parte del territorio russo a favore della Cina”, ha assicurato. “Si tratta soprattutto dell’utilizzo di terre ricche di risorse naturali e della vendita di risorse alla Cina”, ha spiegato. Non solista. “Notiamo che la Cina sta compiendo passi per intensificare la cooperazione con la Russia , in particolare nel settore dell’industria militare. I servizi di intelligence dei partner hanno informazioni simili”, ha assicurato.

13:55

Washington Post: “Nel piano di pace soluzione coreana e Kiev nella Ue nel 2027”

Una zona demilitarizzata alla ‘coreana’ lungo l’intera linea del cessate il fuoco e Kiev nell’Unione Europea nel 2027. Sono due dei punti, secondo il Washington Post, contenuti nell’ipotesi di piano di pace tra Ucraina e Russia. Secondo le fonti del giornale, l’Ucraina entrerebbe a far parte dell’Unione Europea già nel 2027. L’amministrazione Trump “pensa di poter superare l’opposizione dell’Ungheria, principale oppositore di Kiev all’UE”. L’adesione all’Unione inoltre “promuoverebbe il commercio e gli investimenti”. Verrebbe inoltre istituita una zona demilitarizzata lungo l’intera linea del cessate il fuoco, dalla provincia di Donetsk nel nord-est fino alle città di Zaporizhia e Kherson nel sud. Dietro questa linea si troverebbe una zona più profonda, in cui sarebbero escluse le armi pesanti. Questa linea sarebbe attentamente monitorata, proprio come la zona che divide la Corea del Nord dalla Corea del Sud. Gli Stati Uniti inoltre fornirebbero garanzie di sicurezza descritte come “simili all’Articolo 5” per proteggere l’Ucraina in caso di violazione del patto da parte della Russia. L’Ucraina vorrebbe che gli Stati Uniti firmassero tale accordo e lo ratificassero al Congresso; le nazioni europee firmerebbero garanzie di sicurezza separate. Un gruppo di lavoro USA-Ucraina sta valutando come funzionerebbero i dettagli e con quale rapidità l’Ucraina e i suoi alleati potrebbero rispondere a qualsiasi violazione russa, scrive il Post. Quanto agli “scambi di territori”, parte ineludibile dell’accordo, Ucraina e Stati Uniti stanno ancora contrattando su come tracciare i confini, aggiunge il giornale Usa. La Russia chiede all’Ucraina di rinunciare a circa il 25% di Donetsk che ancora detiene; il team di Trump sostiene che l’Ucraina probabilmente ne perderà gran parte in battaglia nei prossimi sei mesi in ogni caso, e dovrebbe fare concessioni ora per risparmiare vittime. Secondo il quotidiano Usa infine, il piano prevederebbe che la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, non sarebbe più sotto l’occupazione russa. I negoziatori stanno valutando la possibilità che gli Stati Uniti possano assumere la gestione dell’impianto

13:15

A Odessa sequestrata una nave della flotta ombra russa

Una nave appartenente alla flotta “ombra” russa è stata sequestrata nel porto commerciale di Odessa, secondo quanto riferito dal Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (Sbu). Secondo l’Sbu, la nave il cui nome non è stato reso noto è arrivata a Odessa battente bandiera di un Paese africano ed è stata usata per trasportare illegalmente prodotti agricoli ucraini dalla Crimea annessa. Al momento del fermo, a bordo c’erano il capitano e 16 membri dell’equipaggio, in possesso di passaporti di “diversi Paesi del Medio Oriente”. L’Sbu ha stabilito che la nave ha trasportato illegalmente quasi 7.000 tonnellate di esportazioni di grano russo dalla Crimea annessa al Nord Africa. Prima dell’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina, l’imbarcazione aveva “attraccato a Sebastopoli almeno sette volte” per questo scopo. Durante una perquisizione, gli ufficiali dell’Sbu hanno trovato a bordo piani di viaggio, carte pilota e altro materiale che, secondo l’agenzia di intelligence, prova “attività illegali nei porti dei territori temporaneamente occupati dell’Ucraina”. Il Servizio di sicurezza ucraino ha avviato un procedimento penale ai sensi degli articoli del Codice penale dell’Ucraina per finanziamento di azioni volte a prendere il potere o modificare i confini statali, tradimento, violazione delle attuali normative sui trasporti e violazione delle procedure di ingresso nel territorio temporaneamente occupato dell’Ucraina, come riportano le agenzie ucraine

12:58

Media: “Le aziende ucraine hanno citato la Russia per 8 miliardi di danni di guerra”

