La ‘banda’ è ancora unita
“Sono contento per la Mercedes“. Lewis Hamilton al termine del GP del Canada non ha nascosto il fatto di essere felice per la sua ex scuderia che a Montreal ha festeggiato la vittoria di George Russell e il primo podio di Andrea Kimi Antonelli, il pilota che ha raccolto il testimone lasciato dal sette volte iridato nel momento in cui quest’ultimo ha deciso di accettare l’offerta della Ferrari.
La Ferrari non ha ancora vinto in questo 2025 e a Spa debutterà la nuova sospensione posteriore che dovrebbe permettere di risolvere il problema legato alle altezze da terra allargando la finestre di esercizio della SF-25. In classifica Costruttori la Scuderia di Maranello è seconda con 12 punti di vantaggio sulla Mercedes, il ‘derby’ del cuore tra Toto Wolff e il suo ex-pilota (e viceversa) non sarà dunque per la conquista del titolo Mondiale come entrambi si auguravano alla luce di una McLaren al momento nettamente superiore alla concorrenza.
I rapporti tra Wolff e Hamilton sono rimasti comunque ottimi anche perché 12 anni di lavoro insieme non possono essere dimenticati da un giorno all’altro: “Quando Hamilton ha deciso di andarsene, la situazione avrebbe potuto diventare molto imbarazzante, quasi ostile, e abbiamo discusso profondamente su come evitare che ciò accadesse – ha raccontato Wolff in un’intervista concessa al The Wall Street Journal – ci siamo tutti sforzati di essere accomodanti e comprensivi. È rimasto un amico, durante i weekend di gara fa un salto nella nostra hospitality, mangia qualcosa, parla con gli ingegneri. Spesso al termine del weekend di gara voliamo insieme a casa insieme a Valtteri Bottas e a George Russell. La ‘banda’ si riunisce. Ho detto chiaramente a Lewis che in pista vogliamo batterti, senza dubbio, ma sono 12 anni che abbiamo un rapporto molto profondo, ci fidiamo l’uno dell’altro. Mi chiede ancora consigli sui suoi flirt e con quali ragazze uscire, io lo ‘guido’ e poi gli chiedo di raccontarmi come è andata“.