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Può un’estate torrida trasmettere brividi? Ma certo. Basta mettere in valigia il libro giusto. Astenersi perditempo e paurosi. Per i più impavidi ecco una selezione di gialli e di thriller freschi di stampa da leggere in vacanza in spiaggia, a bordo piscina, su un’amaca, in montagna. Per gli appassionati del genere, che sono tantissimi, non c’è che l’imbarazzo della scelta dalla raccolta di giallisti famosi, agli esordienti, dai gialli storici a quelli conditi da una dose di ironia, dai thriller ipnotici alle storie ambientate a Roma.
“Turisti in giallo” di Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Antonio Manzini (Sellerio Editore)
In questa antologia a tema gli scrittori di gialli più amati dai lettori si confrontano con la dimensione del turista. Nella letteratura poliziesca classica, da Arthur Conan Doyle e Agatha Christie in poi, sono tante le pagine in cui il delitto si mescola con lo sradicamento del viaggiatore. Che gli investigatori si muovano lontano da casa o siano alle prese con le peripezie di visitatori di passaggio, il risultato è un mistero più fitto, un enigma più ingarbugliato, le piste sbiadiscono e i moventi si fanno più confusi. Rocco Schiavone è costretto a salire in alta quota; Petra Delicado è alle prese con il corpo di una prostituta abbandonata in un fosso; Saverio Lamanna è la guida turistica di una strana coppia; Amedeo Consonni a Firenze inscena il suo thriller degli equivoci; Lorenzo La Marca accoglie a Palermo due scienziati americani e Massimo il barista del BarLume in montagna con la fidanzata poliziotta non riesce a godersi la pace che desidera. Tra avventura ed evasione dalla routine gli investigatori inciampano in sei indagini appassionanti e svelano ancora un tassello della loro complessa umanità.
“Le amiche di sempre” Sue Hincenbergs (Piemme)
Dopo trent’anni di amicizia, Pam sogna di godersi la pensione insieme a Nancy, Shalisa e Marlene, le amiche di sempre. Ma quando i loro mariti mettono insieme i risparmi di una vita per investirli in un fondo che si rivela fallimentare, all’improvviso i piani per il futuro iniziano a sembrare grigi, proprio come i loro matrimoni. La scoperta delle polizze vita a sette cifre dei mariti, però, riaccende le loro speranze. Le amiche hanno in mente un piano, e per attuarlo avranno bisogno di un sicario. Nel frattempo, anche i mariti hanno un progetto segreto per la pensione, ma quando le cose iniziano a precipitare, si rendono conto che potrebbero non farcela a battere le loro compagne. Una divertentissima storia di amicizia, matrimoni fin troppo lunghi e idee diaboliche, che cattura dalla prima risata all’ultimo colpo di scena.
“L’ultimo vagone” di Andrea Mara (Piemme)
La banchina affollata della metropolitana, all’ora di punta. Due bambine di due anni e sei salgono sul treno. La madre, nel caos della folla, non riesci a raggiungerle in tempo. Le porte si chiudono. La metro riparte, portandole via. Lei corre alla fermata successiva, certa che qualcuno si sarà preso cura di loro. Ma quando arriva le restituiscono solo la più piccola. Due anni. Non sa parlare bene, non può spiegare nulla. Della sorella maggiore, nessuna traccia. Dov’è finita? Si è persa nel labirinto sotterraneo? È salita su un altro treno? Oppure qualcuno l’ha presa? E se la verità fosse molto più vicina, molto più scomoda e molto più inquietante di così? Mentre le ricerche si intensificano e l’ansia cresce, si rende conto che tutti mentono per proteggersi e per nascondere segreti.
“La libreria dei delitti” di Jennifer Gladwell (Newton Compton Editori)
In una scintillante Londra anni Venti, Lucy Darkwether è determinata a seguire solo le proprie regole. Dopotutto è una delle prime donne a essersi laureata a Oxford ed è la proprietaria della nuovissima libreria antiquaria di Londra. Tra un evento mondano e l’altro, si dedica al suo lavoro e in particolare alla collana sulle curiosità e sugli scandali dell’Antico Egitto, vero fiore all’occhiello che rende la sua libreria unica, o quasi… Per questo, quando una libreria concorrente viene scelta per esporre una selezione di nuovi straordinari manufatti egizi, Lucy non nasconde la sua delusione. Tuttavia, non vuole mancare alla serata inaugurale della mostra, che però sta per essere stravolta da un evento imprevisto: un brutale omicidio… a tema. Lucy sembra la candidata ideale per risolvere il mistero: è intelligente, è la massima esperta di Antico Egitto in città e sa tutto sui libri antichi. Chi può essere l’autore di un assassinio così efferato? Si tratta di una vendetta privata o di una maledizione che colpisce chi rivela i segreti di Iside? Mentre la polizia continua invano a cercare una soluzione, Lucy si improvvisa detective, aiutata da un’improbabile e appassionata squadra di librai. Ma l’omicidio non è un gioco, e ciò che scopriranno avrà conseguenze impreviste.
