di
Claudia Voltattorni

Arrivati gli emendamenti del governo alla manovra economica. Riformulate alcune proposte di modifica della maggioranza. Resta la cedolare secca al 21% per la prima casa. Ridotto il taglio al cinema. Pd: manovra riscritta

Dagli affitti brevi alla tassazione dei dividendi delle società partecipate (che si riduce), passando per la mini imposta per i mini pacchi in arrivo e in partenza per destinazioni fuori dall’Europa: dopo 49 giorni dalla presentazione del disegno di legge Bilancio al Senato, ieri sera in commissione Bilancio del Senato sono arrivati gli emendamenti governativi che riformulano le proposte di modifica presentate dai partiti di maggioranza. Il Pd attacca: «Riscritta la manovra, ora vogliamo tempo per esaminarla». 

Affitti brevi

Passo indietro per gli affitti brevi. L’emendamento riformulato dal governo modifica la norma contenuta in manovra e torna a quella in vigore oggi: cedolare secca al 21% per il primo immobile in locazione. Confermata anche l’aliquota al 26% per il secondo immobile. La novità è dalla terza abitazione in poi che fa partire il regime di reddito d’impresa, oggi invece fissato dal quinto immobile affittato per meno di 30 giorni. Nella prima stesura del ddl Bilancio, l’aliquota veniva innalzata al 26% già dal primo immobile provocando le proteste delle associazioni di categoria e di Forza Italia e Lega. Tutto rientrato dunque per tutelare i piccoli proprietari, poi diventa attività imprenditoriale.



















































Dividendi 

Vengono riviste le norme sulla tassazione dei dividendi. Gli emendamenti del governo riformulano l’articolo 18 del ddl Bilancio (molto contestato fin dall’inizio da Forza Italia) che inaspriva la tassazione dei dividendi percepiti dalle società (finora al 95% in regime di esclusione), in particolare per quelle con partecipazioni sotto il 10% del capitale della partecipata, che finiva per esporle di fatto ad una doppia tassazione. La riformulazione riduce la quota della partecipazione al 5%. Spiega la relazione tecnica che l’accesso al «regime della cosiddetta “esclusione”, previsto come strumento di contrasto ai fenomeni di doppia tassazione» – è quindi limitato ai dividendi derivanti da partecipazioni detenute direttamente o indirettamente tramite società controllate superiori al 5% o di importo superiore a 500mila euro». Il gettito stimato parte da 22,7 milioni nel 2026 per salire a 32,9 milioni a regime dal 2029. Ma con questa riformulazione si riduce il gettito: da 736,1 milioni a 35,2 milioni nel 2026.

Raddoppio Tobin tax

Raddoppia la Tobin Tax, l’aliquota dell’imposta sulle transazioni finanziarie. La riformulazione del governo di uno degli emendamenti alla manovra presentati in commissione Bilancio del Senato porta la tassazione sul trasferimento di proprietà di azioni e di altri strumenti finanziari partecipativi dallo 0,1% allo 0,2% se la cessione avviene su mercati regolamentati e dallo 0,2 allo 0,4% negli altri casi. Sale dallo 0,02% allo 0,04% l’aliquota sulle negoziazioni ad alta frequenza. La misura, introdotta con un comma aggiuntivo all’articolo 13, è stata decisa per compensare la riduzione della platea delle società che vedranno un aumento della tassazione dei dividendi delle società con partecipazioni sotto il 5%. Viene previsto un gettito di 337,3 milioni a decorrere dal 2026.

Tassa sui mini pacchi

Arriva la tassa sui mini pacchi. Un emendamento del governo al ddl Bilancio introduce un «contributo» di 2 euro sui pacchi del valore al di sotto dei 150 euro in arrivo dai Paesi fuori dall’Europa. La norma, spiega la relazione tecnica alla proposta di modifica, riguarderà circa 327 milioni di spedizioni e porterà un gettito di 122,5 milioni nel 2026 e 245 milioni a regime dal 2027 in poi. Viene spiegato che «applicando il contributo di 2 euro su ciascuna spedizione si ottengono effetti finanziari pari a 201 milioni di euro su base annua». La mini tassa serve come «copertura delle spese amministrative correlate agli adempimenti doganali relativi alle spedizioni di beni aventi valore dichiarato non superiore a 150 euro». 

Bonus libri

Arriva anche il bonus libri per scuole secondarie di secondo grado, anche digitali, per famiglie con Isee sotto i 30 mila euro.

L’intervento sulle banche

Resta al 2% l’aumento dell’Irap per banche e assicurazioni previsto nella legge di Bilancio. Ma una riformulazione del governo alla legge di Bilancio prevede che vengano esclusi i soggetti con minore base imponibile con l’introduzione di una franchigia di 90mila euro applicabile sulla maggiore imposta dovuta solo per i periodi d’imposta 2027 e 2028. Il testo prevede anche la riduzione delle percentuali di compensabilità del maggior reddito con perdite pregresse ed eccedenze Ace: la soglia passa dal 43% al 35% nel 2026 e dal 54% al 42% nel 2027. Vengono stimati maggiori introiti di 305 milioni nel 2026 e 300 nel 2027. 

Ridotto il taglio per il cinema

Una novità arriva per il cinema: il taglio al Fondo per il 2026 viene ridotto da 150 a 90 milioni di euro. Resta però di 500 milioni per il 2027.

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12 dicembre 2025