In questi ultimi giorni, Google ha avviato una campagna di comunicazione per avvertire tutti gli utenti in possesso di un indirizzo di posta elettronica Gmail. Da quanto emerso, stanno aumentando esponenzialmente gli attacchi fraudolenti che sfruttano gli effetti degli sviluppi dell’intelligenza artificiale.

Big G sarebbe già stata capace di bloccare oltre il 99,9% delle truffe di phishing contenenti malware che sono circolate di recente, ma l’allarme si sta diffondendo rapidamente e oggi mette a rischio oltre 2,5 milioni di profili. A rincarare la dose ci ha pensato l’azienda di sicurezza informatica McAfee, secondo cui la rivoluzione dell’AI rischia di portare a danni importanti per la gestione delle email.

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L’allarme lanciato da Gmail

Gli ultimi sviluppi dell’intelligenza artificiale rappresentano una minaccia enorme per tutti gli utenti in possesso di un profilo Gmail (e non solo). Anche hacker e cybercriminali meno esperti possono infatti mettere in piedi truffe di phishing su larga scala con una semplice query, creando pagine clone con link falsi, applicazioni che contengono spyware, file PDF con virus incorporati e via dicendo.

Da un lato, avere tra le proprie mani uno strumento come l’AI può aiutare nel prevenire le truffe. Ed è quanto sta facendo Google stessa, con diversi tool implementati nel corso del 2025 e tanti altri in programma per il 2026. Dall’altro, la stessa AI sta diventando un’arma quasi ingestibile per chi si occupa di cybersecurity.

Le soluzioni proposte

Come fare per evitare frodi di questo tipo? Sicuramente nascondere il proprio indirizzo email ai malintenzionati può tornare utile, come sottolineato da Google. La stessa azienda ha sviluppato nelle settimane passate una funzionalità che presto sarà disponibile su Gmail per oscurare il contatto personale.

Lo strumento Shielded Email includerebbe un sistema che crea indirizzi email alias per un utilizzo singolo o limitato. Tutti i messaggi inviati a questo recapito, vengono poi inoltrati all’indirizzo principale, senza però che eventuali hacker ne vengano a conoscenza.

Avendo una mail alternativa a quella principale, si ha modo di proteggere maggiormente la propria identità e tutti i dati ad essa collegati. Creare da zero un nuovo account è un’altra mossa utile, però potrebbe risultare scomoda per coloro che utilizzano ogni giorno il profilo Gmail per lavoro o per istruzione.

Non è un caso che da tempo le aziende hanno trovato modi alternativi per interagire sul posto di lavoro, come Teams, Slack e persino app di messaggistica standard come WhatsApp e Telegram. In ogni caso, trovare una soluzione ai crescenti attacchi tramite AI su Gmail è diventata la priorità di Google: staremo a vedere quali saranno i risultati degli sforzi.

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