“Un sottile segreto” di Callie Kazumi (Piemme)
Claire pensava di sapere tutto di Noah. Le sue manie, i suoi gusti, i suoi segreti. Pensava che l’amore bastasse. Ma il giorno del loro anniversario, quando si presenta nel suo ufficio con una sorpresa, scopre che Noah non lavora più lì da mesi. È svanito nel nulla. Il telefono non squilla, i messaggi restano senza risposta. Chiunque abbia vissuto il silenzio assordante di una sparizione senza spiegazioni sa cosa sta provando Claire. Ma la verità che sta per emergere è molto più inquietante: Noah non si è limitato a lasciarla. Ha cancellato ogni traccia. Di sé. Di loro. Con l’aiuto della sua amica Sukhi, Claire comincia a seguire le poche piste rimaste. È così che scopre l’esistenza di una casa elegante in un quartiere residenziale di Londra. E di Lilah, la donna che condivide con Noah la sua vita parallela. Mentre cerca risposte, Claire si ritrova trascinata in un vortice di interrogativi che mettono in discussione ogni certezza, fino a una verità impossibile da ignorare: forse non ha mai conosciuto davvero l’uomo che amava. E forse non ha mai conosciuto nemmeno sé stessa.
“La stanza nascosta” di Sarah Pinborough (Piemme)
Dopo un incidente che l’ha quasi uccisa, Emily e suo marito Freddie lasciano Londra per trasferirsi a Larkin Lodge, una splendida casa di campagna nel Dartmoor. La dimora, immersa nella natura, è magnifica e suggestiva, ma per Emily c’è qualcosa di molto inquietante. Le vecchie assi del pavimento scricchiolano durante la notte, il fuoco nel camino si spegne da solo e i libri cadono dagli scaffali. Ogni strano evento sembra avere origine da una misteriosa stanza del terzo piano, dove Emily avverte una presenza oscura. Ma tutto accade solamente quando è sola. Le sue percezioni sono reali o sono il risultato della sua fragilità fisica e mentale? Dopo essere sopravvissuta alla grave infezione seguita all’incidente, i medici l’avevano avvertita che avrebbe potuto soffrire di allucinazioni. Perciò non può fidarsi del tutto di ciò che vede e sente. Freddie, invece, non nota nulla di insolito ed è felice di questa nuova opportunità lontano dalla città. Emily però è convinta di aver capito qual è il segreto della casa: forse qualcuno vi è stato ucciso, in passato. Nonostante le ricerche non portino a nulla, i suoi sospetti diventano un’ossessione. Man mano che gli eventi inspiegabili si moltiplicano e il rapporto con Freddie si incrina, Emily si ritrova sempre più determinata a scoprire la verità su Larkin Lodge.
“L’estate delle spie” di Tess Gerritsen (Longanesi)
Maggie Bird credeva che Purity fosse il paradiso. Un tranquillo villaggio sulla costa del Maine dove godersi la pensione contemplando l’oceano e chiacchierando di libri con le amiche, sorseggiando un buon Martini. Ma a rovinare l’idillio prima la sparizione della figlia adolescente di una ricca famiglia, poi un amico, nonché vicino di casa, che viene accusato ingiustamente, mentre la polizia brancola nel buio. A questo si aggiunga un cadavere in avanzato stato di decomposizione che spunta dalle acque di uno stagno. Maggie e il resto del Martini Club, cui si sono uniti gli ex colleghi della CIA in pensione, non possono fare altro che accantonare libri e cocktail e ricominciare a indagare. La situazione, però, è persino più complessa e pericolosa di quanto possa sembrare a una prima occhiata, perché tutti gli eventi che hanno gettato la cittadina di Purity nel caos sono collegati tra loro.
“Generazione R” di Alessandra Pomilio (E/O)
Marzo 2022. In diretta davanti a migliaia di fan, una giovanissima influencer si uccide lanciandosi dal ballatoio di Palazzo Pitti. Cresciuta nella Roma bene, Argentina portava sulle spalle una carriera di ricoveri psichiatrici e una di successo sui social, costruita proprio sull’onda di patologie e cure: era la portavoce della Generazione R, del Rehab o Recovery, parole chiave della ripresa dalle malattie mentali. Una generazione senza certezze, figlia di genitori ricchi e infelici, eterni adolescenti capaci di parlare solo il linguaggio dell’egoismo e della violenza. A indagare sulla ragazza e sul suo mondo c’è la testa calda della polizia fiorentina: la commissaria Valeria Mancuso, cento chili di puro rancore dal trucco perfetto. Mossa dal senso di colpa, si avvicina all’inchiesta anche Elisa Bernabei, l’algida psichiatra di Argentina. Le due donne, la dottoressa e la commissaria, sono il giorno e la notte. Eppure c’è una storia che le unisce, di amicizia, dolore e non detti. Generazione R è un giallo sugli amori tossici dell’era digitale, leggero e ironico.
