Un portone danneggiato, l’aggressione in strada, due auto incendiate e infine l’accoltellamento di un 25enne, che versa in gravissime condizioni. Il tentato omicidio che si è consumato sabato 20 dicembre al Trullo è maturato all’interno di una escalation di resa dei conti tra residenti della zona. Tre uomini – di 48, 37 e 25 anni – sono stati arrestati dai carabinieri. Il più grande e il più giovane dei tre sono padre e figlio. Condotti in carcere, sono a disposizione della magistratura.
Tentato omicidio al Trullo
Gli investigatori hanno dovuto ricomporre i pezzi di un puzzle che, con il passare delle ore, ha iniziato a delinearsi. Tutto è partito dalla chiamata di ieri mattina, intorno alle 7:15, con la segnalazione di un ragazzo di origini montenegrine accoltellato su viale Ventimiglia nelle scale del palazzo. A chiamare i soccorsi il fratello. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo, è stato operato e attualmente è in prognosi riservata: le sue condizioni restano critiche. I rilievi svolti sul posto, le testimonianze raccolte hanno consentito ai militari di riavvolgere il nastro, individuando il punto da dove tutto è partito fino ad arrivare al ferimento del giovane.
Il portone danneggiato e l’aggressione in strada
Già, perché la vicenda ha un suo primo capitolo che è stato collocato nella serata di venerdì 19 dicembre. In quel frangente, secondo i primi riscontri, il 25enne avrebbe danneggiato il portone della palazzina popolare di uno stabile situato lì vicino. Cosa l’abbia spinto non è ancora chiaro. Ciò che aleggia sono dissapori tra residenti i cui motivi sono al vaglio di chi indaga. Un gesto, questo, che il giovane però avrebbe pagato subito. Infatti, è stato soccorso in strada dai sanitari per una ferita alla testa, sempre dalle parti di viale Ventimiglia. Il diretto interessato non ha fornito spiegazioni, ma tra le ipotesi non è escluso che possa essere stato aggredito come “punizione” per quanto fatto qualche ora prima. Sembrava finita lì, ma non era così.
Le auto avvolte dalle fiamme
Intorno alle 5 di mattina di sabato 20 dicembre, infatti, i residenti del quartiere sono stati svegliati da delle esplosioni. A provocare i boati l’incendio di due auto, ancora su viale Ventimiglia. A bruciare una Fiat Cinquecento e una Lancia Ypsilon. La prima vettura è risultata di proprietà del 48enne, uno degli arrestati. La Lancia Ypsilon, invece, è intestata a una donna che non avrebbe nulla a che fare con tutta questa storia. Il sospetto di chi indaga è che ad appiccare il fuoco possa essere stato il 25enne, come vendetta.
L’accoltellamento del 25enne
Infine, intorno alle 7, su viale Ventimiglia il 25enne è stato accoltellato sulle scale del palazzo. Immediatamente è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Camillo, dove attualmente è ricoverato in gravissime condizioni. Nel frattempo, i carabinieri hanno portato in caserma tre uomini, che sono stati arrestati. Sono stati ritenuti gli autori, in concorso, del tentato omicidio. Le indagini, comunque, vanno avanti per avere un quadro preciso della vicenda. Anche sul versante dell’arma utilizzata: potrebbe essere un coltello da cucina individuato nelle vicinanze, ma su questo punto ancora gli investigatori non hanno fornito una conferma ufficiale.
Lanzi: “Situazione di insicurezza percepita nel quartiere”
Gianluca Lanzi, presidente del municipio XI, è intervenuto sulla vicenda. E ha detto: “Questo episodio si inserisce in una situazione di insicurezza percepita nel quartiere. Proprio venerdì scorso, insieme al comandante dei Carabinieri della stazione del Trullo, abbiamo fatto un’assemblea pubblica al centro anziani di zona per parlare dei furti in casa che sono in aumento e che preoccupano i residenti. Quello che è successo è gravissimo. Ringrazio i militari per aver fatto subito luce sull’accaduto”.