Eva Robin’s vive in una favola. Casa sua è così, l’ha arredata immaginandosi tutto. E una favola lo è anche la sua vita. Da poco è tornata al cinema. Quasi per caso confessa a Specchio, ma questo è solo un particolare. «Il mio personaggio potrebbe essere tutto, anche una transessuale, d’altra parte i bambini piccoli sono sempre molto colpiti da noi. Intuiscono qualcosa che non sanno spiegarsi, capiscono che c’è un che di particolare, di luminoso, di fiabesco. E il mio personaggio ha proprio quella luce».
Eva Robin’s e Boncompagni
Oggi Eva si esprime maggiormente a teatro dopo aver vissuto in tv, un flop e anche un trauma. «Il programma di Gianni Boncompagni, Primadonna, un fallimento, dove Gianni, a un certo punto, divenne il grande assente, forse deluso, fatto sta che non ha più investito su di me e io mi sono sentita ferita. Invece di cercare un accordo, abbiamo finito per chiuderci ognuno nel proprio orgoglio». Avrebbe potuto lavorare tanto, di più e invece «dopo il trauma di Primadonna, mi sono ritirata in casa a leccarmi le ferite. Ne ero uscita a pezzi», racconta ancora all’inserto de La Stampa.