Nel 2025 l’Anaao Assomed ha diffidato il 75% delle Aziende sanitarie italiane per mancata applicazione del contratto di lavoro dei medici e dirigenti sanitari. In Puglia è emerso un quadro diffuso di criticità nell’applicazione del contratto di lavoro dei medici e dirigenti sanitari. Nel monitoraggio, ci sono anche le aziende di Capitanata e delle altre province pugliesi (di seguito il dettaglio).

Le violazioni riscontrate

Nelle aziende sanitarie e ospedaliere regionali si riscontrano ripetute violazioni delle norme sull’orario di lavoro, con superamento dei limiti contrattuali relativi alle guardie notturne e alle pronte disponibilità mensili. In più realtà i dirigenti sono impiegati in sedi diverse da quella di assegnazione, pratica oggetto di specifiche diffide. La contrattazione integrativa aziendale risulta in molti casi non avviata o avviata senza essere conclusa. Permangono inoltre criticità legate alla mancata definizione dei contingenti minimi in caso di sciopero. 

Un ulteriore elemento di criticità riguarda la gestione degli incarichi professionali: in diverse aziende non vengono attribuiti regolarmente, con la conseguente presenza di residui anche rilevanti sui fondi contrattuali dedicati. Sul fronte della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, il quadro regionale appare disomogeneo: accanto ad aziende che adottano misure concrete, persistono realtà in cui gli interventi risultano insufficienti o non adeguati. 

La situazione in Puglia

“In Puglia le violazioni contrattuali non sono episodi isolati, ma il risultato di scelte organizzative che da anni scaricano sulle spalle dei medici e dirigenti sanitari carenze di personale e inefficienze strutturali” dichiara il segretario regionale Anaao Assomed Angelo Mita. “Turni oltre i limiti, contrattazione integrativa incompleta o assente e incarichi professionali bloccati non sono solo irregolarità formali: incidono direttamente sulla qualità del lavoro e, di conseguenza, sull’assistenza ai cittadini”.

“Il rispetto del contratto non è una concessione, ma un obbligo giuridico. Dove le regole vengono applicate, i servizi funzionano meglio e i professionisti sono messi nelle condizioni di lavorare in sicurezza. Chiediamo alle direzioni aziendali pugliesi – conclude Mita – un cambio di passo concreto e verificabile, perché senza il pieno rispetto delle norme contrattuali non può esistere una sanità pubblica efficiente e sostenibile”. 

Di seguito l’esito del monitoraggio azienda per azienda

Policlinico Riuniti Foggia 

L’azienda è stata denunciata all’Ispettorato del Lavoro per violazione delle norme sui riposi e sull’orario di lavoro. Non sempre sono rispettati i limiti sul numero di guardie notturne e di pronte disponibilità e su questo l’Azienda è stata diffidata, come pure sull’effettuazione di guardie e pronte disponibilità in strutture diverse da quella di assegnazione. La contrattazione integrativa aziendale è stata soltanto avviata ma si è interrotta. Non sono definiti i contingenti minimi in caso di sciopero. Gli incarichi professionali di alta specialità non sono attribuiti ai dirigenti da anni. 

Policlinico Bari – “Giovanni XXIII”

L’azienda è stata diffidata per mancanza dei contingenti minimi in caso di sciopero. La contrattazione integrativa è stata avviata ma non si è conclusa. Ci sono violazioni delle norme sull’orario di lavoro per mancato rispetto del riposo giornaliero e non sono rispettati i limiti sul numero di guardie notturne mensili. Gli incarichi professionali non vengono regolarmente assegnati ed esiste pertanto un residuo rilevante sul relativo fondo. Non vengono adottate adeguate misure per la salute e sicurezza sul lavoro. 

ASL Bari

La contrattazione integrativa aziendale è stata avviata ma non si è ancora conclusa. Non sono definiti i contingenti minimi in caso di sciopero. Gli incarichi professionali sono stati attribuiti ai dirigenti solo in parte. Sono rispettati i limiti su guardie e pronte disponibilità come pure le norme sui riposi. I dirigenti non effettuano guardie o pronte disponibilità in sedi diverse da quella di assegnazione. L’azienda adotta misure concrete per la salute e sicurezza sul lavoro. 