“L’ordine del drago” di Gigi Paoli (Giunti Editore)
Nel buio, forzando le onde di un mare inquieto, un’enorme nave portacontainer in arrivo da molto lontano entra a fatica con il suo carico nel porto di Trieste. Alcune merci non dovrebbero essere lì, e soprattutto c’è qualcuno che non dovrebbe essere lì. Ma ha una missione da compiere. E un bersaglio: l’uomo alla guida della Città della Scienza alle porte di Trieste, uno dei più avanzati centri di ricerca europei. La telefonata che ne annuncia l’omicidio cambia la vita del professor Piero Montecchi, il neuroscienziato forense del CICAP, che aveva un profondo legame con la vittima. Così, trovare la verità diventa per lui un obbligo morale. Assieme al vicequestore Anna Orsini, capo dell’UDI, l’Unità Delitti Insoluti della polizia, Montecchi inizia un viaggio in misteri secolari e patti scellerati della Guerra Fredda, scoprendo dell’esistenza di un’oscura congregazione. Un viaggio che conduce, letteralmente, fino al centro della Terra. Nel vento dell’Europa dell’Est, nella storia violenta di popoli antichi e di tragedie della fine del ‘900, mentre un’onda radioattiva si spandeva sull’Europa e il muro di Berlino stava per crollare, Montecchi scoprirà segreti inconfessabili, verità da proteggere e soprattutto capirà che il passato non muore mai. Per questo, e non solo per questo, da oltre seicento anni esiste l’Ordine del Drago.
“Niente uccide come l’America. La storia vera di un omicidio in Mississippi” di Wright Thompson (Mondadori)
Il 28 agosto 1955, fuori dalla cittadina di Drew, in Mississippi, Emmett Till, un ragazzino nero di quattordici anni appena arrivato da Chicago, venne rapito, torturato e ucciso da un gruppo di uomini bianchi. Quando riemerse dal fiume, alcuni giorni dopo, il suo cadavere era legato con il filo spinato alla ventola di una sgranatrice di cotone. Perché tanta violenza? Quale poteva essere la ragione di una simile barbarie? Emmett, si disse, era stato punito per aver infranto una regola non scritta ma inviolabile per i neri del Sud: aveva guardato negli occhi e fischiato a una donna bianca. Al processo, i responsabili del linciaggio furono assolti da una giuria che con gli assassini condivideva non solo il colore della pelle, ma anche l’ideologia del suprematismo bianco. A settant’anni di distanza, il giornalista Wright Thompson, bianco «figlio del Delta», è ritornato sui luoghi dell’orrore. Una manciata di chilometri quadrati dove nacquero il blues e il Ku Klux Klan, dove la terra rossa delle piantagioni vide l’ascesa e il declino dell’economia del cotone, dove, soprattutto, una popolazione bianca povera e impotente ma incline alla violenza cercò di imporre la segregazione razziale. Un viaggio, quello di Thompson, nel tempo e nella geografia, nella storia e nella cultura di una regione dove ogni cosa si intreccia: vicende familiari, ricordi, racconti di umiliazione e di riscatto, morti e rinascite. Per approdare infine a una verità sconcertante. L’omicidio di Emmett Till non fu altro che l’estremo tentativo di difendere un modo di vivere che si era sgretolato e ridotto in polvere.
“Mimica” di Sebastian Fitzek (Fazi)
Un leggero tic all’angolo della bocca, il minimo movimento della pupilla sono sufficienti a farle capire il vero io di una persona: Hannah Herbst è l’esperta tedesca di mimica facciale, specializzata nei segnali segreti del corpo umano. Come consulente della polizia, ha già fatto condannare diversi criminali violenti. Ma proprio mentre sta lottando con le conseguenze della perdita di memoria dopo un’operazione, si trova ad affrontare il caso più terribile della sua carriera: una donna ha confessato di aver ucciso la sua famiglia in modo brutale. Solo il figlio più piccolo, Paul, è sopravvissuto. Dopo la confessione, la madre è riuscita a fuggire dal carcere. Sta cercando suo figlio per completare la sua missione? Hannah Herbst ha a disposizione soltanto il breve video della confessione per incastrare la madre e salvare Paul. C’è solo un problema: l’assassina del video è Hannah stessa.
“La fortuna del principiante” di Valerio Marra (Piemme)
Nel quartiere popolare di Don Bosco, a Roma, tutti conoscono Guido Audaci. Dal fondo del suo ufficio polveroso, si occupa di casi scalcagnati in qualità di investigatore privato, prestando aiuto ad anziani, immigrati e senzatetto. La sua vita privata è un caos: vive con il padre malato, è separato dalla moglie Patrizia e ha un rapporto conflittuale con i figli, Adriano e Cesare. Nonostante tutto, affronta con ironia e coraggio le difficoltà di una vita precaria, sostenendosi con la pensione del padre e i piccoli incarichi che riesce a ottenere. Durante le festività, mentre tenta di districarsi tra casi spinosi e situazioni tragicomiche, Audaci si ritrova coinvolto in un omicidio. L’indagine, nata quasi per caso, lo porta a confrontarsi con una rete di personaggi e vicende legate al quartiere: un boss noto come il Conte Nero, un misterioso uomo dal cranio rasato e un sarto filippino sparito nel nulla. Esplorando lavanderie, centri commerciali di provincia e sale giochi, Audaci segue le tracce di un vecchio orologio da taschino e di un cappotto rubato, lasciandosi ispirare dal suo diario e dai gratta e vinci che il suo aiutante compra quotidianamente, perdendo ogni volta. Mentre il Natale si avvicina, Don Bosco si rivela non solo lo scenario di tensioni e delitti, ma anche un microcosmo di solidarietà e speranza, dove Audaci, tra errori e intuizioni, cercherà di ritrovare un equilibrio.
