La casa a Courmayeur dal perfetto stile alpino diventa un omaggio autentico alla perla del Monte Bianco: una casa che dialoga con il paesaggio, celebra i materiali della tradizione e reinterpreta l’atmosfera di montagna con un’eleganza contemporanea.
Courmayeur, la perla del Monte Bianco, è la destinazione ideale per chi desidera respirare davvero l’autentica atmosfera alpina. Considerata da sempre la capitale dell’alpinismo e dell’escursionismo, questo angolo della Valle d’Aosta conserva una magia rara: il carattere più intimo della montagna. È ai suoi piedi che, uno chalet degli anni Settanta, ritrova nuova energia grazie a un progetto raffinato firmato Giorgia Longoni Studio, che ne reinterpreta gli spazi con sensibilità contemporanea senza mai tradirne la sua anima autentica anima.

Al centro del soggiorno spicca la composizione scultorea del coffee table in cemento bianco di Mogg.Foto di Matteo Larghi.
Il legno come racconto della casa
Dietro ogni parete e ogni scelta di design, non si nasconde soltanto il paesaggio: ci sono soprattutto i proprietari, con il desiderio di trasformare questa casa in un rifugio che parli di loro e delle loro passioni. La loro presenza è percepibile ovunque. La cucina, ad esempio, non è un semplice ambiente funzionale: è il cuore pulsante della casa, dove si intrecciano profumi di ricette tramandate e risate di amici che si attardano attorno al tavolo. Il living, invece, è lo spazio dell’imprevisto e della lentezza, dove un libro può rubare un’intera domenica e una finestra sul paesaggio diventa complice di conversazioni che durano fino al tramonto. Sono i dettagli a raccontare davvero chi vive qui: una libreria disegnata su misura che custodisce volumi raccolti in anni di viaggi, un tappeto ereditato da una nonna che porta con sé il calore di altre case, un quadro ritrovato durante i lavori che diventa improvvisamente il fulcro di una parete. Niente è lasciato al caso: ogni scelta è un frammento di una storia più grande, quella dei proprietari, che hanno voluto fare della casa non solo un luogo da abitare, ma un racconto continuo tra memoria, materia e architettura.