ASL BAT

L’Azienda è stata diffidata per inadempienze contrattuali. In particolare, non sono rispettati i limiti previsti sul numero di guardie notturne e di pronte disponibilità. La contrattazione integrativa aziendale è stata regolarmente avviata e si è conclusa. Non ci sono violazioni delle norme sui riposi e i dirigenti non effettuano guardie o pronte disponibilità in sedi diverse da quella di assegnazione. Gli incarichi professionali sono regolarmente assegnati e non vi è un residuo significativo sul relativo fondo. Non del tutto adeguate le misure adottate per la salute e la sicurezza sul lavoro.

ASL Brindisi

La contrattazione integrativa aziendale non è ancora stata avviata. Non viene rispettato il limite delle 5 guardie notturne mensili, non sono invece superati i limiti previsti per le pronte disponibilità. Sono rispettate le norme sul riposo giornaliero e i dirigenti non effettuano guardie o pronte disponibilità in sedi diverse da quella di assegnazione. Gli incarichi professionali sono regolarmente assegnati e non vi è un residuo significativo sul relativo fondo. Adeguate le misure adottate per la salute e la sicurezza sul lavoro. 

ASL Foggia

L’Azienda è stata diffidata perché non ha avviato la contrattazione integrativa aziendale. È superato il limite previsto di 5 guardie notturne mensili, sono invece rispettati i limiti sulle pronte disponibilità. I dirigenti effettuano turni di guardia o pronta disponibilità in sedi diverse da quella di assegnazione e questo è stato oggetto di diffida. Non sono definiti i contingenti minimi in caso di sciopero. Sono rispettate le norme sul riposo giornaliero. Gli incarichi professionali non sono regolarmente assegnati e vi è un residuo relativamente rilevante sul fondo per gli incarichi. 

ASL Lecce

La contrattazione integrativa aziendale è stata avviata, ma non si è ancora conclusa. Sono superati i limiti previsti sul numero di pronte disponibilità mensili, non quelli relativi alle guardie notturne. I dirigenti effettuano guardie o pronte disponibilità in sedi diverse da quella di assegnazione. Gli incarichi professionali vengono regolarmente assegnati, esiste però un residuo relativamente rilevante sul fondo per gli incarichi. Non sono violate le norme sul riposo giornaliero. L’azienda adotta misure concrete per la salute e la sicurezza dei lavoratori. 

ASL Taranto

L’azienda è stata denunciata, per non aver garantito l’accesso agli atti richiesto sui fondi contrattuali, in corso causa al TAR. L’azienda è stata anche diffidata per violazione delle norme sul riposo giornaliero e per il superamento dei limiti mensili previsti sul numero di guardie e di pronte disponibilità. I dirigenti effettuano guardie e pronte disponibilità in sedi diverse da quella di assegnazione, anche questo è stato oggetto di diffida. Gli incarichi non sono regolarmente assegnati e c’è un residuo rilevante sul relativo fondo. Non adottate misure adeguate alla salute e la sicurezza.

IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” Bari

La contrattazione integrativa aziendale non è stata avviata. Ci sono violazioni delle norme sull’orario di lavoro in riferimento alla durata del riposo giornaliero. I dirigenti effettuano guardie o pronte disponibilità in sedi diverse da quella di assegnazione. Sono rispettati i limiti previsti sul numero di guardie e pronte disponibilità mensili. Gli incarichi professionali non vengono regolarmente assegnati. Adeguate le misure per la salute e la sicurezza sul lavoro. 

IZS Puglia e Basilicata

La contrattazione integrativa aziendale è stata avviata, ma non si è ancora conclusa. Esiste un residuo non speso molto rilevante sul fondo per la retribuzione degli incarichi. Le misure adottate dall’azienda per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori non sono del tutto adeguate. Non ci sono violazioni delle norme sull’orario di lavoro.