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Walter Ricci torna sulla scena musicale con “Na Samba ‘e Café”. Un brano registrato a New York, ma pur sempre “sullo stesso parallelo di Napoli”. Una città natale che non è solo un luogo geografico, ma una «madre» premurosa che accoglie e trattiene, un porto sicuro da cui partire per esplorare nuovi ritmi, come il jazz negli Usa, senza mai perdere la propria identità. 

Che rapporto hai ad oggi con la tua Napoli?


«Fin da piccolo so che è una città che mi ha dato tanto; nel mio caso, fare musica a Napoli è come per il Papa stare nella Città del Vaticano, poiché è la città della musica. Lasciarla spesso mi fa male, ma è inevitabile perché la mia musica mi porta in giro, ma ci torno sempre con grande gioia».


Una città che negli ultimi anni sembra brillare di una nuova luce…

«Sì, penso che negli ultimi anni abbia avuto una luce diversa, anche grazie al turismo prorompente che ha apprezzato la storicità di una città le cui radici musicali affondano nel ‘600 e ‘700. È una città importante che oggi vive di grande luce, e di questo ne gioviamo anche noi giovani napoletani».


Nel tuo ultimo singolo quanto c’è di Napoli e quanto di New York?

«In questo brano abbiamo toccato la samba, nello specifico una “samba cafè”. Abbiamo unito il ritmo brasiliano al caffè, che è un elemento tematico fondamentale di Napoli. Anche la melodia è molto mediterranea. Lo abbiamo registrato con musicisti newyorkesi che hanno dato al brano un mood jazzistico prestato alla samba. In quel suono sento New York: i taxi, i clacson, i Jazz Club e i bicchieri che si urtano. Si dice che Napoli e New York siano sullo stesso parallelo e credo ci sia della Napoli a New York, forse per la storia dei tantissimi napoletani trasferitisi lì o per il fattore urbano che si somiglia molto».


Come ti sei avvicinato alla musica e come ti ha accompagnato?

«La musica per me è un’ancora di salvezza.

Mi ha sempre offerto possibilità e mi ha indicato la via della luce anche quando vedevo solo buio; devo tutto alla musica»

Qual è il tuo sogno più grande come artista?

«Il mio sogno è realizzare tutta la musica che ho in testa, portando a compimento i progetti nonostante i passaggi complicati necessari affinché la musica arrivi alla gente. La mia missione è fare i dischi e i film con la musica che mi piace».

Prossimi obiettivi a breve termine?

«Saremo in giro a suonare, ad esempio a Barletta. Il 30 dicembre avremo un concerto importante al Teatro Palapartenope di Napoli per presentare il nuovo disco, Neapolis Mambo, che uscirà il 16 gennaio».

Tra i tuoi brani più famosi c’è Male Assaje, qual è stato il momento della tua vita in cui hai sofferto questo “male assai”?

«Tutti hanno sofferto per amore».

Un amore recente o passato?

«Un amore passato. Crescendo si matura e io tendo a chiudere le relazioni in modo protettivo e sereno. C’è grande stima per le mie ex, come Serena o Rosalba, tanto so che mi chiedi di loro due. Faccio fatica a chiudere male. Magari all’inizio c’è un po’ di raffreddamento, ma basta poco per tornare a un clima sereno».


Per chi tiferai tra le due a Sanremo?

«Tiferò per entrambe perché sono due artiste che amo».

Ti ci vedi sul palco dell’Ariston?

«Mi ci vedo, è un palco che mi piace tantissimo e mi piacerebbe calcarlo al momento giusto».


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