“In ultima analisi” di Amanda Cross (Sellerio Editore)
Kate Fansler può essere considerata il prototipo della detective femminista. È la protagonista di una serie molto popolare di quattordici romanzi investigativi iniziata nel 1964 e conclusa nel 2002, professoressa un po’ supponente, spregiudicata, apertamente indipendente, personalità prorompente, piomba casualmente in questo suo primo caso. Una studentessa le ha chiesto di consigliarle uno psicanalista cui affidarsi. Lei fa il nome di un amico molto stimato, suo ex amante, Emanuel Bauer. Tempo dopo, però, la studentessa Janet Harrison viene ritrovata uccisa proprio nello studio di Emanuel, distesa sul lettino delle sedute, trafitta da un coltello proveniente dalla cucina della casa-studio. È la moglie Nicola a ritrovare il cadavere. La polizia non può che sospettare dello psicanalista: nessuno, se non lui, avrebbe potuto colpirla mentre Janet era in quella posizione e in quelle circostanze. Ma manca il movente. Kate non riesce a crederci: troppo equilibrato Emanuel, e soprattutto troppo intelligente per un simile crimine. E poi, la vittima si rivela una ragazza circondata di misteri, del resto anche la coppia dei coniugi non manca di stranezze. Kate vi si addentra per risolvere un omicidio misterioso, un enigma che sfida l’apparenza, la logica e la psicologia.
“Il rosso e Viola. Un rompicapo per Viola Lunardi” di Giulia Guerrini (Mondadori)
Il primo giallo di Giulia Guerrini segna il debutto di una poliziotta dal carisma irresistibile, una donna decisa e allo stesso tempo fragile, che da troppo tempo cerca di tappare i buchi di una vita familiare e sentimentale complicata. Viola Lunardi non teme il giudizio della gente, è disposta a sporcarsi le mani e a mettere in discussione le regole pur di raggiungere la verità. Tra i vicoli di Napoli avvengono dei rapimenti inspiegabili. Le vittime, tutte donne, non sembrano avere niente in comune, fatta eccezione per l’aspetto: pelle chiarissima, labbra carnose e lunghi capelli rossi. Chi le ha sequestrate senza far loro neppure un graffio? E perché le ha restituite alle famiglie senza chiedere un riscatto? Il sovrintendente Viola Lunardi ha l’incarico di indagare su un caso che le appare sin da subito paradossale. Nonostante il suo brillante talento deduttivo, Lunardi è in un’impasse che non riesce a superare neppure al sacco da boxe o di fronte a un Margarita ghiacciato, sue personali forme di meditazione. L’inchiesta si rimette finalmente in moto quando sulla scena irrompe Elena Pulleri, studentessa dell’Accademia di Belle Arti dalla chioma fiammante. Il sovrintendente non ha dubbi: la ragazza sarà la prossima vittima, il suo lasciapassare per risolvere il mistero.
“Come un fiore di papavero scuro” di Maryla Szymiczkowa (Rizzoli)
Cracovia, 1895. In una fredda mattina di aprile, sulle sponde della Vistola viene ritrovato il corpo di una giovane donna. I capelli sciolti, l’abbigliamento composto e una macchia di sangue scuro sulla camicetta chiara rendono la ricostruzione degli accadimenti più complessa rispetto alle comuni morti violente che si registrano di solito in quel quartiere periferico e poco raccomandabile della città. La vittima è Karolina Szulcówna, fino al giorno prima domestica irreprensibile nel Palazzo del Pavone, dove in quelle stesse ore Zofia Rombotynska, moglie di uno stimato professore, si domanda stizzita perché mai la ragazza abbia lasciato senza preavviso il lavoro, proprio alla vigilia di Pasqua, vale a dire nei giorni indaffarati che precedono la festa. Dopo aver ricevuto la terribile notizia, Zofia torna a vestire gli amati panni d’investigatrice. Lo deve, nonostante tutto, alla povera Karolina. Ed è allora partendo da un misterioso ingegnere innamorato della ragazza che la sua indagine la porta a scoprire una rete di criminali dediti alla tratta a sfondo sessuale: un coacervo di ambizioni spregiudicate che dalle case di malaffare si allarga fino ai luoghi corrotti del potere, e che costringerà la nostra Zofia a mettere in discussione le sue granitiche certezze.
“Gunner” di Alan Parks (Bompiani)
L’ex poliziotto Joseph Gunner torna dal fronte francese nella Glasgow devastata dai bombardamenti con una gamba e un occhio che non sono più quelli di prima.
Il suo vecchio capo, Drummond, lo convince a indagare su un cadavere ritrovato sotto le macerie. La vittima si rivela essere un tedesco, mutilato per dissimularne l’identità e curiosamente somigliante a un alto gerarca nazista. Tra agenti dei servizi segreti inglesi, antiche fiamme, incalliti avversari e nuovi nemici, un Gunner dipendente dalla morfina ma fedele al suo vecchio io inflessibile si ritrova invischiato in un complotto di vasta portata che coinvolge attori vicini e lontani: tra gli altri suo fratello Victor, obiettore di coscienza e fervido comunista, e Rudolph Hess, atteso in Scozia per un incontro con emissari del governo britannico che potrebbe mutare il corso della guerra. Ispirato in parte alla vera storia della missione segreta di Hess in Inghilterra, Gunner è un romanzo imperniato su un personaggio tutto luci e ombre, stanco eppure mai sconfitto, e su una vecchia amatissima città: Glasgow.
