Incontro a Berlino tra il presidente ucraino Zelensky e gli inviati americani Witkoff e Kushner. ‘Voglio convincerli a sostenere il congelamento della linea del fronte’, dice il numero uno di Kiev, ‘pronto al dialogo’ oggi anche con il cancelliere Merz e con gli altri leader europei, tra cui la premier Meloni. Per il Financial Times, Kiev è disposta ad rinunciare alla richiesta di adesione alla Nato, ma chiede in cambio garanzie di sicurezza agli Stati Uniti. Quanto agli asset congelati, dopo le minacce russe di imminenti ritorsioni, il portavoce della Commissione Ue dice che i ‘depositari centrali di titoli, come Euroclear, possono compensare eventuali sequestri in Russia con asset congelati o immobilizzati detenuti nell’Ue’. \n\n

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Con un minuto di silenzio per i caduti nella resistenza all’invasione russa è iniziato a Berlino l’ottavo German-Ukrainian Business Forum. Nel pomeriggio è atteso anche l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del cancelliere federale tedesco Friedrich Merz. Come ha sottolineato nel saluto iniziale Christian Bruch, Ceo di Siemens Energy ma anche vicepresidente dell’Associazione tedesca per l’economia ad oriente, la giornata di oggi serve soprattutto a dimostrare \”unità solidarietà e sostegno per l’Ucraina dalla politica e dalle imprese\”. La guerra è rimasta ovviamente presente in tutta la prima parte del forum, \”una guerra che l’Ucraina non ha iniziato\” come ha rimarcato in apertura Helena Melnikov, presidente dell’Associazione tedesca per l’economia ad oriente. Che ha anche aggiunto come \”dall’inizio della guerra nessuna impresa tedesca ha lasciato l’Ucraina, al contrario\” ed \”è cresciuto il volume degli scambi commerciali\”. Il primo panel sarà dedicato proprio al ruolo dell’economia privata nella ricostruzione del paese. Oliver Gierlichs, presidente della Camera di commercio tedesco-ucraina, ha anche sottolineato come l’Ucraina sia un paese ideale per investire per due ragioni \”la forte base industriale ma soprattutto la chiara perspettiva europea\” che gli ucraini hanno sviluppato e intendono perseguire.

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Per la Russia il non accesso dell’Ucraina alla Nato è \”la pietra angolare\” dei negoziati di pace e richiede precise garanzie legali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dai media russi. La questione \”richiede una speciale considerazione, sullo sfondo di altre questioni\”, ha commentato Peskov. 

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\”La definizione del ruolo e del contributo dell’Europa per la gestione della crisi ucraina è un banco di prova fondamentale. Le prossime settimane possono essere decisive e, ancora una volta, sarà essenziale restare uniti. L’iniziativa dipace americana èun’opportunità che non dobbiamo farci sfuggire. Dobbiamo riportare la pace in Europa\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in apertura della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina. 

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La Russia ha posto come condizione dei negoziati con l’Ucraina la formalizzazione della rinuncia di Kiev ad aderire alla Nato. \”La questione di un documento legalmente vincolante sulla non adesione di Kiev alla Nato è la pietra angolare dei negoziati\”, ha chiarito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a quanto riferisce la Tass.

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Il presidente russo Vladimir Putin è disponibile a un accordo di pace serio con l’Ucraina, ma non a perdite di tempo. Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. 

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Sono continuati durante la mattinata gli attacchi di droni ucraini sulla regione di Mosca, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa. Dalle 08.00 alle 12.00 ora locale (dalle 06.00 alle 10.00 ora italiana) la contraerea ha intercettato quattro velivoli senza pilota sulla regione della capitale, di cui tre sulla città. Sempre secondo il dicastero russo, durante la notte erano stati intercettati sulla regione 29 droni, di cui 18 in volo verso la città. L’ente statale per il traffico aereo, Rosaviatsiya, ha detto che restrizioni al traffico aereo sono state imposte negli aeroporti internazionali moscoviti di Domodedovo e Zhukovsky.

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\”Entro la fine di questa settimana dobbiamo prendere\” una decisione sull’uso degli asset russi \”per garantire che l’Ucraina sia in grado di continuare la sua lotta per la libertà, ma anche per sostenere l’intera società e dimostrare al resto del mondo che l’Europa è un attore forte. Altrimenti, cederemo all’impressione dipinta dal presidente americano, secondo cui l’Europa è debole\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri danese Lars L›kke Rasmussen, arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.    Sulla rinuncia dell’Ucraina ad aderire alla Nato, Rasmussen ha detto che \”dovremmo ascoltare il presidente Zelensky. Se è disposto a scendere a compromessi sulla questione della Nato, non sarò certo io a oppormi. Ma – ha avvertito – se la Nato non è la soluzione, allora abbiamo bisogno di altre garanzie di sicurezza altrettanto solide quanto quelle previste dall’articolo 5\”. 

“,”postId”:”97fa4c19-467e-4a8b-96a0-aeadc33a1a44″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T09:27:25.572Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T10:27:25+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Cremlino: \”Le posizioni della Russia sono molto chiare, no a emendamenti del piano in 28 punti\””,”content”:”

La Russia ha espresso la sua posizione \”in modo molto chiaro\” e avrà \”decise obiezioni\” a qualsiasi emendamento del piano di pace per l’Ucraina in 28 punti proposto, su suggerimento di Mosca, da Washington, un testo modificato in seguito a diversi round di negoziati fra Ucraina, europei, e Stati Uniti. In una intervista al giornalista favorito dal Cremlino al momento, Pavel Zarubin, il Consigliere per la politica estera del Presidente russo, Yuri Ushakov, ha anche sottolineato che Mosca non accetterà disposizioni \”su questioni territoriali\” o una trattativa su una \”zona cuscinetto\” nel Donbass. 

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Il Consiglio Ue oggi adotterà ulteriori misure restrittive nei confronti di soggetti che aiutano la Russia nella guerra contro l’Ucraina. Lo dice il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, a margine del Consiglio Ue. 

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\”Oggi, qui a Bruxelles – afferma Barrot – continuiamo ad adottare sanzioni contro gli attori russi che contribuiscono in un modo o nell’altro alla guerra di aggressione\” contro l’Ucraina. \”In primo luogo, prendiamo di mira nove entità responsabili di aver eluso le nostre sanzioni, quella che chiamiamo la flotta ombra, tra cui compagnie di navigazione che lavorano per o in relazione con due compagnie petrolifere, Lukoil e Rosneft\”. 

