Alessandro Rossi, head coach (Nutribullet Treviso Basket)
La Nutribullet Treviso ritrova serenità e fiducia dopo il successo interno contro Cantù, una vittoria che segna una svolta emotiva e tecnica nella stagione. Dopo settimane complesse, il coach Alessandro Rossi analizza il momento della squadra, ribadendo un concetto chiave: alti e bassi fanno parte del gioco, ma solo il lavoro quotidiano permette di uscire dai momenti difficili, come ha raccontato a Il Corriere dello Sport.
Una vittoria che libera la testa
Il successo contro Cantù, primo casalingo della stagione, ha tolto un peso enorme dalle spalle della squadra. Dopo undici giornate di attesa, Treviso è tornata a esultare davanti al proprio pubblico, ritrovando serenità e consapevolezza. Una vittoria che consente allo staff tecnico di resettare mentalmente il percorso e guardare al campionato come a una nuova partenza.
Alessandro Rossi: fiducia dell’ambiente e zero alibi
Nei momenti più complicati, la fiducia del club ha fatto la differenza. Rossi sottolinea come la società non abbia mai mostrato insofferenza, permettendo alla squadra di continuare a lavorare con lucidità. «Non siamo la squadra peggiore del campionato», è il messaggio che ha accompagnato ogni allenamento. Accettare le difficoltà senza piangersi addosso è stato il primo passo per ripartire.
Il lavoro in palestra come unica risposta
L’uscita dal tunnel è passata da un’analisi approfondita dei problemi. Dettagli, difetti, letture sbagliate: tutto è stato messo sotto la lente d’ingrandimento. L’obiettivo è stato dare alla squadra un’identità precisa, spazzando via quelle insicurezze accumulate nelle prime settimane di stagione.
Treviso, una piazza che pesa ma stimola
Allenare a Treviso significa confrontarsi con una storia importante. Rossi non nega il peso del passato, ma lo trasforma in uno stimolo. I tifosi sono esigenti, consapevoli della differenza tra presente e passato, ma pronti a sostenere chi lavora con serietà. Nessun alibi, solo responsabilità e voglia di crescere.
Le scelte di mercato per ritrovare solidità
L’inserimento di Perkins e Radosevic ha cambiato l’assetto inizialmente pensato in estate. Una decisione dettata dalla necessità di migliorare una fase difensiva che aveva mostrato limiti evidenti. Oggi Treviso appare più compatta e strutturata, con un roster in grado di garantire maggiore equilibrio.
Dal sogno personale all’oro con l’Under 20
Il percorso di Rossi nel basket nasce da una passione autentica. Dalle partite NBA divorate in tv al lavoro nel settore giovanile, fino all’esperienza con la Nazionale Under 20, culminata con una storica medaglia d’oro. Un successo che ha aperto le porte anche allo staff della Nazionale maggiore, guidata da coach Banchi.
Un oro che resta nel cuore
La medaglia dell’Europeo Under 20 è custodita a Napoli, incorniciata insieme a una maglia azzurra. Un simbolo di un traguardo indimenticabile, che continua a emozionare e a ricordare quanto il lavoro quotidiano possa portare a risultati straordinari.