Maria Beatrice Crisci – Mangiare meno, meglio e con più acqua: è questo il messaggio chiave del Prof. Monda, Direttore della Dietetica e Medicina dello Sport presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. L’esperto focalizza l’attenzione sui segnali che il corpo invia durante l’estate e come rispondere al caldo con alimentazione e attività fisica. L’intervista.
Professore, il caldo influisce davvero sul nostro modo di mangiare? Assolutamente sì. le temperature calde causano un aumento della sudorazione e una perdita di acqua e sali minerali. È importante mantenersi ben idratati bevendo una quantità adeguata di acqua e di bevande ben equilibrate dal punto di vista elettrolitico. Inoltre, anche il consumo di alimenti ad alto contenuto di acqua, come frutta e verdura, contribuisce ad una fisiologica idratazione. Parliamo di idratazione. Quanto è importante d’estate? La sudorazione nella stagione calda provoca la perdita di elettroliti come sodio, potassio e magnesio. Questi elettroliti sono, tra l’altro, fondamentali per la corretta funzione dell’apparato muscolare e del sistema nervoso. Il rifornimento di elettroliti può essere ottenuto attraverso pasti equilibrati che includano cibi ricchi di sali minerali come, tra l’altro, banane, avocado, verdure a foglia verde. Possono essere utili anche le bevande specifiche utilizzate dagli sportivi.
Quali alimenti consiglia per affrontare meglio il caldo? Le temperature calde influenzano la fame e la sazietà. È da sottolineare che i neuroni che controllano la fame e la sazietà, nonché quelli che regolano la temperatura corporea, sono localizzati nella stessa struttura cerebrale, rappresentata dall’ipotalamo. La sensazione di fame è ridotta quando fa caldo e il desiderio di cibi leggeri e rinfrescanti diventa predominante. È importante ascoltare i segnali del proprio corpo e scegliere alimenti facilmente digeribili che forniscano poche calorie e molta acqua, frutta e verdura in primis.
Perché d’estate si ha meno fame? C’è una spiegazione. Se fa caldo, bisogna introdurre meno calorie, poiché il corpo non ha bisogno di riscaldarsi. Quindi, in estate, gli alimenti servono ad apportare i giusti nutrienti, ma non c’è bisogno della quota calorica che serve in inverno per combattere il freddo.
Ci sono rischi legati alla conservazione dei cibi col caldo? Va detto che le alte temperature ambientali aumentano il rischio di deterioramento degli alimenti. È fondamentale mettere in atto adeguate tecniche di manipolazione e conservazione degli alimenti per prevenire la crescita dei microrganismi, mantenendo gli alimenti deperibili sempre refrigerati.
Un consiglio finale per chi vuole affrontare al meglio l’alimentazione estiva? Innanzitutto affidarsi agli esperti. È importante notare che il caldo induce importanti adattamenti funzionali dell’organismo in relazione al sesso, all’età e alle condizioni di salute. Si consiglia di interpellare esclusivamente professionisti qualificati per qualsiasi consulenza nutrizionale, compresa quella per l’adattamento alle alte temperature estive.