Violenti e spietati. Quattro uomini – tre finiti in carcere e uno ai domiciliari con braccialetto elettronico – risolvevano controversie in cambio di soldi passando anche alle vie di fatto, con minacce e percosse. L’accusa per loro è estorsione aggravata in concorso. Nel corso delle indagini, è emerso che i quattro svolgevano attività di “vigilanza” dietro ordinazione, risolvendo “controversie” tra privati. In una circostanza, avrebbero minacciato un soggetto originario dell’Albania, presunto responsabile di molestie e percosse alla figlia dell’uomo che si è rivolto ai quattro, dietro un corrispettivo di 15mila euro.

Le indagini

Gli accertamenti hanno riguardato il lasso di tempo tra giugno e settembre scorsi, dopo una denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Colonna. Attraverso attività tecniche, servizi di osservazione e pedinamento, è stato possibile ricostruire l’attività dei quattro, noti alle forze dell’ordine e abitualmente presenti sia nella periferia est della Capitale che nel comune di Zagarolo. Gravi indizi di colpevolezza sono in particolare emersi in relazione a un episodio estorsivo ai danni dello stesso uomo che ne aveva precedentemente richiesto i servizi, al quale hanno intimato la consegna di ulteriori 37.500 euro, 10mila dei quali effettivamente consegnati. Somma, questa, ritenuta necessaria a risarcire una ‘brutta figura’ fatta in pubblico e un conseguente incidente, secondo i quattro indagati, connesso allo stato d’ira dovuto a tale episodio.

Quattro arrestati

Nella circostanza, dopo aver nuovamente incontrato con un pretesto la vittima che ne aveva richiesto la precedente prestazione e aver esternato apprezzamenti sul conto della figlia, subivano alcuni spintoni dall’uomo, all’interno di un esercizio commerciale a Valle Martella in presenza di clienti, minacciando di picchiarli con violenza anche con l’utilizzo di una pistola. Oggi, dalle prime luci dell’alba, i carabinieri della compagnia di Frascati hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari nei confronti dei 4 indagati.