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«Il controllo della corsa agli armamenti, in particolare di armi di distruzione definitiva, come quelle nucleari, aveva conosciuto risultati significativi. Nel contesto attuale, si rende necessario ribadire con forza che l’uso o anche la sola concreta minaccia di introdurre nei conflitti armamenti nucleari appare un crimine contro l’umanità». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il corpo diplomatico. 


APPROFONDIMENTI

«Va respinto un nuovo ordine basato su sopraffazione e violenza»

«Cosa è accaduto, cosa sta accadendo se protagonisti di primo piano del ‘vecchio’ ordine internazionale si propongono, con i loro comportamenti, di dare vita a un ‘nuovo ordine’, basato su sopraffazione con ogni mezzo, violenza, guerra, conquista, competizione tra gli Stati per l’accaparramento di risorse, tentando, così, di perpetuare diseguaglianze tra i popoli? Va respinta l’ipotesi che possano essere questi i valori intorno a cui costruire un ‘nuovo ordine’», ha aggiunto il presidente della Repubblica. «Viviamo in un’epoca nella quale l’ordine internazionale che conoscevamo vacilla, senza che si intraveda, nell’immediato, un’alternativa.

Logiche di potenza e di sopraffazione cercano di prevalere mentre valori che credevamo affermati – la dignità della persona, i diritti umani, l’eguaglianza tra i popoli e gli Stati, la solidarietà – appaiono sovente accantonati», ha affermato il Capo dello Stato. «Con il corollario – ha aggiunto – del ritorno dei ‘soldati di ventura’, di mercenari chiamati a guerreggiare, per conto terzi, in Paesi lontani, senza motivazioni che non siano, appunto, quelle della prepotenza verso i civili e verso i Paesi meno strutturati a opporvisi, meno capaci di difendersi».«Ripristinare l’equilibrio internazionale per scongiurare la guerra»

«Il Decano, Nunzio Apostolico, ha ricordato l’alta esortazione di Papa Leone XIV per una pace disarmata. Il venir meno dell’equilibrio nella vita internazionale è sempre stato l’anticamera della guerra perché induce alla tentazione della prevaricazione, di fronte alla quale si pone l’alternativa: assecondarla e inchinarvisi, scelte che conducono alla guerra o all’asservimento, ovvero contrastarla e ripristinare l’equilibrio per scongiurare la guerra», le parole di Mattarella. «Sono la prevalenza del diritto, il rispetto delle regole che la comunità si è data, a scongiurare il conflitto, a favorire il superamento delle diseguaglianze – ha aggiunto -. È stata la strada intrapresa, pur tra tante contraddizioni, per molti anni. È l’orizzonte indicato dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Era – e rimane – la speranza del mondo e, nei primi due decenni di questo millennio, pensavamo di poterla conseguire. Ma questa prospettiva è stata bruscamente dissolta poco meno di quattro anni fa». 

«Dalla Russia antistorica ricerca di conquista territoriale»

«Un protagonista della comunità internazionale, la Federazione Russa, ha, sciaguratamente, scelto di travolgere questo percorso ripristinando, con la forza, l’antistorica ricerca di zone di influenza, di conquista territoriale, di crudele prepotenza delle armi». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il corpo diplomatico. «Le generazioni globali che lottarono contro il nazifascismo in Europa, contro il colonialismo, contro i totalitarismi per rivendicare libertà e diritti, spesso anche a costo della vita, ricercando un progetto di collaborazione sfociato nella creazione dell’Onu – il più ambizioso tentativo nella storia dell’umanità di dare una cornice di regole alle relazioni internazionali – rischiano di vedere infranti, oggi, i loro sacrifici», ha aggiunto Mattarella, spiegando che «un sistema, costruito per assicurare garanzie di pace e di convivenza – riflesso di equilibri lungamente discussi e negoziati – entra in crisi quando qualche protagonista della vita internazionale lo infrange, ritenendo che non sia più funzionale alla prevalenza dei propri interessi, talvolta ondivaghi, e che questi debbano prevalere sui valori condivisi e sulle esigenze degli altri Paesi. Entra in crisi quando si accampano presunte – e spesso fallaci – esigenze di sicurezza per alterare la bilancia strategica». 

«Non può evocare la pace chi muove la guerra»

«Il principio non può essere muovere guerra per fare la pace: è paradossale. Appare insensata la pace evocata da parte di chi, muovendo guerra, pretende in realtà di imporre le proprie condizioni», ha sottolineato il Capo dello Stato. «Un principio rimane fondamentale e insuperabile: gli interessi nazionali o particolari non possono prevalere rispetto alla tutela del valore universale della persona umana, fondamento sostanziale di ogni altro diritto e conquista del nostro tempo». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la cerimonia dello scambio degli auguri di fine anno con il corpo diplomatico. Il capo dello Stato ha sottolineato che «la misura – va ripetuto – è la persona, restituendole dignità – a partire dal diritto alla vita negato dai conflitti – nella politica, nell’economia, nella lotta al cambiamento climatico e nell’innovazione tecnologica».


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