A quasi sei anni dalla formale uscita dal commissariamento, la Sanità campana è ancora prigioniera di una paralisi istituzionale che ostacola l’impiego pieno e legittimo delle risorse regionali. Lo sostengono i medici napoletani per bocca del presidente dell’ordine Bruno Zuccarelli che parla di “…inutile braccio di ferro politico” che sta mettendo a rischio la salute dei cittadini. “Dal 2019 – sottolinea Zuccarelli – la Campania ha riconquistato sul piano formale l’autonomia, avendo raggiunto tutti gli obiettivi previsti nei settori ospedaliero, distrettuale e della prevenzione. Eppure, ancora oggi, non è libera di utilizzare pienamente i fondi e programmare il proprio futuro sanitario. Se gli standard richiesti sono stati raggiunti, questo diventa un ricatto, non una forma di controllo”.
Nel frattempo, a pagare le conseguenze di questo stallo sono i cittadini. “L’Ordine dei Medici non fa politica – chiarisce Zuccarelli – non siamo qui a parteggiare per l’uomo o per l’altro. Siamo vicini ai professionisti della salute e dei cittadini che sono ostaggi di questo braccio di ferro. I rappresentanti istituzionali non possono continuare a tenere la salute dei cittadini in ostaggio dietro un inutile braccio di ferro, fondato su strumentalizzazioni politiche. Il continuo rinvio dell’autonomia della sanità campana è un’offesa al diritto alla cura, e trasforma la vita delle persone in un campo di battaglia istituzionale. Se ci sono i presupposti il Governo restituisca immediatamente la piena autonomia alla Regione Campania, diversamente si abbia il coraggio di tornare a commissariarla”.