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Poi, continua Barrot, \”ci sono sanzioni contro dodici agenti di destabilizzazione russa in Europa, dodici individui responsabili di interferenze straniere o interferenze digitali. Vorrei menzionare, in particolare, le sanzioni che saranno decise oggi contro Xavier Moreau, un  cittadino franco-russo residente in Russia, che è un canale per la propaganda del Cremlino in Europa. E poi ci sono le sanzioni che colpiranno John Mark Dougan, responsabile di interferenze digitali in Europa e, in particolare, uno degli artefici di una campagna che ha ripetutamente preso di mira il dibattito pubblico francese ed europeo\”, conclude.

“,”postId”:”07b11935-45de-492d-b666-726fd4b78665″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T09:10:51.628Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T10:10:51+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Sondaggio: \”Il 75% degli ucraini è contrario al piano di pace Usa\””,”content”:”

Tre quarti degli ucraini si oppongono al piano di pace Usa, che, tra le altre cose, prevede il ritiro delle truppe dal Donbass, limita le dimensioni dell’esercito ucraino e non contiene specifiche garanzie di sicurezza. E’ il risultato del sondaggio condotto dall’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev tra il 26 novembre al 13 dicembre, ripreso dall’Ukrainska Pravda. \”Il piano russo rimane categoricamente inaccettabile: il 75% degli ucraini lo considera completamente inaccettabile. Solo il 17% degli ucraini è pronto per questa versione\”. Allo stesso tempo, il 72% degli ucraini è pronto ad approvare il piano Europa-Ucraina. 

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In Ucraina, la Russia sta fallendo politicamente, militarmente, economicamente; l’avanzata millimetrica sul fronte viene compiuta a costo di innumerevoli vite umane, ed è in questo contesto che continuano oggi a Berlino le discussioni tra ucraini, europei e americani\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, al suo arrivo al Consiglio Esteri. \”E’ anche in questo contesto che gli europei hanno deciso di prendere in mano il proprio destino con decisioni molto significative, a partire da quella presa venerdì, che consiste nel privare la Russia dei suoi beni detenuti in Europa per tutto il tempo necessario, fino a quando la Russia, sotto Vladimir Putin, non porrà fine alla sua guerra di aggressione e non pagherà le riparazioni all’Ucraina\”, ha aggiunto. \”Si tratta di una decisione importante, poichè fino a ora, e dal 2022, i beni russi detenuti in Europa erano stati congelati, ma questo congelamento doveva essere rinnovato ogni sei mesi con l’accordo unanime degli Stati membri. Ora, questi fondi sono bloccati e potranno essere sbloccati solo quando la guerra finirà e le riparazioni saranno state pagate all’Ucraina\”, ha evidenziato il capo della diplomazia francese. 

“,”postId”:”077cf0f3-45b0-4589-97a5-cd3e299ededa”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T08:46:17.894Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T09:46:17+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Ucraina, la vittoria della Russia non è scontata. Cosa dicono le mappe”,”content”:”

I negoziati per arrivare alla fine della guerra in Ucraina proseguono. Faticosamente, ma proseguono. La Russia sta cercando di spingere Kiev ad accettare le proprie condizioni – dall’annessione dei territori come Donbass e Kherson alla rinuncia ai piani per entrare nella Nato – facendo leva sul fatto che comunque non riuscirebbe mai a vincere. La realtà sul campo di battaglia, tuttavia, sembra indicare uno scenario diverso, anche se per proseguire, va detto, l’Ucraina ha bisogno di costante supporto esterno.

“,”postId”:”ccbb313a-ada0-45b7-b36c-9ed6c571644c”,”postLink”:{“title”:”Ucraina, la vittoria della Russia non è scontata. Cosa dicono le mappe”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/11/29/guerra-ucraina-russia-vittoria-perche-mappe”,”imageSrc”:”https://static.sky.it/editorialimages/8072bc692531220c424ccd0e76686eaecefec10b/skytg24/it/mondo/2025/11/29/guerra-ucraina-russia-vittoria-perche-mappe/soldato_ucraina_getty.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-12-15T08:36:00.938Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T09:36:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:” Wsj: \”Gli Usa non disposti a compromessi sul piano di pace\””,”content”:”

I colloqui a Berlino tra ucraini e americani sono difficili, la parte americana sembra non essere disposta a scendere a compromessi sulla sua bozza di accordo di pace. Lo scrive il Wsj dopo il primo round di ieri che proseguirà anche oggi. \”I negoziati tra l’Ucraina e i suoi partner occidentali si sono trasformati in un tira e molla, anche senza la partecipazione della Russia al tavolo delle trattative\”, spiegano fonti al Wsj. Washington spinge per soluzioni rapide, mentre Zelensky e gli europei sostengono che restano differenze significative sia sul ritiro da Donbass sia sulla chiara definizione delle garanzie. 

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Un attacco missilistico ucraino sulla città russa di Belgorod ha causato nella notte \”gravi danni\” alle infrastrutture locali. Lo ha riferito il governatore dell’oblast di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, su Telegram, dove ha condiviso una fotografia del luogo dell’attacco. 

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Ccanali Telegram locali hanno segnalato esplosioni nella centrale termoelettrica cittadina \”Luch\”, un importante impianto energetico di Belgorod, già colpito in precedenza da attacchi ucraini, che hanno causato blackout diffusi .

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Il Consiglio Ue oggi inserirà \”41 navi della flotta ombra\” usata dalla Russia per trasportare petrolio evadendo il price cap che l’Occidente tenta di imporre nella lista delle petroliere sanzionate. Lo dice la ministra degli Esteri lettone Baiba Braze, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

“,”postId”:”e282fd42-8391-401a-a036-e630f8627841″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T07:53:14.389Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T08:53:14+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Kallas: \”Se Mosca prende il Donbass prende tutto il Paese\””,”content”:”

Se la Russia prenderà il Donbass, \”sicuramente\” procederà a conquistare \”l’intera Ucraina\” e anche \”altre regioni\” saranno in pericolo. Lo dice l’Alta Rappresentante Kaja Kallas, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri. 

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\”Dobbiamo tenere a mente che il motivo per cui i Paesi vogliono entrare nella Nato – afferma – è perché non vogliono che la Russia sia tentata di attaccarli. E’ per questo che Svezia e Finlandia sono entrate nella Nato, ed è per questo che gli stati Baltici sono entrati nella Nato, per avere questo ombrello di difesa. Ora, se questo non è in discussione o è fuori questione\” per l’Ucraina, \”allora dobbiamo vedere quali sono le garanzie di sicurezza che sono disponibili\”. 