Le aziende ucraine delle regioni in prima linea hanno citato in giudizio la Russia 311 volte e hanno ottenuto sentenze a loro favore, con un risarcimento totale di 386 miliardi di grivne (circa 9,1 miliardi di dollari, circa 8 miliardi di euro). Lo scrive Ukrainska Pravda che cita dati di Opendatabot, una piattaforma ucraina che aggrega dati governativi ufficiali provenienti da vari registri statali. Dall’inizio dell’invasione su vasta scala, i tribunali ucraini hanno emesso 639 sentenze in tutto il paese. L’85% ha concesso la piena soddisfazione delle richieste, con solo tre richieste di aziende respinte

12:42

Kiev: “Droni russi hanno colpito il sistema gas a Odessa”

Il ministero dell’Energia ucraino ha fatto sapere che le sue infrastrutture energetiche sono state prese di mira da attacchi di droni russi nella regione meridionale di Odessa. “Solo nelle ultime 24 ore, abbiamo visto il nemico effettuare attacchi mirati, in particolare nella regione di Odessa, anche contro il sistema di trasporto del gas e le relative strutture”, ha riferito il viceministro dell’Energia Mykola Kolisnyk, intervenendo in tv. La regione di Odessa ospita l’interconnettore Orlovka, un gasdotto fondamentale attraverso il quale l’ Ucraina riceve gas attraverso la rotta transbalcanica. Oltre 50.000 persone nella regione sono rimaste senza elettricita’ la scorsa settimana dopo l’attacco a un impianto energetico nella citta’ di Odessa

12:40

Domani videoconferenza dei leader della coalizione dei Volenterosi

I leader degli alleati dell’Ucraina terranno una riunione in videochiamata domani, ha dichiarato la Francia, mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump fa pressione su Kiev affinché accetti un accordo che ponga fine all’invasione russa.
“La riunione di domani della coalizione dei Volenterosi, copresieduta da Francia e Regno Unito, consentirà di compiere progressi sulle garanzie di sicurezza da offrire all’Ucraina e sull’importante contributo degli americani”, ha dichiarato la portavoce del governo francese Maud Bregeon. L’Eliseo ha dichiarato che la riunione si terrà in videoconferenza

12:28

Lagarde: “Sul prestito all’Ucraina la soluzione trovata è la migliore”

“È nostro dovere continuare a sostenere e difendere l’ Ucraina , e credo che lo schema che è stato preparato sia la soluzione più vicina a qualcosa che sia in linea con i principi internazionali”, ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, facendo un’apertura al meccanismo per un prestito europeo all’Ucraina che fa leva sugli asset russi congelati in Europa. “Se riusciamo a spiegare la nostra posizione – ha detto Lagarde – penso che gli investitori in asset denominati in euro si renderanno conto che non si tratta di una pratica ricorrente con cui ci impossessiamo della proprietà altrui, ma di un caso eccezionale che per altro non rimuove il titolo di proprietà della Russia su quegli asset”.

12:21

Lavrov : “Trump unico leader occidentale che comprende le ragioni che hanno reso inevitabile la guerra in Ucraina”

Il presidente Usa Donald Trump è “l’unico leader occidentale” che mostra “comprensione delle ragioni che hanno reso inevitabile la guerra in Ucraina”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov , elogiando il ruolo di Trump negli sforzi di pace per l’Ucraina in un discorso al Consiglio della Federazione, la Camera alta del Parlamento russo. Mosca apprezza il suo “impegno al dialogo”, ha aggiunto Lavrov

11:15

Lavrov: “L’Europa sta bloccando il processo di pace in Ucraina”

L’Europa sta bloccando il processo di pace in Ucraina, cercando di incoraggiare Kiev a continuare le ostilità, ha denunciato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov . “In generale, la tendenza è stata invariabile. L’Occidente non è unito, come dimostra ancora una volta gli eventi degli ultimi giorni, quando il presidente Trump, in una delle sue interviste, ha valutato categoricamente le azioni dell’Europa volte a bloccare artificialmente gli accordi di risoluzione ucraini, che erano del tutto possibili da raggiungere eliminando le cause profonde, che rappresentano il principale ostacolo su tale percorso”, ha dichiarato Lavrov durante l’intervento al Consiglio della Federazione, la Camera alta del Parlamento russo. “Tuttavia, l’Europa sta bloccando il processo e sta cercando di incitare in ogni modo possibile il cosiddetto leader ucraino ei membri del suo regime a continuare a combattere fino all’ultimo ucraino”, ha ribadito il ministro.

