di
Ilaria Sacchettoni
Era attesa la decisione sul ricongiugimento della famiglia neorurale Trevallion. Oggi la Corte d’Appello dell’Aquila ha rinviato la decisione
I giudici della Corte d’Appello dell’Aquila si riservano. Occorrerà pazientare per conoscere la decisione sul ricongiungimento della famiglia neorurale Trevallion che abita a Palmoli (Chieti). I difensori hanno, dunque, presentato una trattazione che punta a ridimensionare le ragioni dell’ordinanza con cui il Tribunale dei Minori dell’Aquila aveva sospeso la potestà genitoriale e aperto ai bambini le porte della casa famiglia di Vasto, accreditando anche l’idea di un vizio di forma in cui sarebbero incorsi i giudici saltando a piè pari l’ascolto dei minori.
Nel frattempo un appello del presidente del Senato, Ignazio La Russa (intervistato da Radio1), raggiunge la magistratura già in mattinata: «Decidano liberamente ma lo facciano prima di Natale per far capire a questi bambini se passeranno o meno le feste assieme ai loro genitori». Si tratta a questo punto di combinare criticità evidenziate dai giudici e soluzioni proposte dalla famiglia.
La collaborazione dei genitori non è in discussione, attestata anche, in qualche modo, dalla relazione dei servizi sociali (anticipata dal quotidiano Il Centro): «Si ribadisce dunque— riepiloga l’assistente sociale Veruska D’Angelo — che anche l’individuazione delle problematiche riguardanti la situazione abitativa, socioeconomica, igienico sanitaria, socioculturale ed educativo relazionale, sono state condivise e sottoscritte dai genitori e dall’avvocato, riconoscendo e condividendo dunque tali aspetti».
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16 dicembre 2025
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