I dipartimenti passeranno da 9 a 13. E ce ne sarà uno di Chirurgia Oncologica. Prevista la costituzione di un’Area Critica Interpresidio. Tra le novità anche la previsione di due nuove Unità operative semplici di Chirurgia Robotica. Sono alcune delle novità più importanti del nuovo Atto aziendale della Asl di Frosinone, deliberato ieri dal direttore generale Arturo Cavaliere. Adesso il provvedimento passerà all’attenzione della Regione Lazio, ma è chiaro a tutti che, se approvato, rappresenterà uno snodo fondamentale per “disegnare” la sanità del futuro in provincia di Frosinone. L’Atto aziendale, infatti, è un documento dinamico di programmazione e visione, indirizzato verso una programmazione in grado di rispondere alle future esigenze della salute pubblica. Il documento recepisce e traduce in azioni concrete i principi nazionali e regionali che devono guidare l’azione dell’Azienda Sanitaria Locale. L’intento è dare “gambe” ad una struttura che attende uno scatto sul piano della riorganizzazione, passaggio fondamentale per prevedere anche una valorizzazione del capitale umano.
Insomma, si vuole avviare un processo non soltanto amministrativo, ma pure funzionale, organizzativo e strategico di tutta la Asl di Frosinone, che mira ad “intercettare” gli investimenti regionali. Specialmente per quanto concerne l’alta tecnologia di diagnosi e di cura. Poi c’è un altro aspetto che va considerato. La deliberazione dell’Atto Aziendale rientra nel più ampio piano di attività della nuova governance, guidata dal manager Arturo Cavaliere. In pochi giorni sono arrivati dei segnali precisi, forti e concordanti. Infatti Cavaliere ha provveduto a nominare i due nuovi direttori, Giovannino Rossi per la parte amministrativa e Maria Giovanna Colella per quella sanitaria. Vuol dire che Cavaliere ha la certezza di non essere di passaggio alla guida dell’Azienda Sanitaria di via Armando Fabi. Diciamo questo perché non è un mistero che nelle scorse settimane il suo nome era circolato per altri importanti incarichi. La firma in calce all’Atto aziendale e la nomina dei direttori amministrativo e sanitaria ha invece una sola possibile lettura: Cavaliere sta rinnovando l’assetto complessivo della Asl di Frosinone.
Per quanto riguarda l’Atto aziendale, vediamo alcune delle novità più importanti. Dicevamo dei dipartimenti: passeranno da 9 a 13. Ne verrà attivato uno monotematico su farmaci e dispositivi, che gestirà in assoluta autonomia l’attività farmaceutica. Tra le intenzioni, quella di costituire un’Area Critica Interpresidio. Ci sarà l’istituzione di un dipartimento di Chirurgia Oncologica, Robotica ad Alti Impatti sull’apparato locomotore e di genere. Con due nuove Unità operative semplici di Chirurgia Robotica. Si sottolinea dalla Asl di Frosinone: «È il segno dell’attenzione, in piena sinergia con l’Amministrazione regionale, nei confronti delle nuove frontiere della tecnologia e dell’innovazione nell’assistenza sanitaria». All’interno della Direzione generale, nelle aree di staff, compare inoltre l’Unità operativa complessa Affari generali, struttura con funzione centrale e olistica rispetto alle attività aziendali e nel cui alveo è costituita l’Unità operativa semplice Avvocatura. Adesso l’Atto è sul tavolo della Regione: il via libera permetterebbe all’Azienda di approvare regolamenti, attribuire incarichi, costituire comitati e nominare i direttori di Uoc e Dipartimento. Passaggio, quest’ultimo, fondamentale per la valorizzazione delle risorse umane.
Le Unità operative complesse sono 85: 53 ospedaliere, 11 amministrative, 21 a valenza territoriale. Viene citata una frase di Paolo Crepet (psichiatra, sociologo, saggista): «Perché le cose belle sono difficili. Sono fatte così le cose belle. Sono belle e difficili. Per avere una cosa bella devi faticare. Non te la regalano. Quello che ti regalano è la banalità, la mediocrità. Quella è gratis. La vita non è andare in un supermercato e non fare neanche la fatica di mettere i barattoli dentro il carrello. E arrivi alla cassa e ha già pagato il nonno. Questa non è la vita. La vita è spingere il proprio carrello, scegliere le cose e pagare. Questa è la vita. Poi avrai un carrello enorme, meraviglioso, oppure un carrellino. Ma è sempre dignitoso. È il tuo. E non è quello degli altri…». Poi si rileva: «Approvare, oggi, questo Atto di governo non è soltanto una formalità ma è il punto di partenza di un percorso con cui diamo gambe all’Azienda».
L’Atto aziendale è composto di 250 pagine. Si legge nel documento: «Il presente atto vuole riposizionare l’Asl di Frosinone nell’ambito di un’offerta regionale anche in virtù dell’estensione territoriale – 91 Comuni – e della geolocalizzazione (limitrofa alle regioni Campania, Abruzzo, Molise). La valorizzazione delle risorse umane e professionali che operano nell’Azienda rappresenta lo strumento principale sul quale intervenire per garantire il miglioramento della qualità delle cure. Pertanto acquisiscono un ruolo fondamentale i processi di formazione ed aggiornamento, soprattutto sul campo “on the job”, che saranno promossi anche con la partecipazione e collaborazione di istituzioni esterne, in particolare delle Università per l’apporto di tecniche di ricerca e innovazione organizzativa. La Asl di Frosinone esplica nel documento il ruolo anche di Clinical Trial Center che opererà a supporto per l’implementazione di linee di ricerca». Da non trascurare l’aspetto demografico, destinato ad incidere sulle strategie sanitarie. Si rileva nell’Atto aziendale: «Si evidenzia ulteriormente come la popolazione della Asl di Frosinone stia invecchiando velocemente da tempo, e con livelli più veloci e preoccupanti rispetto alla media regionale e nazionale. Al 1° gennaio 2023 l’indice di vecchiaia ha raggiunto il valore del 209%, vale a dire che per ogni bambino di 0-14 anni, ci sono più di due persone con oltre 65 anni».