11:09

Mosca: “Colpite infrastrutture energetiche e siti della Difesa”

Le forze russe hanno colpito diverse strutture a supporto delle operazioni dell’esercito ucraino, ha dichiarato il ministero della Difesa russo in una nota. “Aerei tattici, droni d’attacco, forze missilistiche e artiglieria dei gruppi di forze russe hanno colpito un impianto di difesa ucraino e impianti di rifornimento di carburante ed energia a supporto delle operazioni delle forze armate ucraine”, si legge nella nota. Sono state colpite anche basi temporanee delle forze ucraine in 146 aree, ha aggiunto il ministero

10:20

Il Cremlino: “Vogliamo una pace duratura non la tregua”

La Russia punta a una pace duratura con l’Ucraina e non a una semplice tregua. A chiarirlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riferisce la Tass. “Stiamo lavorando per la pace, non per una tregua,” ha sottolineato, “una pace sostenibile, garantita e duratura, raggiunta attraverso la firma di documenti è una priorità assoluta”.

10:14

Cremlino: “Le parole di Trump in linea con la nostra visione”

Il Cremlino ritiene che le recenti dichiarazioni del presidente americano Donal Trump sull’Ucraina siano “in linea” con la visione di Mosca. A ribadirlo è stato il portavoce Dmitry Peskov

09:49

Lavrov: “Gli europei vogliono rubare i nostri asset perché non hanno più risorse”

I Paesi europei puntano a confiscare i capitali russi congelati perché non hanno più “altre risorse per finanziare la guerra” in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov parlando al Consiglio della Federazione (il Senato russo).
“A parte rubare il nostro oro e le nostre riserve valutarie in violazione di ogni concepibile norma internazionale e commerciale, non hanno altra risorsa per finanziare questa guerra”, ha affermato Lavrov, citato dalla Tass

09:14

Sergei Lavrov: Mosca e Washington proseguiranno il loro impegno per mettere fine alla guerra in Ucraina

Mosca e Washington proseguiranno il loro impegno per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. “La cosa principale è che si sia compreso che una soluzione sostenibile è impossibile senza sradicare le cause profonde della crisi”, ha detto Lavrov citato da Ria Novosti. ”La Russia apprezza la volontà di Donald Trump di risolvere il conflitto attraverso mezzi politici e diplomatici”, ha aggiunto il ministro degli Esteri russo.

09:10

Dmitriev: “’La terza guerra mondiale è stata, è e sarà evitata grazie al presidente americano Donald Trump”

”La terza guerra mondiale è stata, è e sarà evitata grazie al presidente americano Donald Trump e al suo team”. Ne è convinto Kirill Dmitriev, il rappresentante speciale del leader del Cremlino Vladimir Putin e capo del Fondo russo degli investimenti diretti. In un post su ‘X’, Dmitriev ha anche ringraziato il presidente americano per aver detto con chiarezza che la Russia “ha una posizione negoziale più forte rispetto all’Ucraina per risolvere il conflitto”.

08:58

Lavrov: “Risponderemmo a un eventuale schieramento di truppe europee in Ucraina”

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha avvertito che la Russia risponderebbe a un eventuale dispiegamento di truppe europee in Ucraina. Mosca, ha affermato Lavrov, non ha “nessuna intenzione di entrare in guerra con l’Europa”, ma è pronta a reagire a un eventuale dispiegamento di truppe europee nel Paese vicino. Il ministro russo, come citato dalle agenzia Ria e Tass, ha contestato quella che ha definito la “cecità politica senza speranza” dell’Unione europea, che si illude sulla possibilità di sconfiggere la Russia

08:56

Mosca: “La promessa di Zelensky di tenere elezioni è come un teatro delle marionette”

La promessa del presidente Volodymyr Zelensky di tenere elezioni in Ucraina se gli occidentali ne garantiranno la sicurezza, sembra una scena del teatro delle marionette. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Zelensky dice di volere “l’indipendenza” dell’Ucraina, ma “chiede che altri Paesi garantiscano la possibilità di tenere elezioni, e al contempo chiama queste elezioni ‘democratiche'”, ha detto Zakharova aa Radio Sputnik, ripresa dalla Tass, affermando che ciò assomiglia al “teatro di Karabas-Barabas”. Cioè il tirannico capo di un teatro delle marionette in una favola di Alexei Tolstoy

08:50

Kiev: “Attacco russo alla regione di Odessa nella notte, danneggiate infrastrutture”