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Queste garanzie, prosegue, \”non possono essere documenti o promesse. Devono essere truppe vere, reali capacità, in modo che l’Ucraina sia in grado di difendersi. Dobbiamo capire che il Donbass non è l’obiettivo finale di Vladimir Putin. Se lo prende, allora le fortezze verranno abbattute e poi sicuramente procederà con la conquista dell’intera Ucraina. E, se l’Ucraina se ne va, anche altre regioni sono in pericolo. Lo sappiamo dalla storia e dovremmo imparare dalla storia\”, conclude.

“,”postId”:”d1b0152f-1688-4885-82ca-ccd36a92413d”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T07:37:00.953Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T08:37:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Orban ribadisce: \”La confisca degli asset russi è dichiarazione di guerra\””,”content”:”

\”La posta in gioco è semplice: guerra o pace. Non siamo mai stati così vicini alla fine della guerra tra Russia e Ucraina. L’Europa si trova di fronte a un’enorme opportunità, perché la guerra che noi europei non riusciamo a concludere da quattro anni potrebbe presto essere conclusa dagli americani. Non possiamo fare altro che sostenerli\”. Lo scrive il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, su Facebook in vista del vertice Ue a Bruxelles in programma giovedì. \”Ma i segnali non indicano questo – avverte il premier – l’Europa vorrebbe continuare, anzi ampliare la guerra. Vuole continuare sul fronte russo-ucraino ed estenderla sul piano economico, con la confisca dei beni russi congelati. Questo passo equivale a una dichiarazione di guerra aperta, che la Russia non mancherà di vendicare. \”Non abbiamo motivo di cambiare la posizione ungherese. Non c’è soluzione alla guerra sul fronte. E se non c’è soluzione sul fronte, allora bisogna fare quello che fa il presidente Trump: negoziare\” spiega ancora Orbán, specificando che \”l’Ungheria non sostiene quindi la confisca dei beni russi congelati, non invia né denaro né armi all’Ucraina e non partecipa a prestiti dell’Unione Europea che servono agli scopi della guerra\”. \”Allacciate le cinture – conclude – sarà una settimana movimentata!\”. 

“,”postId”:”7b0fc292-6f31-421a-abfe-5669a8f6632c”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T07:32:00.796Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T08:32:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Media Kiev: \”Droni ucraini su Mosca, udite forti esplosioni\””,”content”:”

Esplosioni sono state segnalate a Mosca e nella sua regione, secondo quanto scrivono i media ucraini, citando vari canali Telegram russi e non, in seguito ad un attacco di droni, che viene segnalato anche dal sindaco della capitale russa, Serghei Sobyanin, anch’egli citato. Secondo quanto riportato, vengono segnalate esplosioni nel distretto moscovita di Istrinsky e nella cittadina di Kashira. Il ministero della Difesa russo ha parlato di 29 droni abbattuti sull’oblast di Mosca.

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\”Per quanto riguarda l’adesione dell’Ucraina all’Ue, dobbiamo procedere entro la fine dell’anno. Se non possiamo aprire i sei cluster già esaminati dalla Commissione europea, dobbiamo stabilire politicamente una data in seno al Consiglio europeo per l’adesione dell’Ucraina all’Ue, e deve essere ancora prima del 2030, altrimenti non diamo all’Ucraina carte credibili nei negoziati in corso\”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri lituano, Kęstutis Budrys, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Secondo il ministro, l’adesione di Kiev all’Ue insieme al prestito di riparazione sono \”le due carte che l’Europa può e deve fornire all’Ucraina\”. \”Il prestito di riparazione – ha aggiunto – non è la soluzione migliore e più importante, ma l’unica opzione per mobilitare le risorse finanziarie necessarie all’Ucraina e sappiamo quanti miliardi di euro occorrono per la difesa e per la stabilità macrofinanziaria\”. 

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Le forze ucraine hanno lanciato 146 droni sulla Russia durante la scorsa notte, 29 dei quali sulla regione di Mosca, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo. Il dicastero precisa che 18 velivoli erano diretti sopra la città. Tutti i velivoli senza pilota, aggiunge, sono stati intercettati. L’ente statale per il traffico aereo, Rosaviatsiya, ha detto che restrizioni al traffico aereo sono state imposte negli aeroporti internazionali moscoviti di Domodedovo e Zhukovsky, secondo quanto riferisce la Tass. 

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\”Il ritmo dei negoziati di pace è accelerato e questo è positivo e sono molto lieta che il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione europea svolgerà un ruolo cruciale. Consideriamo l’adesione dell’Ucraina all’Ue come un’àncora politica delle garanzie di sicurezza\”. Lo ha dichiarato la commissaria Ue all’Allargamento, Marta Kos, arrivando al Consiglio Affari Esteri. \”Per poter procedere, dobbiamo proseguire con le riforme e lo stiamo facendo. La scorsa settimana, la Commissione europea ha ricevuto importanti indicazioni dagli Stati membri e possiamo procedere a livello tecnico, nei cluster 1, 2 e 6\” dei negoziati di adesione\” ha aggiunto la commissaria slovena, ribadendo che \”l’unico modo per garantire la pace e la prosperità in Ucraina è proseguire con il processo di adesione\”. 

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\”Gli sforzi di pace compiuti dagli Usa sono stati ampiamente accolti, ma è anche chiaro che vogliamo una pace duratura, un cessate il fuoco duraturo e una pace sostenibile. E per una pace sostenibile, non dovrebbe esserci alcun appeasement dell’aggressore. Se l’aggressione viene premiata, ne vedremo di più. Lo abbiamo visto nella storia, e questo è estremamente importante. E deve esserci anche l’obbligo di rispondere dei crimini commessi\”. Lo ha dichiarato l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Esteri.

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L’Fsb, i servizi segreti della Federazione russa, hanno arrestato dieci persone accusate di attivita’ di spionaggio per l’Ucraina. Lo ha riferito la Tass- Le dieci presunte spie sono state fermate in cinque regioni del Paese: Komi, Astrakhan, Vologda, Volgograd e nel Territorio di Krasnodar. Avrebbero commesso sabotaggi e  attentati, come incendi di auto delle forze dell’ordine e sabotaggi delle infrastrutture energetiche e dei trasporti. Durante gli interrogatori, i fermati hanno raccontato di avere ricevuto per i loro servigi e averle trasferite su ‘conti sicuri’ somme che vanno da 300mila a 1,6 milioni di rubli (da circa 3.200 a circa 17mila euro). 