“Missione confidenziale” di Graham Greene (Sellerio Editore)
D. è un agente segreto in missione a Londra. Viene da un paese sconvolto dalla guerra civile. Mandato dal governo legittimo, è costretto ad agire come la parte debole perché i golpisti, si intuisce, hanno dietro potenti appoggi. È a Londra per ottenere una fornitura di carbone di cui il governo repubblicano ha necessità più che di carri armati. Porta con sé dei documenti segreti con cui presentarsi a un gruppo di ricchissimi affaristi. I suoi nemici fanno di tutto per impedirglielo, ma la strategia repubblicana diventa presto ambigua, misteriosamente contorta: D. finisce in una ragnatela infinita di intrighi e corruzioni che coinvolgono soprattutto gli individui di cui dovrebbe fidarsi di più. L’unica persona che gli è veramente amica è quella più improbabile: la giovanissima, capricciosa Rose. Del resto, nemmeno D. è un vero agente segreto, né per professione né per vocazione. È un professore di lingue romanze, dal passato tragico, di mezz’età, consapevole che i capi per cui si batte non sono immuni da colpe e nefandezze.
“La regola dell’ortica. Le indagini della grafologa Bea Navarra” di Nunzia Scalzo (Feltrinelli)
Catania, 1965. La giovane Norma Speranza viene trasportata all’ospedale dal marito e dal portinaio di casa in gravi condizioni e muore poco dopo. Si è sparata in salotto con una carabina, o almeno questo è ciò che concludono le indagini, sebbene siano molti i dubbi sulle modalità del gesto e sul movente. A confermare l’ipotesi del suicidio c’è un biglietto trovato accanto al corpo: “Tutto è distrutto e io mi ammazzo”. Ma la famiglia è invece convinta che si tratti di un omicidio e che il biglietto sia stato creato ad arte per offrire un alibi all’assassino. Sessant’anni dopo, la nipote di Norma dà l’incarico di analizzare ancora una volta quel biglietto a Bea Navarra, grafologa forense intuitiva, cocciuta e fuori dagli schemi. Si è trattato di un suicidio o di un omicidio? Attraverso il racconto diretto dei singoli personaggi coinvolti nel cold case, tra cui i parenti della coppia, i portinai del condominio, l’amica Evelina, il marito Andrea, e grazie all’indagine di Bea e dell’amico e giornalista Domenico Grimaldi, la dinamica della morte si ricostruisce un tassello dopo l’altro.
“Delitto quasi perfetto a Villa Elysium” di Antony Johnston (Newton Compton Editori)
C’è stato un omicidio all’Elysium, un centro benessere in una maestosa villa nelle campagne inglesi. Arrivi e trovi il corpo di un uomo d’affari locale sul prato, con una rosa in bocca. Sembra che sia stato infilzato con un forcone da giardinaggio e sia morto cadendo dal balcone soprastante. Ma quel balcone è accessibile solo tramite una porta chiusa a chiave, la chiave è scomparsa e adesso tutti all’Elysium sono sospettati.
“Il tempo della fine” di Katrine Engberg
Liv Jensen ha quasi trent’anni e ha sempre adorato risolvere misteri, con quel meraviglioso sfarfallio che sente nello stomaco ogni volta che tutti i pezzi vanno al loro posto. Ma ad Aalborg, nel Nord della Danimarca, è successo qualcosa che la spinge a lasciare il suo impiego in polizia e a tornare a Copenaghen. La sua nuova vita da investigatrice privata riparte dal seminterrato di una grande casa nel quartiere di Vesterbro, dove ad accoglierla ci sono Jan Leon e Hannah, padre e figlia che, come lei, convivono con un segreto doloroso. Quando il suo ex mentore alla Omicidi le allunga una cartellina azzurra relativa a un caso irrisolto appena archiviato, Liv coglie l’occasione per rimettersi in gioco. Ancora non sa che la riapertura di quel fascicolo la metterà di fronte a uno dei capitoli più bui della storia del suo paese. Con l’inconsapevole complicità di Hannah e di un affascinante meccanico iraniano che ripara auto d’epoca, Liv comincia un viaggio a ritroso verso lo Jylland, dove l’attendono i suoi demoni. Ma Liv sa che, se non si elabora il passato, il futuro non può trovare spazio e che, se non lo porterà finalmente alla luce, il suo segreto continuerà a tenerla in ostaggio. In fondo, in quell’indagine che intreccia tre morti sospette, tutte le persone coinvolte stanno scappando da qualcosa, lei compresa.
“Gli omicidi dei tarocchi” di Barbara Baraldi (Giunti Editore)
Trieste è una città abituata al silenzio, ma questa volta tace per paura. Un killer senza volto ha commesso due delitti: le vittime non sembrano avere nulla in comune, se non che sulle scene vengono trovate due carte dei tarocchi, la Temperanza e la Ruota della Fortuna. Appena la commissaria Emma Bellini le vede, il gelo la attraversa. Quelle carte fanno parte di un mazzo realizzato a mano da sua sorella Maia, artista e appassionata di esoterismo, con cui non parla da anni. Emma ora non può evitare il confronto. Deve ritrovare Maia, interrogarla, capire cosa leghi il mazzo agli omicidi. Maia, però, è atterrita: rivela di aver distrutto tutte le carte da tempo, dopo un evento drammatico che ha stravolto la sua vita e l’ha portata a rinnegare per sempre la divinazione. Un trauma che le ha lasciato una parola incisa nella memoria, come un’eco lontana o un marchio a fuoco. Safir. Quando un terzo cadavere viene ritrovato, con un’altra carta accanto, l’indagine diventa una corsa contro il tempo. Mentre Emma segue i fili logici di un enigma che sembra sfuggire a ogni razionalità, Maia rimette mano ai tarocchi per cercare di far pace con il passato. E, forse, per ritrovare sua sorella.