Nella notte l’esercito russo ha attaccato la regione di Odessa, danneggiando le infrastrutture. Lo ha riferito su Telegram Oleh Kiper, capo dell’Amministrazione militare regionale di Odessa, secondo Ukrinform. “La maggior parte degli obiettivi aerei nemici è stata distrutta dalle nostre Forze di difesa aerea. Tuttavia, è stato registrato un colpo a una struttura infrastrutturale in uno dei distretti”, si legge nel rapporto. L’attacco ha provocato danni locali, seguiti da un piccolo incendio in un magazzino vicino. Kiper ha aggiunto che non ci sono vittime statali e che le infrastrutture funzionano normalmente.

07:31

La Russia spinge gli Stati Uniti sul nuovo trattato START sulle armi nucleari

La Russia attende una risposta dagli Stati Uniti sulle sue proposte per il trattato NewSTART sul controllo degli armamenti nucleari, ha dichiarato mercoledì Sergei Shoigu, segretario del Consiglio di Sicurezza russo, citato dall’agenzia di stampa Interfax. Il presidente russo Vladimir Putin si è offerto di rispettare volontariamente i limiti del trattato, che scade a febbraio, a condizione che gli Stati Uniti facciano lo stesso

06:03

Mosca: “Nella notte abbattuti 20 droni ucraini”

Nella notte i sistemi di difesa antiaerea russi hanno abbattuto venti droni ucraini, tra cui uno sulla regione di Mosca. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca. “La scorsa notte – spiega il ministero –, sono stati intercettati o distrutti 20 droni ucraini, tra cui 16 sulla regione di Bryansk Region, due su quella di Kaluga Region, e uno ciascuno su Belgorod e Mosca”.

04:02

La mossa di Zelensky: “Al voto anche in tre mesi”. Ma teme il no al piano

A microfoni spenti e coi taccuini in tasca, non si trova nessun esponente del governo di Kiev, o delle cancellerie europee, che scommetta davvero sul successo di questo piano di pace, modificato, rivisto e modificato ancora nel rimbalzo tra i tavoli dove si decide il negoziato. Anche perché gli americani — raccontano — nelle interlocuzioni a porte chiuse sono ancora più duri con l’Ucraina di quanto non lo siano nelle dichiarazioni ufficiali. È proprio nel tentativo di ammorbidire Washington che Zelensky, per la prima volta, fissa un termine possibile per indire le elezioni, a condizione che gli Usa garantiscano la sicurezza. Andiamo con ordine.

03:00

Cina, all’Onu un gruppo di 43 Paesi per chiedere la fine della guerra

La delegazione cinese alle Nazioni Unite ha annunciato la creazione di un “Gruppo di amici della governance globale”, composto da 43 paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina, tra cui Pakistan, Iran, Cuba, Venezuela e Nicaragua, che ha chiesto l’immediato stop delle ostilità in Ucraina e una soluzione politica negoziata al conflitto. Durante il loro primo incontro, i membri del nuovo gruppo hanno sottolineato in un comunicato l’importanza di “sfruttare le recenti opportunità di dialogo”, compresi i cicli di colloqui diretti tra Russia e Ucraina e gli incontri bilaterali con i leader degli Stati Uniti e dell’Europa. Hanno inoltre sottolineato che “solo una soluzione politica inclusiva può porre fine al conflitto” e che il gruppo cerca di “consolidare le alleanze e rafforzare un multilateralismo inclusivo, basato sull’uguaglianza sovrana e il rispetto del diritto internazionale”.

02:10

Ft, pressing Usa su Zelensky: “Accetti il piano entro Natale”

Gli inviati di Trump, Witkoff e Kushner, avrebebro concesso a Zelensky alcuni “giorni” per rispondere a una proposta di accordo di pace che richiederebbe all’Ucraina di accettare perdite territoriali in cambio di garanzie di sicurezza statunitensi non specificate. Lo riporta il Financial Times citando fonti informate sulla vicenda. Lo stesso presidente ucraino ha riferito agli alleati europei delle pressioni ricevute nel corso di una telefonata di due ore sabato con i due inviati Usa. Una persona a conoscenza della tempistica proposta a Kiev, scrive il Ft, ha affermato che il presidente Usa spera in un accordo “entro Natale”. Zelensky, hanno riferito le fonti, ha detto agli inviati statunitensi di aver bisogno di tempo per consultarsi con gli altri alleati europei prima di reagire alla proposta di Washington.

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