“,”postId”:”2afc22f3-831f-4a39-82b6-9dd65d60b6ca”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T07:02:00.018Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T08:02:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Mosca, distrutti 130 droni. Due morti a Zaporizhzhia “,”content”:”

La contraerea russa ha intercettato e distrutto 130 droni ucraini nelle prime ore di oggi, inclusi almeno 25 sopra l’area di Mosca. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo in un comunicato. Nella regione di Zaporizhzhia, due persone sono morte nei raid di Kiev, ha riferito il governatore della regione Yevgeny Balitsky. I massicci attacchi ucraini sulla capitale hanno spinto le autorità russe a imporre restrizioni temporanee all’attività degli aeroporti di Domodedovo e Zhukovsky. Il traffico aereo è ripreso dopo qualche ora. 

“,”postId”:”efee1f86-b734-4b82-b1f7-74355b12f235″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T06:56:00.437Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T07:56:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Kallas: \”Se Putin ottiene il Donbass cade la fortezza\””,”content”:”

\”Dobbiamo capire che il Donbass non è l’obiettivo finale di Putin. Se conquista il Donbass, la fortezza cadrà e allora procederanno sicuramente alla conquista dell’intera Ucraina. E, come sapete, se l’Ucraina cade, anche altre regioni saranno in pericolo. Lo sappiamo dalla storia e dovremmo imparare dalla storia\”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Esteri. \”Se l’ingresso nella Nato è fuori discussione, allora dobbiamo vedere quali sono le garanzie di sicurezza concrete. Non possono essere documenti o promesse. Devono essere truppe reali, capacità reali, in modo che l’Ucraina sia in grado di difendersi\”. 

“,”postId”:”f4a56598-8e01-40ea-be61-496b0c7626be”,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T06:50:20.374Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T07:50:20+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Kallas: \”Nessuna alternativa alla proposta sull’uso degli asset russi\””,”content”:”

\”Le altre opzioni non funzionano, già due anni fa ho proposto gli Eurobond per sostenere l’Ucraina ma non c’è l’unanimità\”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Esteri. \”La proposta sui prestiti può essere approvata a maggioranza qualificata, non pesa sui nostri contribuenti e lancia un messaggio, se si causano tutti questi danni a un altro Paese, si deve pagare per i risarcimenti\”, ha aggiunto commentando la lettera inviata alla Commissione da 4 Paesi, tra cui l’Italia, sulle necessità di continuare a esplorare soluzioni alternative. Kallas ha sottolineato che ci sono \”diverse pressioni\”. 

“,”postId”:”e9bc7299-87b5-4d31-a0c0-994ebdd50011″,”postLink”:{“title”:””,”url”:””,”imageSrc”:””}},{“timestamp”:”2025-12-15T06:36:24.594Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T07:36:24+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Russia-Ucraina, le ragioni storiche di un conflitto antico”,”content”:”

La guerra nel Donbass racconta una storia secolare di divisioni tra Oriente e Occidente. Dal Medioevo ai giorni nostri, la regione ha subito invasioni, divisioni culturali e repressioni sovietiche. Il conflitto del 2014 e l’invasione del 2022 mostrano quanto il passato continui a influenzare il presente. Ancora oggi il territorio rappresenta un nodo strategico tra politica e interessi globali.

“,”postId”:”4eef3d25-6a19-420f-9df6-ae0047ffdfa5″,”postLink”:{“title”:”Russia-Ucraina, le ragioni storiche di un conflitto antico”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/12/10/russia-ucraina-ragioni-storiche-guerra”,”imageSrc”:”https://tg24.sky.it/assets/images/52f3fbaa8d5596ed49a8b32e7c60fb5fdf7237a7/skytg24/it/mondo/2025/12/10/russia-ucraina-ragioni-storiche-guerra/GettyImages-2241034055.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-12-15T06:14:00.555Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T07:14:00+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Guerra in Ucraina, ecco quanto ha speso l’Italia e cosa chiede l’Ue”,”content”:”

Si è riacceso il dibattito riguardo agli aiuti militari da inviare a Kiev. Il nostro Paese, dall’inizio della guerra russa, ha dato all’Ucraina in armi un paio di miliardi scarsi: si tratta di 28 euro pro capite di aiuti militari, contro ad esempio i 1.526 euro pro capite della Danimarca. La richiesta dell’Ue per il 2026 è molto più alta e dove trovare i fondi resta un rebus che accomuna tutta l’Europa. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24. 

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Secondo l’ultima rilevazione di YouTrend per Sky TG24, solo il 9% degli intervistati si aspetta un accordo di pace duraturo tra Kiev e Mosca. Il 17% ipotizza una tregua temporanea e il 10% teme un’escalation su scala più ampia. Inoltre, il 38% interromperebbe l’aiuto militare e finanziario, assumendo un atteggiamento neutrale.

“,”postId”:”fd5d95ca-d40a-4dad-9df7-3d7ecf290d23″,”postLink”:{“title”:”Ucraina, 51% degli italiani non crede alle nuove trattative”,”url”:”https://tg24.sky.it/mondo/2025/12/10/sondaggio-guerra-ucraina”,”imageSrc”:”https://tg24.sky.it/assets/images/4ece65749517d0e846253c2590f4ee1e78f47af3/skytg24/it/mondo/2025/12/10/sondaggio-guerra-ucraina/collage_ucraina_getty_tg24.jpg?im=Resize,width=1218″}},{“timestamp”:”2025-12-15T06:04:37.844Z”,”timestampUtcIt”:”2025-12-15T07:04:37+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Berlino, Zelensky: \”Congelare la linea del fronte\””,”content”:”

Incontro a Berlino tra il presidente ucraino Zelensky e gli inviati americani Witkoff e Kushner. ‘Voglio convincerli a sostenere il congelamento della linea del fronte’, dice il numero uno di Kiev, ‘pronto al dialogo’ oggi anche con il cancelliere Merz e con gli altri leader europei, tra cui la premier Meloni. Per il Financial Times, Kiev è disposta ad rinunciare alla richiesta di adesione alla Nato, ma chiede in cambio garanzie di sicurezza agli Stati Uniti. Quanto agli asset congelati, dopo le minacce russe di imminenti ritorsioni, il portavoce della Commissione Ue dice che i ‘depositari centrali di titoli, come Euroclear, possono compensare eventuali sequestri in Russia con asset congelati o immobilizzati detenuti nell’Ue’.

