2025-12-11 11:58:26
Lavrov: «Le idee dell’Europa non sono utili ai negoziati»

«L’Europa sta cercando in tutti i modi di sedersi al tavolo delle trattative, ma le idee che coltiva non saranno utili ai negoziati» sull’Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, citato dall’agenzia Tass.

2025-12-11 10:54:34
Lavrov: peacekeeper europei in Ucraina sarebbero obiettivi militari legittimi

Se i Paesi europei inviassero peacekeeper in Ucraina, essi sarebbero considerati «obiettivi militari legittimi» delle forze russe. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. «Fantasticano di inviare i loro militari in Ucraina come peacekeeper, tra virgolette – ha affermato il ministro, citato dall’agenzia Interfax -. Per noi questi cosiddetti peacekeeper diventeranno subito obiettivi legittimi. Tutti devono capirlo».

2025-12-11 10:39:49
Lavrov: trasmesse agli Usa nuove proposte per garanzie di sicurezza collettiva

La Russia ha sottoposto agli Usa nuove proposte riguardanti «garanzie di sicurezza collettiva» nell’ambito dei negoziati sull’Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghei Lavrov. «Abbiamo trasmesso proposte aggiuntive ai nostri colleghi americani sulle garanzie di sicurezza collettiva», ha dichiarato il ministro, sottolineando che «quando si discutono le garanzie di sicurezza, non ci si può limitare solo all’Ucraina». Il ministro, come riferisce Interfax, ha aggiunto che per la Russia rimangono valide le proposte in merito già presentate nel dicembre del 2021, ma Mosca è pronta a considerare altre proposte.

2025-12-11 09:05:05
Kiev: i nostri droni hanno colpito una piattaforma petrolifera russa nel Mar Caspio

Kiev rivendica un attacco con droni contro una piattaforma petrolifera nel Mar Caspio. Lo scrivono i media di Kiev citando fonti dei servizi segreti dell’Sbu. È la prima volta che l’Ucraina colpisce un impianto russo legato alla produzione petrolifera nella regione.

I droni «hanno colpito la piattaforma petrolifera Filanovsky, di proprietà della Lukoil-Nizhnevolzhskneft». Sono stati segnalati «almeno quattro attacchi alla piattaforma offshore, che hanno bloccato la produzione di petrolio e gas da oltre 20 pozzi da essa serviti».

2025-12-11 08:17:17
Droni ucraini in Russia, 133 voli cancellati o dirottati

Sono 133 i voli che sono stati cancellati, ritardati o dirottati dai quattro aeroporti internazionali di Mosca la scorsa notte a causa di un massiccio attacco di droni ucraini. L’agenzia Tass riferisce che i disagi sono stati registrati negli aeroporti di Sheremetyevo, Vnukovo, Domodedovo e Zhukosvksy. Il ministero della Difesa russo ha riferito che 287 droni ucraini sono stati intercettati durante la notte sul territorio nazionale, dei quali 32 in volo verso Mosca.

2025-12-11 07:53:02
Kiev: missili e droni russi contro impianti energetici di Kremenchuk

La Russia ha attaccato nella notte con una raffica di missili e droni la città ucraina di Kremenchuk, nella regione di Poltava, a 250 chilometri a sud-est di Kiev. Gli impianti energetici locali sono tornati a essere il bersaglio dell’attacco russo, ha riferito il governatore dell’Oblast di Poltava, Volodymyr Kohut. «Un numero significativo di droni è stato abbattuto, ma la caduta di detriti e i colpi diretti sugli impianti hanno causato incendi», ha affermato, aggiungendo che non sono state segnalate vittime. Il raid è avvenuto meno di una settimana dopo che la Russia ha lanciato un massiccio attacco combinato contro Kremenchuk il 7 dicembre, danneggiando diversi impianti energetici.

2025-12-11 06:43:45
Mosca: abbattuti 287 droni ucraini durante la notte

I sistemi di difesa antiaerea russi hanno abbattuto 287 droni ucraini durante la notte. A riferirlo è il ministero della Difesa. Almeno 40 velivoli, inoltre, sono stati intercettati sulla regione di Mosca.

