È stata inaugurata ieri, sabato 2 agosto, alle ore 18.30, presso il plesso Ascensione, via Europa 12, a Costa Serina la mostra fotografica Stratigrafie – Identità di Costa Serina oggi, di Sara Micheletti. Presenti oltre 120 persone che hanno tributato scroscianti applausi alla fotografa e narratrice visiva bergamasca.
A fare gli onori di casa è stato il sindaco, Fausto Dolci, che partendo dalla ricorrenza della strage di Bologna ha invitato il pubblico a coltivare il dovere della memoria: «È proprio per questo che trovo significativo che si inauguri la mostra Stratigrafie perché rappresenta un tempo rimesso in movimento, fatto di strati, di ricordi, di relazioni che affiorano e si raccontano. È una memoria che cammina, che si costruisce insieme».
Il primo cittadino di Costa Serina ha ricordato quando Sara Micheletti condivise l’intuizione in fase embrionale. Per certificare l’operato dell’artista ha evidenziato che il progetto è stato selezionato all’interno del programma europeo Hi.Co.Ma. (Highlands Community Manager), promosso dal Centro Ricerche EtnoAntropologiche (CREA) APS e da A2030 Social Innovation Designers, e vanta il sostegno dei FAI. Il Sindaco ha tenuto a sottolineare che: «La memoria non è un qualcosa da custodire in un archivio, ma qualcosa che si respira nei volti, nei racconti, nei riti familiari. E quando qualcuno riesce a trasformare in arte tutto questo, quando riesce a cogliere questa essenza allora non sta solo fotografando: sta creando memoria collettiva. Per questo Stratigrafie non è solo una mostra, è una forma di responsabilità civile».
Il termine stratigrafie è in uso nelle scienze geologiche e si riferisce a quella disciplina che studia la datazione delle rocce e le successioni sedimentarie: in archeologia ogni livello racconta una fase e ciò che si deposita sopra non cancella necessariamente ciò che sta sotto. Stratigrafie – Identità di Costa Serina oggi è un progetto artistico e antropologico che restituisce uno sguardo stratificato su questa comunità montana, esplorando il rapporto tra innovazione e tradizione, tra ciò che resta e ciò che cambia.
Il microfono è passato a Michele Lastella, Executive Manager di Banca Generali che ha introdotto Simone Rota, Private Banker di Banca Generali che ha spiegato il proprio coinvolgimento: «Ho scelto di sostenere l’autrice perché ho trovato varie analogie tra il suo progetto e il ruolo del private banker. Entrambi investiamo su progetti che nascono dal territorio e sono per il territorio». Rota ha concluso con un aneddoto della sua infanzia: «Queste foto mi hanno fatto riaffiorare alla memoria quando ad agosto facevo il fieno a Valpiana».
Quindi è stata la volta di Sara Micheletti che ha spiegato la genesi del tutto: «Questo progetto nasce da un legame affettivo profondo con Costa Serina. Qui è nata mia madre e qui ho trascorso tutte le estati della mia infanzia, le festività e i fine settimana. La comunità locale mi ha fatto sentire accolta e riconosciuta, mi sono sentita una di casa. Ho sentito la voglia di restituire qualcosa alla comunità». Tuttavia, il progetto è cambiato con il passare dei giorni, l’estate scorsa mentre trascorse un mese di residenza artistica a Costa Serina: «Inizialmente pensavo solo di osservare e fotografare, ma poi ho iniziato a chiacchierare con le persone e il dialogo è diventato sempre più profondo. Quei racconti non potevano restare parole al vento, in quei dialoghi c’erano i ricordi, gli affetti».
La mostra è costituita da 30 fotografie a colori in grande formato, una sorta di sguardo privilegiato sulla vita quotidiana delle persone, in cui talvolta primeggia la memoria, in altre emerge la trasformazione. Ogni stampa è accompagnata da un ricco testo che racconta i protagonisti ritratti, le loro aspirazioni e il legame con Costa Serina. Sara Micheletti ha puntualizzato che «Senza dialogo queste fotografie sarebbero immagini isolate, invece vi restituisco una narrazione fatta di tante storie, le vostre storie. Tutte insieme costituiscono la storia di questo paese. Piccole storie individuali, in cui ognuno può ritrovarsi almeno un po’. E proprio per rendere questa narrazione ancora più corale insieme al CREA abbiamo predisposto 3 strumenti interattivi».
A disposizione del pubblico, per l’intera durata della mostra, c’è un cartellone sul quale i visitatori sono invitati a lasciare un pensiero, una parola un disegno. A ciò si aggiunge un questionario disponibile in formato cartaceo o digitale tramite QR code. Ma ciò che rende Stratigrafie – Identità di Costa Serina oggi unica è l’incontro di comunità, mercoledì 6 agosto alle 20.30 nel medesimo edificio che ospita la mostra. L’autrice l’ha pensato come uno spazio aperto e informale per condividere ricorsi, foto e pensieri sul paese, sotto la guida di un antropologo. La serata sarà allietata da momenti di canto popolare condiviso ad opera del coro Figli di Nessuno.
L’esposizione sarà visitabile gratuitamente fino al 20 agosto 2025, dalle ore 17 alle 19, con l’esclusione di lunedì 4, 11 e 18 agosto. È inoltre prevista un’apertura extra in occasione della festa di Ascensione, dal 14 al 16 agosto, dalle ore 21 alle 22.30.