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\”Molti progressi sono stati fatti e ci incontreremo di nuovo domani mattina\”. E’ quanto afferma l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, in una dichiarazione, pubblicata su X, dopo l’incontro oggi a Berlino con Volodymyr Zelensky. \”L’incontro è durato oltre cinque ore\” ha detto ancora sottolineando che ci sono state \”discussioni approfondite sul piano in 20 punti per la pace, l’agenda economia e molto di più\”. 

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Incontro a Berlino tra il presidente ucraino Zelensky e gli inviati americani Witkoff e Kushner. ‘Voglio convincerli a sostenere il congelamento della linea del fronte’, dice il numero uno di Kiev, ‘pronto al dialogo’ oggi anche con il cancelliere Merz e con gli altri leader europei, tra cui la premier Meloni. Per il Financial Times, Kiev è disposta ad rinunciare alla richiesta di adesione alla Nato, ma chiede in cambio garanzie di sicurezza agli Stati Uniti. Quanto agli asset congelati, dopo le minacce russe di imminenti ritorsioni, il portavoce della Commissione Ue dice che i ‘depositari centrali di titoli, come Euroclear, possono compensare eventuali sequestri in Russia con asset congelati o immobilizzati detenuti nell’Ue’. 

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meno di un minuto fa

Inizia a Berlino il business forum tra Germania e Ucraina

Con un minuto di silenzio per i caduti nella resistenza all’invasione russa è iniziato a Berlino l’ottavo German-Ukrainian Business Forum. Nel pomeriggio è atteso anche l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del cancelliere federale tedesco Friedrich Merz. Come ha sottolineato nel saluto iniziale Christian Bruch, Ceo di Siemens Energy ma anche vicepresidente dell’Associazione tedesca per l’economia ad oriente, la giornata di oggi serve soprattutto a dimostrare “unità solidarietà e sostegno per l’Ucraina dalla politica e dalle imprese”. La guerra è rimasta ovviamente presente in tutta la prima parte del forum, “una guerra che l’Ucraina non ha iniziato” come ha rimarcato in apertura Helena Melnikov, presidente dell’Associazione tedesca per l’economia ad oriente. Che ha anche aggiunto come “dall’inizio della guerra nessuna impresa tedesca ha lasciato l’Ucraina, al contrario” ed “è cresciuto il volume degli scambi commerciali”. Il primo panel sarà dedicato proprio al ruolo dell’economia privata nella ricostruzione del paese. Oliver Gierlichs, presidente della Camera di commercio tedesco-ucraina, ha anche sottolineato come l’Ucraina sia un paese ideale per investire per due ragioni “la forte base industriale ma soprattutto la chiara perspettiva europea” che gli ucraini hanno sviluppato e intendono perseguire.

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5 minuti fa

Il Cremlino: “Non adesione di Kiev alla Nato pietra angolare dei negoziati”

Per la Russia il non accesso dell’Ucraina alla Nato è “la pietra angolare” dei negoziati di pace e richiede precise garanzie legali. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dai media russi. La questione “richiede una speciale considerazione, sullo sfondo di altre questioni”, ha commentato Peskov. 

11 minuti fa

Tajani: “Iniziativa Usa sull’Ucraina è un’opportunità da non farci sfuggire”

“La definizione del ruolo e del contributo dell’Europa per la gestione della crisi ucraina è un banco di prova fondamentale. Le prossime settimane possono essere decisive e, ancora una volta, sarà essenziale restare uniti. L’iniziativa dipace americana èun’opportunità che non dobbiamo farci sfuggire. Dobbiamo riportare la pace in Europa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in apertura della Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla Farnesina. 

18 minuti fa

Ucraina, il Cremlino: “Necessario un atto legale sulla rinuncia alla Nato”

La Russia ha posto come condizione dei negoziati con l’Ucraina la formalizzazione della rinuncia di Kiev ad aderire alla Nato. “La questione di un documento legalmente vincolante sulla non adesione di Kiev alla Nato è la pietra angolare dei negoziati”, ha chiarito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, a quanto riferisce la Tass.

23 minuti fa

Il Cremlino: “Putin aperto ad un accordo serio non a perdite di tempo”

Il presidente russo Vladimir Putin è disponibile a un accordo di pace serio con l’Ucraina, ma non a perdite di tempo. Lo ha chiarito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. 

Putin

©Ansa

28 minuti fa

Mosca: “Altri 4 droni ucraini intercettati sulla regione della capitale”

Sono continuati durante la mattinata gli attacchi di droni ucraini sulla regione di Mosca, secondo quanto riferisce il ministero della Difesa. Dalle 08.00 alle 12.00 ora locale (dalle 06.00 alle 10.00 ora italiana) la contraerea ha intercettato quattro velivoli senza pilota sulla regione della capitale, di cui tre sulla città. Sempre secondo il dicastero russo, durante la notte erano stati intercettati sulla regione 29 droni, di cui 18 in volo verso la città. L’ente statale per il traffico aereo, Rosaviatsiya, ha detto che restrizioni al traffico aereo sono state imposte negli aeroporti internazionali moscoviti di Domodedovo e Zhukovsky.

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40 minuti fa

Danimarca: “Decidere sugli asset russi o cederemo all’immagine di una Ue debole”

“Entro la fine di questa settimana dobbiamo prendere” una decisione sull’uso degli asset russi “per garantire che l’Ucraina sia in grado di continuare la sua lotta per la libertà, ma anche per sostenere l’intera società e dimostrare al resto del mondo che l’Europa è un attore forte. Altrimenti, cederemo all’impressione dipinta dal presidente americano, secondo cui l’Europa è debole”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri danese Lars L›kke Rasmussen, arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.    Sulla rinuncia dell’Ucraina ad aderire alla Nato, Rasmussen ha detto che “dovremmo ascoltare il presidente Zelensky. Se è disposto a scendere a compromessi sulla questione della Nato, non sarò certo io a oppormi. Ma – ha avvertito – se la Nato non è la soluzione, allora abbiamo bisogno di altre garanzie di sicurezza altrettanto solide quanto quelle previste dall’articolo 5”. 