“L’isola del silenzio” di Maurizio Maggi (Longanesi)
Un uomo corre su un sentiero sperduto in un’isola greca. Alle spalle, inseguitori armati. Davanti, lo strapiombo. Ottanta metri di vuoto sul mare. Lui è Sante Moras, ex poliziotto, ex guardia carceraria. E sa di essere senza scampo. Eppure chi lo insegue non vuole ucciderlo, ma offrirgli un’impossibile alternativa: scovare un serial killer, in cambio dell’unica cosa che potrebbe salvargli la vita. Quando sull’isola arriva Fabiana Lai, giornalista, amica, forse qualcosa di più, Sante capisce di non avere davvero scelta e accetta. Anche perché Fabiana porta con sé segreti e conti in sospeso. Entrambi sanno che la verità è sempre più sporca di quanto sembri e che nessuno è innocente. E mentre Atene si riempie di cadaveri in posa da statua greca, Sante capisce che il vero prezzo, alla fine, non sarà il sangue. Sarà scegliere da che parte stare.
“Il sale dei morti” Salvatore Falzone (Neri Pozza)
Ernesto Vassallo ha sempre amato la valle del sale, chiamata così per via della miniera dismessa, ormai solo un groviglio di ferraglia arrugginita e calce sbrecciata che il sole del tramonto infiamma sul fianco della collina bianca. Nei tanti anni trascorsi lontano dalla Sicilia, lontano dal paese di T., era questo uno dei luoghi, con i suoi boschi di eucalipti odorosi, a cui sognava di tornare. Eppure adesso, accanto alla recinzione rugginosa, a terra, c’è il corpo di un uomo, sul volto l’espressione da soldato caduto in battaglia. Un uomo cui Ernesto era legato. Appena una manciata di giorni prima, nel centro per immigrati dove presta servizio come medico volontario, il suo sguardo aveva incrociato gli occhi verdi di Youssef. Il giovane gli aveva raccontato con nostalgia della sua vita in Marocco, lui che era giardiniere ma anche poeta. E così al medico era parso naturale affidargli la cura delle sue piante, per quel senso di sfrontata intimità malgrado le evidenti differenze tra loro. Una mattina Youssef non si era presentato, ed Ernesto aveva ripensato subito, con un brutto presentimento, alle due parole sussurrate dal giovane il giorno prima. Ho paura. Se solo avesse chiesto, cercato di capire, forse Youssef sarebbe ancora vivo. Ma la morte di un immigrato non è certo la priorità per nessuno a T., non per il commissariato, non per la stampa, non per politici e politicanti. Ernesto è solo a cercare la verità, a muoversi su un percorso a ostacoli di corruzione e omertà.
“Il gioco della storia” di Philip Kerr (Fazi)
È il 1954 e Bernie Gunther si trova all’Avana, dove vive sotto falsa identità e lavora per Meyer Lansky. Decide di fuggire ad Haiti insieme a una giovane prostituta che è in realtà una combattente della resistenza anti-Batista. Ma la ragazza ha ucciso un capitano di polizia e, quando vengono fermati, anche Bernie viene arrestato: è ancora ricercato per omicidio in Germania. Presto si ritrova sotto la custodia della Cia, da cui viene interrogato a più riprese. Trasferito in Germania, gli interrogatori proseguono, e Bernie ripercorre le sue gesta negli anni della guerra. Malgrado sia sempre stato profondamente antinazista, Gunther ha un passato pieno di ombre: è stato un uomo di Heydrich, uno dei più crudeli architetti dell’Olocausto, e ha svolto un ruolo ambiguo nella decennale caccia a Erich Mielke, ex dissidente comunista poi assurto a ruoli di grande potere nella “nuova” DDR.
“Not quite dead yet.” Ediz. Italiana di Holly Jackson (Rizzoli)
Tra sette giorni Jet Mason sarà morta. Jet ha ventisette anni e sta ancora aspettando che la sua vita decolli. Il suo mantra è “lo farò più tardi”, pensando di avere tutto il tempo del mondo. Fino alla notte di Halloween, quando viene aggredita in casa sua da un intruso. L’attacco le procura un forte trauma cranico e il medico è certo che entro una settimana la lesione scatenerà un aneurisma mortale. Jet non ha mai pensato di avere dei nemici, ma ora vede tutti sotto una nuova luce: la sua famiglia, la sua ex migliore amica, ora sua cognata, il suo ex fidanzato possessivo. Le restano sette giorni, solo sette giorni per scoprire chi l’ha aggredita, e a mano a mano che le sue condizioni peggiorano, Jet si rende conto che l’unico di cui si possa fidare è il suo amico d’infanzia Billy. Ma questa assurda storia ha anche un risvolto positivo: per la prima volta nella sua vita è determinata a portare a termine qualcosa. Jet risolverà il suo stesso omicidio.
