Non è la prima volta e, molto probabilmente, non sarà l’ultima. Marco Travaglio e Lilli Gruber tornano con una rissa verbale in prima serata. Il teatro dello scontro è l’ultima puntata di Otto e Mezzo, il programma di approfondimento politico e non solo condotto dalla stessa Lilli Gruber ogni sera dal lunedì al venerdì su La7. L’oggetto dello scontro è presto detto: si parla di politica estera, guerra in Ucraina e lo scacchiere internazionale sempre più complesso. Ma a far esplodere il diverbio sono le due idee diametralmente opposte sull’Unione Europea e sul suo operato davanti alle crisi internazionali.

Il direttore del Fatto Quotidiano, infatti, inizia elencando le scelte firmate Ue che considera autolesionistiche: i dazi di Trump accettati senza reagire, la Via della Seta abbandonata “perché Biden non la voleva”, un piano di riarmo “contro un nemico che non esiste semplicemente perché ce lo stiamo inventando”. Poi aggiunge: “Abbiamo detto di sì al 5% di Pil alla Nato perché siamo dei servi. E non ci meritiamo il rispetto perché i servi il rispetto non se lo meritano, i padroni coi servi non perdono nemmeno il tempo a discutere”. Sulla questione territoriale ucraina critica la retorica del “resistere per sempre”: “Lasciamo che i russi vadano avanti e che prendano anche quel 15% di Donbass che ancora gli manca. Poi ci ritroveremo punto e a capo… Quella non è capitolazione, quello è un compromesso onorevole.”

La conduttrice non ci sta e commenta l’intervento del direttore del Fatto:“Allora, queste sono naturalmente le tue

opinioni.” Travaglio replica: “Io dico sempre le mie, non le tue.” Gruber ribatte: “Sì ma infatti le mie non sono opinioni.” E il direttore conclude con una stoccata: “Ah, sono verità rivelate, certo.”