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La risposta di Kiev al piano Usa, tanto attesa da Donald Trump e meditata per diversi giorni da Volodymyr Zelensky insieme ai leader europei, è arrivata nel pomeriggio americano. Il capo negoziatore ucraino, Rustem Umerov, l’ha inviata a Jared Kushner, consigliere e genero del tycoon, includendo commenti e proposte di modifica sui punti critici, a partire dai territori ora occupati dai russi.


APPROFONDIMENTI

Gli Usa «non vogliono perdere il loro tempo» sull’Ucraina: «Zelensky deve essere realista», torna a mettere in chiaro Donald Trump che fa sapere di aver discusso «in termini piuttosto forti» nella telefonata con Emmanuel Macron, Keir Starmer e Friedrich Merz. «Gli europei vogliono un incontro con noi e Zelensky nel fine settimana in Europa», fa sapere il presidente Usa.

E mentre il leader ucraino annuncia di aver coinvolto il Parlamento sull’ipotesi del voto, Trump torna ad affondare, interrogandosi su «quando terranno le elezioni?». In Ucraina «c’è un enorme problema di corruzione», torna a insinuare.

Sulle proposte inviate in Usa, poco trapela. Ma arrivano al termine di una nuova giornata di negoziati febbrili, con il G3 – Francia, Gran Bretagna e Germania – tornato in campo. A vari livelli. A Bruxelles si parla apertamente di «giornate frenetiche» e c’è chi si azzarda a pronosticare la fine dei giochi a breve. L’incognita sta nella Casa Bianca. Ovvero come Donald Trump prenderà l’ennesimo tentativo da parte di Zelensky&friends di tirare la coperta dalla loro parte. Le linee generali del piano sono note ormai da settimane, con quello originale in 28 punti stravolto, ridotto, con due addendum allegati sulle garanzie di sicurezza e la ricostruzione dell’Ucraina.

Stando alle ultime indiscrezioni, raccolte dal Washington Post, potrebbe esserci quella dell’ingresso di Kiev nell’Unione Europea già nel 2027 e il “modello coreano” per la parte del Donetsk ancora sotto controllo ucraino (cioè smilitarizzato e non riconosciuto come russo). Un’altra zona demilitarizzata (Dmz) verrebbe poi istituita lungo l’intera linea del cessate il fuoco, dalla provincia di Donetsk a nord-est fino alle città di Zaporizhzhia e Kherson a sud. Alle sue spalle ci sarebbe una zona più profonda in cui sarebbero esclusi gli armamenti pesanti (e sarebbe strettamente monitorata, sul modello della Dmz che divide Corea del Nord e Corea del Sud). Non si tratta però di vere e proprie novità ma di aggiustamenti rispetto alle opzioni elaborate dai Volenterosi negli scorsi mesi. Gli europei si stringono all’Ucraina anche nel timore delle minacce che gravano sui propri paesi: oggi Bild e Welt rivelano in un’inchiesta sui dati dell’Antifrode che dietro ai circa 2000 droni che hanno sorvolato la Germania quest’anno una «traccia» porterebbe alle navi russe.

Ricostruire la timeline delle trattative è utile. Dopo il “leak” della famosa bozza in 28 punti, gli incontri d’emergenza a Ginevra, Doha e Miami avevano prodotto il contropiano asciugato a 19 articoli, che Steve Witkoff ha portato a Mosca. Ma – a quanto si apprende – è tornato negli Usa con una versione corretta a matita rossa dal Cremlino molto vicina a quella originale. Da qui l’ennesimo round negoziale Ucraina-Europa, che avrebbe generato una sorta di contro-contropiano. Allo stato attuale, entrare ancora di più nel dettaglio è impossibile.

Zelensky, dopo aver incontrato Meloni, ha sentito il presidente finlandese Alexander Stubb, l’altro leader “incantatore” di Trump. È lecito ipotizzare una richiesta d’intercessione rispetto alla presentazione ufficiale affidata ai tre grandi. Domani poi l’ennesima videocall dei Volenterosi allargati, per fare il punto. Zelensky, dal canto suo, dopo quattro anni di guerra e devastazioni vuole portare a casa qualcosa per poter sbandierare una parvenza di vittoria: più cede sui territori più deve ottenere sulle garanzie di sicurezza e la prospettiva Ue-Nato per il suo Paese (possibilmente con la ratifica del Congresso). A testare i limiti di Trump si rischia però il prendere o lasciare. E nessuno, in Europa, è disposto ad arrivare a tanto. 


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