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50 minuti fa

Cremlino: “Le posizioni della Russia sono molto chiare, no a emendamenti del piano in 28 punti”

La Russia ha espresso la sua posizione “in modo molto chiaro” e avrà “decise obiezioni” a qualsiasi emendamento del piano di pace per l’Ucraina in 28 punti proposto, su suggerimento di Mosca, da Washington, un testo modificato in seguito a diversi round di negoziati fra Ucraina, europei, e Stati Uniti. In una intervista al giornalista favorito dal Cremlino al momento, Pavel Zarubin, il Consigliere per la politica estera del Presidente russo, Yuri Ushakov, ha anche sottolineato che Mosca non accetterà disposizioni “su questioni territoriali” o una trattativa su una “zona cuscinetto” nel Donbass. 

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58 minuti fa

Ucraina, ministro della Francia: “Oggi altre sanzioni alla Russia”

Il Consiglio Ue oggi adotterà ulteriori misure restrittive nei confronti di soggetti che aiutano la Russia nella guerra contro l’Ucraina. Lo dice il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, a margine del Consiglio Ue. 

“Oggi, qui a Bruxelles – afferma Barrot – continuiamo ad adottare sanzioni contro gli attori russi che contribuiscono in un modo o nell’altro alla guerra di aggressione” contro l’Ucraina. “In primo luogo, prendiamo di mira nove entità responsabili di aver eluso le nostre sanzioni, quella che chiamiamo la flotta ombra, tra cui compagnie di navigazione che lavorano per o in relazione con due compagnie petrolifere, Lukoil e Rosneft”. 

Poi, continua Barrot, “ci sono sanzioni contro dodici agenti di destabilizzazione russa in Europa, dodici individui responsabili di interferenze straniere o interferenze digitali. Vorrei menzionare, in particolare, le sanzioni che saranno decise oggi contro Xavier Moreau, un  cittadino franco-russo residente in Russia, che è un canale per la propaganda del Cremlino in Europa. E poi ci sono le sanzioni che colpiranno John Mark Dougan, responsabile di interferenze digitali in Europa e, in particolare, uno degli artefici di una campagna che ha ripetutamente preso di mira il dibattito pubblico francese ed europeo”, conclude.

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10:10

Sondaggio: “Il 75% degli ucraini è contrario al piano di pace Usa”

Tre quarti degli ucraini si oppongono al piano di pace Usa, che, tra le altre cose, prevede il ritiro delle truppe dal Donbass, limita le dimensioni dell’esercito ucraino e non contiene specifiche garanzie di sicurezza. E’ il risultato del sondaggio condotto dall’Istituto Internazionale di Sociologia di Kiev tra il 26 novembre al 13 dicembre, ripreso dall’Ukrainska Pravda. “Il piano russo rimane categoricamente inaccettabile: il 75% degli ucraini lo considera completamente inaccettabile. Solo il 17% degli ucraini è pronto per questa versione”. Allo stesso tempo, il 72% degli ucraini è pronto ad approvare il piano Europa-Ucraina. 

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09:52

Barrot: “La Russia sta fallendo militarmente ed economicamente”

In Ucraina, la Russia sta fallendo politicamente, militarmente, economicamente; l’avanzata millimetrica sul fronte viene compiuta a costo di innumerevoli vite umane, ed è in questo contesto che continuano oggi a Berlino le discussioni tra ucraini, europei e americani”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, al suo arrivo al Consiglio Esteri. “E’ anche in questo contesto che gli europei hanno deciso di prendere in mano il proprio destino con decisioni molto significative, a partire da quella presa venerdì, che consiste nel privare la Russia dei suoi beni detenuti in Europa per tutto il tempo necessario, fino a quando la Russia, sotto Vladimir Putin, non porrà fine alla sua guerra di aggressione e non pagherà le riparazioni all’Ucraina”, ha aggiunto. “Si tratta di una decisione importante, poichè fino a ora, e dal 2022, i beni russi detenuti in Europa erano stati congelati, ma questo congelamento doveva essere rinnovato ogni sei mesi con l’accordo unanime degli Stati membri. Ora, questi fondi sono bloccati e potranno essere sbloccati solo quando la guerra finirà e le riparazioni saranno state pagate all’Ucraina”, ha evidenziato il capo della diplomazia francese. 

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09:46

Ucraina, la vittoria della Russia non è scontata. Cosa dicono le mappe

I negoziati per arrivare alla fine della guerra in Ucraina proseguono. Faticosamente, ma proseguono. La Russia sta cercando di spingere Kiev ad accettare le proprie condizioni – dall’annessione dei territori come Donbass e Kherson alla rinuncia ai piani per entrare nella Nato – facendo leva sul fatto che comunque non riuscirebbe mai a vincere. La realtà sul campo di battaglia, tuttavia, sembra indicare uno scenario diverso, anche se per proseguire, va detto, l’Ucraina ha bisogno di costante supporto esterno.

Ucraina, la vittoria della Russia non è scontata. Cosa dicono le mappeUcraina, la vittoria della Russia non è scontata. Cosa dicono le mappeVai al contenuto

09:36

Wsj: “Gli Usa non disposti a compromessi sul piano di pace”

I colloqui a Berlino tra ucraini e americani sono difficili, la parte americana sembra non essere disposta a scendere a compromessi sulla sua bozza di accordo di pace. Lo scrive il Wsj dopo il primo round di ieri che proseguirà anche oggi. “I negoziati tra l’Ucraina e i suoi partner occidentali si sono trasformati in un tira e molla, anche senza la partecipazione della Russia al tavolo delle trattative”, spiegano fonti al Wsj. Washington spinge per soluzioni rapide, mentre Zelensky e gli europei sostengono che restano differenze significative sia sul ritiro da Donbass sia sulla chiara definizione delle garanzie. 

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09:31

Mosca: “Gravi danni a infrastrutture a causa di un attacco a Belgorod”

Un attacco missilistico ucraino sulla città russa di Belgorod ha causato nella notte “gravi danni” alle infrastrutture locali. Lo ha riferito il governatore dell’oblast di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, su Telegram, dove ha condiviso una fotografia del luogo dell’attacco. 

Ccanali Telegram locali hanno segnalato esplosioni nella centrale termoelettrica cittadina “Luch”, un importante impianto energetico di Belgorod, già colpito in precedenza da attacchi ucraini, che hanno causato blackout diffusi .

