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Sala piena ad Atreju per il panel sull’odio social a cui partecipano, tra gli altri, la responsabile della segreteria politica di FdI Arianna Meloni e l’attore Raoul Bova. In prima fila, accanto alla presidente della commissione Antimafia Chiara Colosimo, anche la madre della premier Giorgia Meloni, Anna Paratore


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Cosa ha detto Bova

«Nel giro di un giorno è cambiata molto la percezione della vita e della realtà.

Sono entrato in dubbio anche sulla percezione di me stesso – dice Bova -. Mi pento dei miei errori, ma una persona singola, che aveva degli audio privati e delle chat, ha pensato di usarli a scopo di lucro, diffamando e dimenticando che cosa andava a fare. Cercando di accrescere la sua popolarità e uccidendo una persona pubblicamente».

«Hanno tentato di chiedermi dei soldi – ha aggiunto l’attore – in cambio di queste chat. Sono stati giorni di ricatto, di continue telefonate. Ma io non potevo cedere a questo ricatto. E non l’ho accettato».

Dopo gli applausi della platea, Bova ha proseguito: «Quello che ho pagato sono stato io, e mi rende triste. Ho pagato con l’uccisione pubblica il fatto di aver deciso di non accettare un ricatto». «Io mi sono sentito solo», ha concluso. 


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