Allenare il cervelloCosì tieni attivo il tuo cervello – (ascolinews.it)

Un’indagine rivela che dedicarsi regolarmente ad alcune attività rafforza le funzioni cognitive e rallenta l’invecchiamento cerebrale

Un recente studio internazionale, condotto da un team multidisciplinare di ricercatori provenienti da 13 paesi, tra cui il Trinity College di Dublino e la SWPS University in Polonia, ha evidenziato come l’impegno in hobby creativi possa svolgere un ruolo fondamentale nel mantenere il cervello biologicamente più giovane e funzionalmente attivo.

L’indagine ha coinvolto oltre 1.400 adulti di età varia, rivelando che chi si dedica con regolarità ad attività creative mostra schemi cerebrali più giovanili rispetto alla propria età anagrafica.

L’impatto degli hobby creativi sull’età cerebrale

Lo studio, pubblicato su Nature Communications nell’ottobre scorso, ha esaminato gli effetti di diverse attività creative, tra cui la musica, la danza, la pittura e persino alcuni videogiochi strategici. I partecipanti sono stati divisi in gruppi di esperti e principianti, con quest’ultimi sottoposti a un breve percorso formativo su StarCraft II, un videogioco di strategia che ha permesso di osservare i cambiamenti cerebrali in appena poche settimane.

Pittura prevenzione AlzheimerDipingere, tra le attività che preservano il cervello – (ascolinews.it)

Grazie a tecniche avanzate di neuroimaging, come EEG e MEG, e all’impiego di modelli di apprendimento automatico per stimare l’età cerebrale, gli scienziati hanno constatato che anche un periodo limitato di pratica creativa può avere effetti positivi sulla struttura e sulle funzioni del cervello. In particolare, queste attività sembrano rafforzare reti neurali coinvolte nella coordinazione motoria, nell’attenzione, nella capacità di problem solving e nel controllo del movimento, tutte funzioni che tendono a deteriorarsi con l’avanzare dell’età.

Il Dott. Carlos Coronel, ricercatore post-dottorato presso il Global Brain Health Institute e primo autore dello studio, ha sottolineato che “non è necessario essere esperti per beneficiare della creatività: anche brevi sessioni di apprendimento su videogiochi strategici hanno migliorato i marcatori dell’età cerebrale dopo circa 30 ore di allenamento”.

Secondo il team di ricerca, la creatività potrebbe costituire una nuova frontiera per sviluppare interventi mirati a rallentare l’invecchiamento cerebrale e prevenire malattie neurodegenerative.

Nonostante i risultati promettenti, gli scienziati hanno evidenziato alcune limitazioni dello studio. La maggior parte dei partecipanti era costituita da adulti sani e molti sottogruppi erano relativamente piccoli, inoltre non sono ancora disponibili dati a lungo termine per verificare se un cervello “più giovane” si traduca effettivamente in una riduzione del rischio di demenza o in un miglioramento delle capacità funzionali quotidiane.

Il neurologo Jon Stewart Hao Dy, non coinvolto nella ricerca, ha commentato che “la salute cerebrale è influenzata da molteplici fattori e l’età cerebrale può variare considerevolmente da persona a persona”. Ha inoltre rimarcato come la creatività sia associata ad altri vantaggi, tra cui una migliore istruzione, una vita sociale attiva e un maggior accesso alle arti, elementi che potrebbero contribuire ai benefici osservati.

Tra le attività che sembrano esercitare la maggiore neuroprotezione vi sono la danza, la pittura, la ceramica, il ricamo e persino la semplice visita ai musei, tutte in grado di preservare le funzioni cognitive negli anziani e migliorare la memoria.

Lo studio, finanziato da enti accademici e pubblici, sarà ora seguito da ulteriori ricerche che coinvolgeranno un numero più ampio di discipline creative e collegheranno le misurazioni dell’età cerebrale a risultati concreti, quali la memoria, il ragionamento e il rischio di malattie neurodegenerative.