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Tendenza meteo Vigilia e Natale
5-22 dicembre. La circolazione sull’Europa resta dominata dall’Atlantico. Le correnti occidentali mantengono condizioni spesso miti, con temperature superiori alla media su gran parte del Continente e un inverno che fatica a trovare spazio. Le perturbazioni scorrono soprattutto alle alte latitudini, accompagnate da venti tesi. Sul Mediterraneo i modelli indicano un aumento dell’instabilità con un aumento delle precipitazioni per l’arrivo di una perturbazione.
22-29 dicembre. Compaiono i primi segnali di riorganizzazione della circolazione. I geopotenziali mostrano una tendenza alla risalita tra Regno Unito ed Europa centro-settentrionale, sufficiente a indebolire il flusso zonale e a deviarlo verso il Mediterraneo centrale. Questo assetto favorisce un aumento della probabilità di fasi instabili sull’Italia, specie sulle regioni centro-meridionali della Penisola e sull’Europa sud-orientale, con anomalie di pioggia positive sul bacino centrale del Mediterraneo. Le temperature rimangono generalmente sopra la media, ma con scarti più contenuti rispetto alla settimana precedente. L’incertezza resta tuttavia elevata, poiché la posizione del promontorio atlantico varia sensibilmente tra le diverse simulazioni, influenzando la traiettoria delle perturbazioni.
29 dicembre – 5 gennaio. La circolazione appare più ondulata; il promontorio atlantico tende a traslare leggermente verso ovest, lasciando maggiore spazio alle saccature. Secondo le elaborazioni probabilistiche, la piovosità rimane sopra la media su buona parte del Mediterraneo, mentre le temperature si riportano su valori complessivamente prossimi alla norma, con possibili anomalie negative sull’Europa centro-occidentale. L’aumento dell’ondulazione del flusso si accompagna a una crescita dell’incertezza previsionale, legata sia alla collocazione delle strutture depressionarie sia all’intensità dei singoli passaggi perturbati.
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