di
Gianluca Sartori
Gioacchino Alvente era nato nel 1963 a Barletta ma la città di Torino lo adotta sin da giovane. Ha fondato lo studio Iaw (Internationale Architektur Werkstatt), con sedi a Dresda, Düsseldorf e Torino
Un architetto ma anche un artista, che si è dedicato con successo alla pittura e alla grafica. Un sognatore dotato di una straordinaria sensibilità che lo induceva a esaminare ogni cosa con attenzione e curiosità e che lo ha portato a impegnarsi in importanti attività di volontariato. Così va ricordato Gioacchino Alvente. Classe 1963, nasce a Barletta (Bari) ma la città di Torino lo adotta sin da giovane. Si laurea alla Facoltà di Architettura del Politecnico nel 1986, anno in cui collabora con il gruppo di architetti Roberto Gabetti e Aimaro Isola alla XVII Triennale di Milano.
Fin da subito, Gioacchino evidenzia talento e creatività, e il suo lavoro si estende a un ampio spettro di attività, dalla progettazione architettonica e di interni alla realizzazione di edifici privati e pubblici. Al 1991 risale l’apertura dello studio a Torino, in via Santa Chiara. Il percorso di Gioacchino assume ben presto contorni internazionali, pur lavorano in città (diverse residenze in Gran Madre) e così nel 1995 fonda, in associazione con gli architetti Alberto Priolo, Dieter Lorengel e Sabine Altrogge, lo studio Iaw (Internationale Architektur Werkstatt), con sedi a Dresda, Düsseldorf e Torino.
Nella sua carriera, Gioacchino ha partecipato a importanti concorsi ad invito — come quello per la realizzazione della nuova sede Lavazza a Torino – ottenendo prestigiosi risultati. Era un professionista cercato in tutto il mondo: ad esempio, tra il 2014 e il 2015 si è occupato del piano di fattibilità e di sviluppo dell’isola di Bay Point in South Carolina, progettando un resort e ville private; negli ultimi anni si è impegnato nell’ideazione del Six Senses Kitzbühel Alps Resort in Austria. E Alvente ha messo le sue capacità a disposizione di chi vive nei Paesi in via di sviluppo: in collaborazione con la Onlus «My Name is Help» di Bergamo ha finanziato il progetto e la realizzazione del Watamu Education Centre in Kenya. Tante avventure, tante soddisfazioni: tutto rimane scolpito nella memoria di familiari e amici anche ora che il destino ha deciso di chiudere troppo presto la storia di Gioiacchino.
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12 dicembre 2025
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