“Zero” di Anthony McCarten (Mondadori)
In nome della sicurezza nazionale, la CIA, insieme al genio della Silicon Valley Cy Baxter, ha creato Fusion, un sofisticatissimo software di spionaggio in grado di rintracciare chiunque e in qualsiasi luogo si trovi. Prima del lancio ufficiale sul mercato, dieci cittadini americani sono stati accuratamente selezionati per testarlo. Al momento stabilito, i partecipanti avranno a disposizione due ore per “azzerarsi”, ovvero spegnere i cellulari, tagliare ogni contatto con amici e familiari e usare qualunque strategia per scomparire nel nulla. Dopodiché, avranno trenta giorni per eludere le tenacissime Squadre di Cattura sguinzagliate sulle loro tracce. Chiunque riuscirà a battere Fusion riceverà 3 milioni di dollari in contanti. In caso prevalga il software, invece, sarà il suo ideatore Cy Baxter a ottenere un contratto da 100 miliardi con la CIA e l’accesso a risorse di intelligence fondamentali per sviluppare Fusion e rivoluzionare per sempre il concetto di sorveglianza. Per una partecipante, tuttavia, la posta in gioco è decisamente più alta. Kaitlyn Day, una tranquilla bibliotecaria di Boston individuata dagli organizzatori come “bersaglio facile”, si rivela in realtà molto più risoluta di quanto calcolato. Le sue abilità in questo gioco letale superano ogni previsione, e la motivazione che la spinge va ben oltre il denaro. Kaitlyn deve vincere per ottenere ciò che vuole, ma Baxter non si fermerà davanti a nulla per realizzare il suo progetto. E, quando il timer segnerà lo zero, ci sarà un solo vincitore.
“Un segreto del ghiaccio” di Mo Malø (Piemme)
Dopo un soggiorno forzato in Danimarca, l’ispettore Qaanaaq Adriensen torna a Nuuk, la gelida capitale della Groenlandia, per riprendere il suo ruolo di capo della polizia. Provato dagli alti e bassi della vita, trova ad attenderlo un caso inquietante: il suicidio di una giovane donna sulla cui mano c’è uno strano tatuaggio che rimanda a un antico rituale sciamanico inuit. Il mistero si infittisce quando un pacco anonimo dal contenuto spaventoso viene inviato a Qaanaaq. E mentre nuovi suicidi scuotono la città, l’ispettore si ritrova intrappolato in una spirale sempre più oscura, in cui ogni indizio sembra avvicinarlo a una verità che non vuole affrontare .
“The Goldens. La biblioteca di Daphne” di Lauren Wilson (Rizzoli)
Chloe Hughes non vede l’ora di dare una svolta alla sua vita. Sogna di diventare una scrittrice di successo e di vivere in una grande città, così, quando viene ammessa all’antica e prestigiosa Dern University, è certa che il destino sia finalmente dalla sua parte. Ma l’arrivo al campus è un brusco risveglio. Se da un lato l’università la conquista con i soffitti a volta, i salici che sfiorano il fiume e quell’atmosfera che profuma di tweed e camicie inamidate, dall’altro il suo appartamento è decrepito e le coinquiline tutt’altro che accoglienti. Tutto cambia quando incontra Clara Holland: capelli biondi perfetti, sorriso da copertina, una vita da sogno e mezzo milione di follower sui social. Clara la prende sotto la sua ala e la introduce nel suo esclusivo circolo di amiche: le Golden. Un mondo di lusso, privilegi e regole non dette, dove tutto sembra possibile. Ma dietro la facciata dorata, qualcosa non torna. Chloe comincia a notare dinamiche strane, tensioni sottili, sguardi che si fanno inquietanti. Poi, dopo una festa indimenticabile, una ragazza scompare nel nulla. Ora Chloe sa che dietro l’apparenza scintillante si cela qualcosa di oscuro. Ma quanto è disposta a rischiare per non rinunciare al posto che ha tanto faticato a conquistare?
“L’ultimo mistero di Agatha Christie” di Agatha Christie Limited (Newton Compton Editori)
Cento enigmi e un giallo da risolvere. Il libro ufficiale dell’Agatha Christie Limited. Il giovane Charles arriva a Greenway, l’adorata dimora di Agatha Christie, per occuparsi della biblioteca e dei suoi preziosi volumi. Avrebbe dovuto accoglierlo Mrs Ashmore, ma stranamente della donna non c’è nessuna traccia. La tranquillità della campagna inglese è solo apparente: dov’è finita Mrs Ashmore? E chi ha infilato quei complicati enigmi tra le pagine dei romanzi più famosi della Regina del Giallo?