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09:25

Ministra della Lettonia: “Sanzioniamo 41 navi della flotta ombra di Mosca”

Il Consiglio Ue oggi inserirà “41 navi della flotta ombra” usata dalla Russia per trasportare petrolio evadendo il price cap che l’Occidente tenta di imporre nella lista delle petroliere sanzionate. Lo dice la ministra degli Esteri lettone Baiba Braze, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

08:53

Kallas: “Se Mosca prende il Donbass prende tutto il Paese”

Se la Russia prenderà il Donbass, “sicuramente” procederà a conquistare “l’intera Ucraina” e anche “altre regioni” saranno in pericolo. Lo dice l’Alta Rappresentante Kaja Kallas, a Bruxelles a margine del Consiglio Affari Esteri. 

“Dobbiamo tenere a mente che il motivo per cui i Paesi vogliono entrare nella Nato – afferma – è perché non vogliono che la Russia sia tentata di attaccarli. E’ per questo che Svezia e Finlandia sono entrate nella Nato, ed è per questo che gli stati Baltici sono entrati nella Nato, per avere questo ombrello di difesa. Ora, se questo non è in discussione o è fuori questione” per l’Ucraina, “allora dobbiamo vedere quali sono le garanzie di sicurezza che sono disponibili”. 

Queste garanzie, prosegue, “non possono essere documenti o promesse. Devono essere truppe vere, reali capacità, in modo che l’Ucraina sia in grado di difendersi. Dobbiamo capire che il Donbass non è l’obiettivo finale di Vladimir Putin. Se lo prende, allora le fortezze verranno abbattute e poi sicuramente procederà con la conquista dell’intera Ucraina. E, se l’Ucraina se ne va, anche altre regioni sono in pericolo. Lo sappiamo dalla storia e dovremmo imparare dalla storia”, conclude.

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08:37

Orban ribadisce: “La confisca degli asset russi è dichiarazione di guerra”

“La posta in gioco è semplice: guerra o pace. Non siamo mai stati così vicini alla fine della guerra tra Russia e Ucraina. L’Europa si trova di fronte a un’enorme opportunità, perché la guerra che noi europei non riusciamo a concludere da quattro anni potrebbe presto essere conclusa dagli americani. Non possiamo fare altro che sostenerli”. Lo scrive il primo ministro ungherese, Viktor Orbán, su Facebook in vista del vertice Ue a Bruxelles in programma giovedì. “Ma i segnali non indicano questo – avverte il premier – l’Europa vorrebbe continuare, anzi ampliare la guerra. Vuole continuare sul fronte russo-ucraino ed estenderla sul piano economico, con la confisca dei beni russi congelati. Questo passo equivale a una dichiarazione di guerra aperta, che la Russia non mancherà di vendicare. “Non abbiamo motivo di cambiare la posizione ungherese. Non c’è soluzione alla guerra sul fronte. E se non c’è soluzione sul fronte, allora bisogna fare quello che fa il presidente Trump: negoziare” spiega ancora Orbán, specificando che “l’Ungheria non sostiene quindi la confisca dei beni russi congelati, non invia né denaro né armi all’Ucraina e non partecipa a prestiti dell’Unione Europea che servono agli scopi della guerra”. “Allacciate le cinture – conclude – sarà una settimana movimentata!”. 

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08:32

Media Kiev: “Droni ucraini su Mosca, udite forti esplosioni”

Esplosioni sono state segnalate a Mosca e nella sua regione, secondo quanto scrivono i media ucraini, citando vari canali Telegram russi e non, in seguito ad un attacco di droni, che viene segnalato anche dal sindaco della capitale russa, Serghei Sobyanin, anch’egli citato. Secondo quanto riportato, vengono segnalate esplosioni nel distretto moscovita di Istrinsky e nella cittadina di Kashira. Il ministero della Difesa russo ha parlato di 29 droni abbattuti sull’oblast di Mosca.

08:27

Lituania: “I leader europei definiscano una data per l’ingresso dell’Ucraina nelll’Ue”

“Per quanto riguarda l’adesione dell’Ucraina all’Ue, dobbiamo procedere entro la fine dell’anno. Se non possiamo aprire i sei cluster già esaminati dalla Commissione europea, dobbiamo stabilire politicamente una data in seno al Consiglio europeo per l’adesione dell’Ucraina all’Ue, e deve essere ancora prima del 2030, altrimenti non diamo all’Ucraina carte credibili nei negoziati in corso”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri lituano, Kęstutis Budrys, al suo arrivo al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. Secondo il ministro, l’adesione di Kiev all’Ue insieme al prestito di riparazione sono “le due carte che l’Europa può e deve fornire all’Ucraina”. “Il prestito di riparazione – ha aggiunto – non è la soluzione migliore e più importante, ma l’unica opzione per mobilitare le risorse finanziarie necessarie all’Ucraina e sappiamo quanti miliardi di euro occorrono per la difesa e per la stabilità macrofinanziaria”. 

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08:22

Mosca: “146 droni ucraini sulla Russia durante la notte”

Le forze ucraine hanno lanciato 146 droni sulla Russia durante la scorsa notte, 29 dei quali sulla regione di Mosca, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo. Il dicastero precisa che 18 velivoli erano diretti sopra la città. Tutti i velivoli senza pilota, aggiunge, sono stati intercettati. L’ente statale per il traffico aereo, Rosaviatsiya, ha detto che restrizioni al traffico aereo sono state imposte negli aeroporti internazionali moscoviti di Domodedovo e Zhukovsky, secondo quanto riferisce la Tass. 

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08:17

Ue: “L’adesione dell’Ucraina è àncora delle garanzie di sicurezza”

“Il ritmo dei negoziati di pace è accelerato e questo è positivo e sono molto lieta che il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione europea svolgerà un ruolo cruciale. Consideriamo l’adesione dell’Ucraina all’Ue come un’àncora politica delle garanzie di sicurezza”. Lo ha dichiarato la commissaria Ue all’Allargamento, Marta Kos, arrivando al Consiglio Affari Esteri. “Per poter procedere, dobbiamo proseguire con le riforme e lo stiamo facendo. La scorsa settimana, la Commissione europea ha ricevuto importanti indicazioni dagli Stati membri e possiamo procedere a livello tecnico, nei cluster 1, 2 e 6″ dei negoziati di adesione” ha aggiunto la commissaria slovena, ribadendo che “l’unico modo per garantire la pace e la prosperità in Ucraina è proseguire con il processo di adesione”. 

