Giulia Abruscato, dottoressa di Ricerca in Scienze Molecolari e Biomolecolari ed ex assegnista di ricerca del dipartimento Stebicef – Scienze e Tecnologie Biologiche Chimiche e Farmaceutiche dell’Università di Palermo, è tra i vincitori delle borse di ricerca post-dottorato assegnate dalla Fondazione Umberto Veronesi per l’anno 2026.

La dottoressa Abruscato porterà avanti il suo lavoro, dal titolo “Softest: Valorization of seed oils from Sicilian grapes, winemaking by-products, as anticancer preparations: an in vitro study”, nel laboratorio del principal investigator Claudio Luparello, ordinario di Citologia e Istologia, e in collaborazione con Mirella Vazzana, ordinaria di Anatomia Comparata e Immunobiologia, e Vincenzo Arizza, ordinario di Zoologia.

“La Vitis vinifera L., coltivata in Europa da millenni, genera sottoprodotti ricchi di composti bioattivi, tra cui l’olio di vinaccioli, riconosciuto come alimento funzionale grazie alla sua composizione in acidi grassi insaturi, vitamine, fitosteroli e polifenoli – spiega Abruscato – Gli oli di vinaccioli da uve rosse o bianche siciliane mostrano profili fitochimici distinti e si sono già dimostrati capaci di modulare l’assorbimento del glucosio. Obiettivo del progetto sarà quello di valutare l’attività antitumorale degli oli di vinaccioli su cellule tumorali coltivate in laboratorio analizzando processi chiave come la morte cellulare programmata, l’autofagia e la regolazione dell’infiammazione”.

“I risultati attesi – conclude – mirano quindi a chiarire il potenziale benefico degli oli di vinaccioli che, in un’ottica di economia circolare che punta a soluzioni di riutilizzo sostenibili, si profilano come nutraceutici promettenti che potrebbero potenzialmente fungere da coadiuvanti nelle terapie antitumorali, grazie alla loro sicurezza, selettività verso le cellule tumorali e impatto positivo sull’infiammazione e sui processi metabolici”.