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Redazione Sport
Un tribunale di Parigi ha condannato il Psg a pagare 60 milioni di euro a Mbappé tra stipendi e bonus arretrati. Si chiude parzialmente una delle dispute più aspre del calcio francese
Un tribunale del lavoro di Parigi ha ordinato martedì al Paris Saint-Germain di pagare a Kylian Mbappé 60,9 milioni di euro tra stipendi e bonus arretrati, portando a una parziale conclusione una delle dispute più aspre del calcio francese. I quattro giudici hanno sancito che il Psg non ha pagato tre mesi di stipendio, un bonus etico e un bonus alla firma previsti dal contratto di lavoro del giocatore.
Queste somme erano già state riconosciute come dovute da due decisioni della Lega calcio professionistica francese (Lfp) nel settembre e nell’ottobre 2024, e i giudici hanno ribadito che il Psg non ha prodotto alcun accordo scritto che dimostrasse la rinuncia di Mbappé ai suoi diritti.
Il mese scorso, gli avvocati di entrambe le parti avevano chiesto centinaia di milioni di euro all’altra in merito alla scadenza del contratto dell’attaccante prima del suo trasferimento al Real Madrid nel 2024.
I legali di Mbappé sostenevano che il Psg dovesse versare oltre 260 milioni di euro in virtù di un contratto da ritenersi «permanente», citando «un licenziamento senza giusta causa (44,6 milioni), molestie morali e lavoro dissimulato (due volte 37,5 milioni) e la cessazione sleale del contratto di lavoro (19 milioni di euro)». Il Psg a sua volta chiedeva 440 milioni, citando danni e una «perdita di opportunità» per l’addio a parametro zero del calciatore.
La disputa avvelena i rapporti tra le due parti da due anni e mezzo. L’attaccante, al Psg dall’estate 2017, era stato messo fuori rosa all’inizio della stagione 2023-2024 proprio per l’intenzione di arrivare a scadenza. Una scelta che avrebbe privato — come poi si è di fatto verificato — il club parigino di una ricca indennità di trasferimento.
Mbappé era stato infine reintegrato dopo la prima giornata di campionato. Ma quando a febbraio 2024 ha confermato ai dirigenti l’addio imminente, i rapporti si sono ulteriormente raffreddati.
La decisione può ancora essere impugnata e potrebbe avere implicazioni più ampie per i contratti dei giocatori nel calcio francese. «Siamo soddisfatti della sentenza — ha comunque assicurato Frédérique Cassereau, avvocato di Mbappé — Era quello che ci si poteva aspettare quando gli stipendi non vengono pagati».
Articolo in aggiornamento
16 dicembre 2025 ( modifica il 16 dicembre 2025 | 13:43)
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