Prima di lei anche l’amica Cecilia Rodriguez aveva ammesso che la gravidanza fosse più difficile di quanto si aspettasse. Così come Aurora Ramazzotti, che in un’intervista a Vanity Fair aveva raccontato come per lei la gestazione di Cesare non fosse stata una passeggiata: «Non è stato il periodo idilliaco che mi era stato dipinto, ero emozionata ma anche impaurita. Ed è doloroso parlarne perché ti senti sbagliata».
Un pensiero che non dovrebbe attraversare nessuna donna, come ha sottolineato Giulia De Lellis, che proprio per allontanarsi il più possibile da una narrazione della maternità esclusivamente fatta di bei momenti, fin da subito ha scelto la via della sincerità.
«Sono in una bolla d’amore per la mia bambina – aveva raccontato ai follower alla prima apparizione social post parto, aggiungendo però di essere anche reduce da un periodo difficile. – Ho avuto una febbre da mastite, un’infiammazione al seno per chi allatta. Non è affatto un argomento piacevole. Ce l’ho fatta, ho superato il parto, febbre a 39 per una settimana nelle prime settimane di vita della mia bimba. Sono viva».
Ora le difficoltà iniziali sembrano essere alle spalle, e nel suo Q&A con i follower l’imprenditrice ha svelato qualche altro particolare della piccola Priscilla, detta Polly. Per prima cosa, sarebbe bionda con gli occhi verdi e, colori a parte, sarebbe molto più simile a Tony Effe che a lei. «Vorrei poter dire che è una mini me, ma è più il papà».
I più attenti avranno poi notato che, pur essendo molto presente nel racconto social quotidiano della madre, la bambina non compare mai completamente. Di lei fino ad ora si sono visti solo manine, piedini e altri piccoli dettagli. Una scelta, quella di non esporla, ovviamente non casuale ma motivata. «Le cose belle le proteggo. Ho imparato a fare questa cosa e mi fa sentire meglio. La percepisco più al sicuro così».