In breve: quali sono?
Multivitaminici: non sempre innocui
Alcuni nutrienti contenuti nei multivitaminici, come beta carotene, ferro e vitamina K, possono aumentare i rischi di interferenze farmacologiche e accumuli tossici.
Il sovraccarico di vitamina A è teratogeno.
Vitamina D: rischio tossicità e aritmie
Un eccesso prolungato può causare ipercalcemia, nausea, calcoli renali, problemi cardiaci e danni neurologici.
Omega-3: possibili problemi al cuore e al sistema immunitario
Dosi elevate possono aumentare il rischio di fibrillazione atriale e ridurre le difese immunitarie.
Vitamina C: attenzione ai calcoli renali e alle interazioni
In alte dosi può favorire la formazione di calcoli e interferire con terapie oncologiche o ipocolesterolemizzanti.
Calcio: soprattutto problemi intestinali
Può contribuire a disturbi gastrointestinali o problemi molto gravi nelle persone con insufficienza renale.
Magnesio: attenzione al sovradosaggio
Dosi eccessive possono causare diarrea, ipotensione, letargia e, nelle persone con insufficienza renale, anche arresto cardiaco.
Probiotici: infezioni nei soggetti fragili
Chi ha un sistema immunitario compromesso può incorrere in infezioni gravi come sepsi o fungemia.
Ferro: rischio di sovradosaggio mortale
In alte quantità può intossicare l’intestino, organi vitali come il fegato e causare shock e morte.
Multivitaminici: attenzione ai nutrienti in eccesso
I multivitaminici sono tra gli integratori più consumati al mondo. Tuttavia, assumere una miscela concentrata di vitamine e minerali non è privo di rischi, soprattutto in soggetti già in trattamento farmacologico o con condizioni preesistenti.
Possibili effetti collaterali:
Il consiglio generale è di non assumere multivitaminici “a occhi chiusi”, ma solo in caso di effettive carenze diagnosticate.
Vitamina D: rischio ipercalcemia e danni ai reni
La vitamina D è fondamentale per l’assorbimento del calcio, ma un suo eccesso può essere pericoloso. Assumerla in dosi elevate per periodi prolungati può causare una vera e propria intossicazione che provoca ipercalcemia, ossia un’eccessiva concentrazione di calcio nel sangue.
Sintomi e complicanze:
L’eccesso di vitamina D è possibile solo tramite integratori: l’esposizione solare o gli alimenti non comportano questo rischio.
Omega-3: non sempre benefici per il cuore
Gli omega-3 (EPA e DHA) sono noti per i benefici cardiovascolari, ma dosi elevate possono avere un effetto controproducente.
Effetti indesiderati:
- Soppressione immunitaria: riduzione della risposta infiammatoria, che può essere dannosa in caso di infezioni.
- Aumento del tempo di sanguinamento: legato alla riduzione dell’aggregazione piastrinica.
- Rischio aumentato di fibrillazione atriale: in soggetti cardiopatici.
La dose massima raccomandata di EPA e DHA è di 5 g al giorno. Un’assunzione eccessiva andrebbe sempre evitata, soprattutto in pazienti cardiologici.
Vitamina C: calcoli renali e interazioni farmacologiche
La vitamina C è idrosolubile e viene eliminata con le urine, ma ciò non la rende esente da effetti collaterali.
Rischi principali:
Anche se ben tollerata nella maggior parte dei casi, non va assunta in megadosi senza il consiglio del medico, specie in caso di terapie oncologiche o cardiovascolari.
Calcio: arterie rigide e rischio cardiovascolare
Il calcio è importante per ossa e muscoli, ma un eccesso può depositarsi nei vasi sanguigni, contribuendo all’aterosclerosi.
Possibili effetti collaterali nelle persone sane:
Nelle persone con insufficienza renale:
- Aritmie cardiache
- Perggioramento dell’insufficienza renale.
Per gli adulti tra 19 e 50 anni il limite giornaliero è di 2.500 mg; dopo i 50 anni, scende a 2.000 mg.
Magnesio: tossicità e problemi gastrointestinali
Il magnesio viene spesso assunto per regolarizzare il transito intestinale e ridurre crampi muscolari. Tuttavia, un uso improprio può causare problemi.
Effetti collaterali frequenti:
Nelle persone con insufficienza renale:
Il limite giornaliero è di 350 mg negli adulti sani. Dosi superiori sono pericolose, soprattutto in chi ha insufficienza renale.
Probiotici: rischio di infezioni nei fragili
I probiotici sono generalmente sicuri per la popolazione sana, ma non lo sono per tutti.
Effetti collaterali comuni:
Rischi per soggetti vulnerabili (es. immunodepressi):
- Batteriemia (infezione batterica nel sangue)
- Fungemia (presenza di funghi nel sangue)
- Sepsi grave e complicanze sistemiche
Chi ha malattie autoimmuni, tumori o è in terapia immunosoppressiva dovrebbe evitare l’autosomministrazione.
Ferro: attenzione al sovradosaggio
Il ferro è fondamentale per prevenire l’anemia, ma in eccesso può essere estremamente pericoloso. E’ uno dei pochissimi minerali che può dare intossicazione anche nelle persone con normale funzione renale.
Effetti collaterali a basse dosi:
Effetti collaterali ad alte dosi (overdose):
- In acuto: shock, convulsioni, coma
- In cronico: danno multiorgano e morte.
Possono comparire anche necrosi intestinale ed emorragie.
Negli Stati Uniti, i prodotti con più di 30 mg di ferro devono riportare avvertenze e confezioni monodose. In Italia, vale la stessa prudenza: evitare l’autoprescrizione e seguire le indicazioni mediche.
Conclusioni
Gli integratori alimentari non sono sempre innocui, e il loro uso va sempre ponderato. Anche se ampiamente disponibili e spesso percepiti come “naturali”, possono causare effetti collaterali importanti, soprattutto in dosi elevate o in soggetti con patologie preesistenti.
Quindi:
- Non sostituire una dieta equilibrata con integratori.
- Consultare sempre un medico prima di assumerli, soprattutto in presenza di farmaci o patologie croniche.
- Rispettare i dosaggi raccomandati, evitando il fai-da-te.
- Preferire, ove possibile, l’assunzione di nutrienti da fonti alimentari.
Una supplementazione mirata può essere utile, ma solo se supportata da un’indicazione clinica e sotto supervisione professionale.