Juan Pedro Lopez è pronto per il cambio epocale nella sua carriera. Lo scalatore spagnolo ha scelto di accasarsi alla Movistar dopo gli anni alla Lidl-Trek, squadra in cui ha debuttato da professionista nel 2020, dopo qualche mese da stagista. Per sei stagioni, la formazione che ora ha licenza tedesca è stata la sua casa, ma per il classe ’97, che l’anno scorso ha vinto il Tour of the Alps e nel 2022 ha indossato la maglia rosa al Giro d’Italia, è arrivato il tempo di cambiare aria. Il progetto nel team spagnolo, che lo ha voluto come supporto di Enric Mas e, magari, del nuovo arrivato Cian Uijtebroeks, lo ha subito convinto per un nuovo inizio.

Il programma di Juan Pedro Lopez per la prossima stagione, la prima con la Movistar, dovrebbe iniziare con la Vuelta a Murcia, seguita dalla partecipazione in Andalucia. Da lì poi, in base allo stato di forma, il corridore sceglierà con la squadra il suo calendario successivo, che dovrebbe portarlo verso la partecipazione al Giro d’Italia 2026, realisticamente in appoggio a Enric Mas. In un’intervista a Marca, Juanpe ha parlato delle emozioni della nuova avventura: “Dentro di me ci sono cose nuove: nuovi sogni, nuove ambizioni e molta voglia di sfruttare un anno che spero sia molto bello. Molte volte hai bisogno di qualcosa di nuovo, di un nuovo inizio, e qui l’ho trovato. Cercherò di prepararmi per essere alla partenza del Giro d’Italia, però bisogna vedere come procede passo dopo passo. Il percorso si adatta molto bene a Enric Mas, sarebbe un sogno posso essere lì con lui per dargli una mano”.

Lo spagnolo ha poi condiviso una battuta su Tadej Pogacar e su quanto sia dominante in gruppo: “Quando c’è, tutti sappiamo di chi è la prima posizione. Lo sa l’80 o il 90% del gruppo. Quando non partecipa, la corsa si apre, diventa più imprevedibile, più corale”. Un’ammissione già condivisa da altri colleghi, che però non sa di resa incondizionata nei confronti delle possibili battaglie della prossima stagione.