Un nuovo ceppo di influenza potrebbe portare a un aumento di casi in Italia. Si tratta di un sottotipo del virus A/H3N2, comunemente noto come K. «Le stagioni influenzali variano un po’ ogni anno nella loro insorgenza, intensità, gravità e durata», si legge nell’analisi pubblicata su Eurosurveillance, rivista dell’European Centre for Disease Prevention and Control. «Molti fattori contribuiscono a questa variabilità: temperatura, precipitazioni, umidità, sottotipi di virus circolanti, immunità della popolazione, anche i viaggi nazionali e internazionali».
«È una variante immunoevasiva come il Covid e come da sempre l’influenza – spiega Fabrizio Pregliasco -. Quest’anno, questa variante, è arrivata più tardi rispetto al Covid che ogni 3-4 mesi ha una variante nuova e immunoevasiva. Quindi abbiamo più casi, e nell’ambito di più casi più casi gravi in termini statistici».