Nuove opere arricchiscono il percorso museale di Palazzo Maffei, confermando la vitalità di una collezione che continua a rinnovarsi senza perdere coerenza e profondità storica. L’inserimento di lavori di Albrecht Dürer, Francesco Hayez, Felice Casorati, Umberto Boccioni, Osvaldo Licini, Paul Klee, Giulio Paolini, insieme a reperti egizi e alla grande ceramica del Novecento con Fausto Melotti e Pablo Picasso, amplia il dialogo tra epoche, linguaggi e materiali.
Tra le acquisizioni più significative spicca Il sogno del melograno di Felice Casorati, capolavoro realizzato negli anni veronesi dell’artista ed entrato nella collezione del museo dopo una rarissima esposizione nel 2022, a trent’anni dall’ultima occasione pubblica. Presentato nel 1913 alla Prima Esposizione Internazionale d’Arte della Secessione a Roma, il dipinto rappresenta una testimonianza centrale dell’influenza esercitata su Casorati dalla pittura di Gustav Klimt, in un momento cruciale della sua ricerca, ancora sospesa tra suggestioni simboliste e tensioni decorative.
L’opera trova oggi una collocazione privilegiata nella “Sala Casorati” del museo, dove dialoga con altri due lavori dell’artista già in collezione: Vaso con papaveri e margherite (1913), tempera che riflette l’equilibrio instabile tra decorativismo secessionista e atmosfere simboliste, e Le piantine (1921), emblema del passaggio al Realismo Magico. Questo nucleo consente di seguire con chiarezza l’evoluzione stilistica e concettuale del pittore, mettendo in relazione pittura, luce e costruzione dello spazio.
L’integrazione di queste opere nel percorso permanente non si limita ad arricchire il numero dei capolavori esposti, ma rinnova intere sale e rafforza i legami interni della collezione, che oggi conta oltre 750 opere e abbraccia circa 4000 anni di storia dell’arte e della cultura. Pittura, scultura, arti applicate, archeologia e design convivono in un racconto stratificato, che invita a nuove letture e a continui ritorni.
Palazzo Maffei si conferma così un luogo in costante trasformazione, capace di offrire sempre nuove chiavi di accesso alla propria collezione: un museo da visitare e rivisitare, dove ogni nuova acquisizione diventa occasione di scoperta e di approfondimento, e dove Il sogno del melograno assume il ruolo di fulcro simbolico e storico di un momento decisivo dell’arte italiana del primo Novecento.
Pubblicato il 20/12/2025
dalla Redazione
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