di
Valentina Marotta

Il corpo è stato scoperto dai vigili urbani dopo una segnalazione. Era morto da diverso tempo

Era morto da giorni e il suo corpo è stato ritrovato in una cassapanca nell’abitazione dove viveva con la madre e i due fratelli a Sant’Angelo a Lecore (Firenze) nel comune di Campi Bisenzio.

Il cadavere è stato scoperto oggi 13 dicembre dai vigili urbani intervenuti a seguito di una segnalazione dei vicini, allarmati forse da un odore sospetto.



















































La madre, in stato di denutrizione e in precarie condizioni di salute, è stata ricoverata in ospedale. I figli, tra i 30 e i 40 anni, sono stati accompagnati negli uffici della polizia locale di Campi Bisenzio dove sono ascoltati anche dal pm Lorenzo Boscagli.

Da quanto emerge la famiglia non risulta fra quelle seguite dagli assistenti sociali.

Una pattuglia dei vigili urbani aveva fatto un primo intervento la sera del 12 dicembre, a seguito di una segnalazione che avevano ricevuto, non è chiaro al momento se dai vicini o dal 118 per un intervento di soccorso proprio all’anziana donna. In quella prima ispezione di venerdì non era però emerso nulla, poi stamani sono tornati e in una delle camere hanno individuato il baule con il cadavere.

L’assessore Ballerini: «Una storia di fragilità, sofferenza e solitudine che deve interrogarci»

«Nelle scorse ore, a seguito di alcune puntuali segnalazioni, il servizio sociale si è prontamente attivato e, in rete con il servizio infermieristico, è entrato in contatto con il nucleo familiare – ha commentato l’assessore al sociale di Campi Bisenzio, Lorenzo Ballerini – Adesso la signora è ricoverata in ospedale dove sta ricevendo tutte le cure del caso, mentre per i figli si sta predisponendo un intervento dí ospitalità presso una struttura residenziale di emergenza. Proprio grazie all’immediato intervento dei servizi e alla collaborazione con la Polizia Municipale siamo riusciti ad intervenire e fare luce su questa drammatica situazione. Quanto accaduto é un fatto che ci lascia senza parole. Una storia di fragilità, sofferenza e solitudine che deve interrogare tutti noi e tutta la nostra comunità».


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13 dicembre 2025 ( modifica il 13 dicembre 2025 | 18:52)

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