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08:12

Kallas: “La pace non può essere giusta se l’aggressore viene premiato”

“Gli sforzi di pace compiuti dagli Usa sono stati ampiamente accolti, ma è anche chiaro che vogliamo una pace duratura, un cessate il fuoco duraturo e una pace sostenibile. E per una pace sostenibile, non dovrebbe esserci alcun appeasement dell’aggressore. Se l’aggressione viene premiata, ne vedremo di più. Lo abbiamo visto nella storia, e questo è estremamente importante. E deve esserci anche l’obbligo di rispondere dei crimini commessi”. Lo ha dichiarato l’Alta rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, al suo arrivo al Consiglio Esteri.

Kallas

©Ansa

08:07

Ucraina, “spie di Kiev”: dieci russi arrestati dall’Fsb

L’Fsb, i servizi segreti della Federazione russa, hanno arrestato dieci persone accusate di attivita’ di spionaggio per l’Ucraina. Lo ha riferito la Tass- Le dieci presunte spie sono state fermate in cinque regioni del Paese: Komi, Astrakhan, Vologda, Volgograd e nel Territorio di Krasnodar. Avrebbero commesso sabotaggi e  attentati, come incendi di auto delle forze dell’ordine e sabotaggi delle infrastrutture energetiche e dei trasporti. Durante gli interrogatori, i fermati hanno raccontato di avere ricevuto per i loro servigi e averle trasferite su ‘conti sicuri’ somme che vanno da 300mila a 1,6 milioni di rubli (da circa 3.200 a circa 17mila euro). 

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08:02

Mosca, distrutti 130 droni. Due morti a Zaporizhzhia

La contraerea russa ha intercettato e distrutto 130 droni ucraini nelle prime ore di oggi, inclusi almeno 25 sopra l’area di Mosca. Lo ha reso noto il ministero della Difesa russo in un comunicato. Nella regione di Zaporizhzhia, due persone sono morte nei raid di Kiev, ha riferito il governatore della regione Yevgeny Balitsky. I massicci attacchi ucraini sulla capitale hanno spinto le autorità russe a imporre restrizioni temporanee all’attività degli aeroporti di Domodedovo e Zhukovsky. Il traffico aereo è ripreso dopo qualche ora. 

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07:56

Kallas: “Se Putin ottiene il Donbass cade la fortezza”

“Dobbiamo capire che il Donbass non è l’obiettivo finale di Putin. Se conquista il Donbass, la fortezza cadrà e allora procederanno sicuramente alla conquista dell’intera Ucraina. E, come sapete, se l’Ucraina cade, anche altre regioni saranno in pericolo. Lo sappiamo dalla storia e dovremmo imparare dalla storia”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Esteri. “Se l’ingresso nella Nato è fuori discussione, allora dobbiamo vedere quali sono le garanzie di sicurezza concrete. Non possono essere documenti o promesse. Devono essere truppe reali, capacità reali, in modo che l’Ucraina sia in grado di difendersi”. 

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07:50

Kallas: “Nessuna alternativa alla proposta sull’uso degli asset russi”

“Le altre opzioni non funzionano, già due anni fa ho proposto gli Eurobond per sostenere l’Ucraina ma non c’è l’unanimità”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas arrivando al Consiglio Esteri. “La proposta sui prestiti può essere approvata a maggioranza qualificata, non pesa sui nostri contribuenti e lancia un messaggio, se si causano tutti questi danni a un altro Paese, si deve pagare per i risarcimenti”, ha aggiunto commentando la lettera inviata alla Commissione da 4 Paesi, tra cui l’Italia, sulle necessità di continuare a esplorare soluzioni alternative. Kallas ha sottolineato che ci sono “diverse pressioni”. 

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07:36

Russia-Ucraina, le ragioni storiche di un conflitto antico

La guerra nel Donbass racconta una storia secolare di divisioni tra Oriente e Occidente. Dal Medioevo ai giorni nostri, la regione ha subito invasioni, divisioni culturali e repressioni sovietiche. Il conflitto del 2014 e l’invasione del 2022 mostrano quanto il passato continui a influenzare il presente. Ancora oggi il territorio rappresenta un nodo strategico tra politica e interessi globali.

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07:14

Guerra in Ucraina, ecco quanto ha speso l’Italia e cosa chiede l’Ue

Si è riacceso il dibattito riguardo agli aiuti militari da inviare a Kiev. Il nostro Paese, dall’inizio della guerra russa, ha dato all’Ucraina in armi un paio di miliardi scarsi: si tratta di 28 euro pro capite di aiuti militari, contro ad esempio i 1.526 euro pro capite della Danimarca. La richiesta dell’Ue per il 2026 è molto più alta e dove trovare i fondi resta un rebus che accomuna tutta l’Europa. Anche di questo si è parlato a Numeri, l’approfondimento di Sky TG24. 

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07:09

Ucraina, 51% degli italiani non crede alle nuove trattative

Secondo l’ultima rilevazione di YouTrend per Sky TG24, solo il 9% degli intervistati si aspetta un accordo di pace duraturo tra Kiev e Mosca. Il 17% ipotizza una tregua temporanea e il 10% teme un’escalation su scala più ampia. Inoltre, il 38% interromperebbe l’aiuto militare e finanziario, assumendo un atteggiamento neutrale.

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07:04

Berlino, Zelensky: “Congelare la linea del fronte”

Incontro a Berlino tra il presidente ucraino Zelensky e gli inviati americani Witkoff e Kushner. ‘Voglio convincerli a sostenere il congelamento della linea del fronte’, dice il numero uno di Kiev, ‘pronto al dialogo’ oggi anche con il cancelliere Merz e con gli altri leader europei, tra cui la premier Meloni. Per il Financial Times, Kiev è disposta ad rinunciare alla richiesta di adesione alla Nato, ma chiede in cambio garanzie di sicurezza agli Stati Uniti. Quanto agli asset congelati, dopo le minacce russe di imminenti ritorsioni, il portavoce della Commissione Ue dice che i ‘depositari centrali di titoli, come Euroclear, possono compensare eventuali sequestri in Russia con asset congelati o immobilizzati detenuti nell’Ue’.

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06:55

Witkoff: “Sono stati fatti molti progressi, lunedì nuovo incontro”

“Molti progressi sono stati fatti e ci incontreremo di nuovo domani mattina”. E’ quanto afferma l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, in una dichiarazione, pubblicata su X, dopo l’incontro oggi a Berlino con Volodymyr Zelensky. “L’incontro è durato oltre cinque ore” ha detto ancora sottolineando che ci sono state “discussioni approfondite sul piano in 20 punti per la pace, l’agenda economia e molto di più”.