«Abbiamo acceso la luce dove c’era il buio», dichiaravano nei giorni passati i vertici della Regione, andati in visibilio per la nuovissima Digital Art Gallery. Ma il diavolo, come si suol dire, ha voluto metterci la coda.
E la mattinata di domenica è stata letteralmente da dimenticare per Galleria Bombi perché il buio si è nuovamente “impadronito” dello storico tunnel, spiazzando i circa 200 visitatori che avrebbero voluto visitare la Dag con l’opera del guru dell’arte digitale Anadol. Alla fine della fiera, hanno dovuto rimandare l’appuntamento. Non essendo previsto alcun biglietto d’entrata (tutto è gratis) non ci sono state grandi proteste ma delusione sì.
«Nessuna azione di sabotaggio, nessun atto vandalico», ha fatto sapere l’amministrazione comunale. Semplicemente, si è verificato un guasto che non ha permesso di proiettare le immagini sulle pareti della Galleria. A mettersi di traverso un aggiornamento Windows che ha finito con il paralizzare l’opera costata milioni di euro. Un malfunzionamento agli impianti ha fatto sì che l’opera risultasse “improiettabile” con i visitatori che hanno dovuto fare marcia indietro.

Il guasto si è verificato subito all’apertura, alle 10, e si è protratto sino alle 13.30. Immediatamente, è scattata la richiesta di intervento della squadra manutentiva che, prima, ha agito da remoto rilevando un’interruzione della “comunicazione” fra il Pc e l’impianto per la proiezione delle immagini.
Successivamente, sono intervenuti i tecnici in loco per sanare il problema. Alle 13.06 la Galleria ha ricominciato a funzionare ma a metà nella parte che porta a via Giustiniani. Buio totale, invece, verso piazza Vittoria. Ma questo ha permesso, quantomeno, una visione dimezzata dell’opera digitale di Anadol e i visitatori sono tornati.
Poi, un’altra pausa con il tunnel al buio e il ritorno della Digital Art Gallery alla piena efficienza alle 13.30. I tecnici si sono prodigati per ripristinare la funzionalità della dag. Come se non bastasse, problemi sempre di natura elettronica si sono riscontrati anche ai tornelli con gli steward che hanno proceduto con l’apertura manuale. Non servivano la prenotazione e il Qr Code. Entrata libera e conteggio delle presenze “a mente”. Un metodo analogico nel tempio dell’arte digitale.
No, non è stata una domenica esaltante per la Dag perché l’impianto di proiezione ha iniziato a fare le bizze. A dirla tutta, un’altra interruzione si è avuta anche nel pomeriggio ma assolutamente più breve con i tecnici, in quel momento, presenti nel tunnel che hanno ripristinato con celerità la proiezione delle immagini.
Mobilitato l’assessore comunale ai Grandi eventi, Luca Cagliari. Che ha passato la domenica “attaccato” al telefono. «Come può capitare con qualsiasi infrastruttura, tecnologica o meno, si è verificata un’anomalia temporanea ma, sin da subito, sono stati attivati i canali per gli interventi tecnici. La ditta che ha in carico la manutenzione ha effettuato, in prima battuta, le verifiche da remoto e ha rilevato un’anomalia legata alla messa in onda dal computer».
Nel tardo pomeriggio, si è saputo che la responsabilità è stata di un aggiornamento Windows che ha finito con il mettere fuori causa le proiezioni. «Superato l’intoppo, il flusso di visitatori è stato eccezionale con numeri davvero molto significativi», conclude Cagliari.
