Il Comune di Milano dovrà risarcire (per 4.700 euro ciascuno) 34 residenti nella zona di Porta Venezia per la cosiddetta “mala movida”, cioè per i danni causati dalla movida serale e notturna. Lo ha stabilito un giudice, con una sentenza che farà discutere. La citazione in giudizio risale al 2023. Lo riferisce il Comitato del Lazzaretto.
Secondo il giudice, il Comune avrebbe omesso di adottare provvedimenti per contenere la movida, violando il diritto alla salute, al riposo e alla tranquillità dei residenti, tutelato dalla Costituzione e anche dalla Convenzione dei diritti dell’uomo.
Sentenza storica
“Questa sentenza è storica perché condanna il Comune per non aver gestito la movida e rappresenta l’ennesimo precedente fondamentale nel riconoscere i diritti dei cittadini e la responsabilità delle istituzioni locali nel gestire un fenomeno sociale ormai fuori controllo”, dichiara il comitato, secondo cui “a sentenza fa da apripista per altri giudizi promossi contro il Comune, che non ha realizzato politiche efficaci per contenere gli effetti della movida e il trasferimento in strada di migliaia di persone, di fatto ignorando le conseguenze negative per i residenti e per il tessuto urbano, generando inciviltà, insicurezza e degrado”.
Risarcimento di 4.700 euro a testa
Il giudice di primo grado non ha soltanto fissato in 4.700 euro il risarcimento dovuto a ciascuno dei residenti che hanno denunciato Palazzo Marino, ma ha ordinato al Comune di far cessare le “immissioni rumorose” superiori alla norma nel quartiere. Rispetto al limite di 55 decibel fissato per la zona dal Piano di zonizzazione acustica, la consulenza fonometrica ha riscontrato picchi di oltre 70 decibel in via Lecco, in via Melzo e in via Tadino, causati soprattutto dalla presenza di moltissime persone in strada, ma anche dalla musica diffusa nei locali.