Il Motomondiale cambia, Pecco Bagnaia pure e in fondo i motivi sono gli stessi: tornare a vincere. Da una parte c’è la voglia di rilanciare il pacchetto completo che negli ultimi anni, complici ritiri di big come Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, ma anche il monopolio Ducati ha perso interesse. Dall’altra, per paradosso, è propri la Ducati il problema. E così, mentre il Mondiale passa definitivamente nelle mani di Liberty Media, il chivassese sta meditando un cambio di marca clamoroso ma non totalmente inatteso.

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Il weekend del Mugello si è chiuso con numero importanti, come testimoniano i 166mila spettatori (metà dei quali solo la domenica) presenti nel circuito toscano. Il problema grosso però è rappresentato dall’interesse delle tv e del pubblico a casa, nettamente in controtendenza rispetto alla Formula 1. Toccherà a Liberty Media, che ha rilanciato alla grande il Circus negli ultimi anni, ora che è arrivato il via libera della Commissione Europea all’accordo tra Liberty Media Corporation e Dorna Sports già annunciato nella primavera dello scorso anno.

Bagnaia ci sarà sicuramente da qui ai prossimo anni, resta da capire in sella a quale moto. Formalmente il suo contratto con Ducati scade nel 2026, quindi in teoria non ha necessità urgente di pensare al futuro. Ma dal 2027 tutta la MotoGP cambierà grazie alle nuove regole sull’elettronica e i valori potrebbero ribaltarsi. I tifosi italiani stanno con Pecco, non con il marchio bolognese che è anche tedesco, e lui si guarda intorno. La soluzione più logica è ritrovare l’amico Quartararo in Yamaha, mentre la nuova Honda sembra più defilata nonostante i progressi della Casa giapponesi siano evidenti. Ma anche l’ipotesi Aprilia prende corpo.