“Un omicidio a Parigi”di Matthew Blake (La nave di Teseo)
Giugno 1945, la guerra è finita da poco, i campi di concentramento nazisti sono stati liberati e a Parigi stanno tornando tutti i prigionieri francesi che vi erano rinchiusi. Per accoglierli, e per controllare che tra di loro non si nascondano dei collaborazionisti, tutti devono passare tre giorni in quello che prima del conflitto era il lussuoso Hotel Lutetia, il più bello della Rive Gauche. Nelle stanze trasformate in dormitori, i presunti prigionieri vengono visitati e interrogati, prima di poter tornare alle loro case e alle loro famiglie. Tra loro ci sono anche due ragazze, Sophie e Josephine, ma solo una uscirà viva dalla stanza che condividono nell’hotel. Ottant’anni dopo, nel 2025, Josephine Benoit, ora novantaseienne, e nel frattempo divenuta una famosissima pittrice, si presenta alla reception del rinnovato e lussuoso Lutetia. Qui confessa di chiamarsi Sophie Leclerc e di aver commesso un omicidio, molto tempo prima, proprio nella stanza numero 11 di quell’hotel. La donna è affetta da demenza senile e la nipote Olivia, che vive a Londra e lavora come psicoterapeuta esperta nel recupero di ricordi, è convinta che la nonna sia solamente confusa e che, a causa della malattia, mescoli nella sua mente realtà e fantasia. Ma, forse, la situazione non è così semplice e ben presto Olivia si trova invischiata in un mistero che ha le sue radici nel passato ma che vive ancora nelle strade di Parigi, e che può essere letale.
“L’undicesima ora” di James Patterson e Maxine Paetro (TEA)
La villa e il meraviglioso parco che la circonda sono considerati tra gli esempi più spettacolari di edilizia residenziale di San Francisco, tappa fissa dei tour della città. Il proprietario è una star di Hollywood, noto playboy, nel cui passato si nasconde un mistero: l’improvvisa scomparsa della moglie, avvenuta dieci anni prima. L’uomo è uscito pulito dalle indagini, ma l’ombra del sospetto è rimasta sospesa su di lui. Come potrà spiegare, ora, le due teste di donna rinvenute nel patio della sua villa circondate di fiori, in una macabra messinscena? Soprattutto perché l’orrore non si ferma: nel giardino vengono ritrovate altre teste sepolte. Chi erano quelle donne? Chi le ha uccise? Mentre la stampa impazzisce, ventilando le ipotesi più incredibili, la detective Lindsay Boxer, benché aspetti un bambino, lavora senza tregua per venire a capo dell’enigma, aiutata dalle amiche del Club Omicidi, in particolare dall’anatomopatologa Claire Washburn, determinata a dare un’identità alle vittime. E non è l’unico enigma che Lindsay deve risolvere. Un giustiziere misterioso ha infatti deciso di sterminare gli spacciatori della città, usando armi sottratte dal deposito in cui la polizia conserva le prove. Quindi l’assassino porta per forza il distintivo. Ma chi è, dei colleghi di Lindsay?
“Indagine apparente” di Luca Poldelmengo (Gallucci)
A cinquantasei anni, Letizia Riva ha costruito la vita che ha sempre desiderato: Pubblico Ministero di successo, madre di due figli e moglie di Aldo, l’unico uomo al quale abbia mai concesso la sua totale fiducia. La sua esistenza, protetta da un’impenetrabile corazza di perfezione, scorre esattamente come ha pianificato. Fino a quando una sera di maggio Aldo non torna a casa. Le telecamere di un bar catturano le ultime immagini di suo marito mentre discute animatamente con un uomo dall’aspetto poco rassicurante. Da quel momento, Letizia inizia una discesa vertiginosa verso una verità che non avrebbe mai voluto scoprire. Le indagini la portano su una strada ancora più oscura, dove ogni nuova risposta solleva domande sempre più inquietanti, fino a metterla di fronte al dilemma più difficile della sua carriera. Tra le strade di una Roma che nasconde segreti inconfessabili, Letizia dovrà chiedersi quanto conosciamo davvero le persone che amiamo.solleva domande sempre più inquietanti, fino a metterla di fronte al dilemma più difficile della sua carriera. Tra le strade di una Roma che nasconde segreti inconfessabili, Letizia dovrà chiedersi quanto conosciamo davvero le persone che amiamo.
“Un caso per Maraschino” di Paolo Zagari (Frilli)
Un cronista di nera del quotidiano “La Civetta” viene incaricato di seguire un caso di omicidio. Il suo nome è Pietro Maraschino, un giornalista esperto e sui generis che odia stare in redazione. Convive con la gatta Ollie e ha una relazione informale con una giovane psicologa. A Roma, nel cuore di Trastevere, un uomo viene ritrovato morto su una panchina. Ucciso da un colpo di pistola al cuore. È il proprietario di un noto locale notturno della Capitale. Sessantenne, un passato poco limpido e una giovane moglie, Elena, dalla quale ha appena avuto un figlio. La morte violenta dell’imprenditore sembrerebbe la solita storia di malavita romana e mentre si cercano movente e colpevole gli omicidi si moltiplicano. Regolamento di conti, omicidio passionale, maniaco sessuale, serial killer, ogni nuova ipotesi smentisce la precedente. Maraschino, incalzato dal suo caporedattore Caporali e aiutato da Elettra, acuta stagista, nello svolgere la sua personalissima indagine ha un’unica certezza: il dubbio. Grazie al suo incedere anarchico e indolente, ai suoi articoli pieni di domande senza risposte, il giornalista farà emergere una realtà talmente complessa che diventerà difficile da governare. La storia si dipana tra thriller e commedia, in una Roma out of order, controcanto attivo di una vicenda umana, dove le pulsioni ancestrali si dissolvono nella tenerezza e dove l’appartenenza si trasforma in ferocia.
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