
© Sirotti
Quinn Simmons non vuole smettere di dare spettacolo al pubblico. In questa stagione, il corridore della Lidl-Trek è stato più volte protagonista di attacchi anche da lontano per animare la corsa, soprattutto quando era consapevole di avere poche possibilità di vittoria restando in gruppo. La strategia ha funzionato abbastanza bene a Il Lombardia 2025, dove lo statunitense è riuscito a raccogliere la quarta posizione in un percorso probabilmente poco adatto alle sue caratteristiche, di certo non da scalatore puro. In un 2025 che lo ha visto vincere una tappa alla Vuelta a Catalunya, una al Giro di Svizzera e il campionato nazionale in linea, il classe 2001 ha fatto vedere qualche risultato importante anche in alcune classiche, con il terzo posto al GP de Montréal 2025. I risultati, però, non gli faranno cambiare strategia nel 2026.
Nel media day della Lidl-Trek infatti il 24enne ha espresso la sua opinione sul ciclismo, ricordando che lo spettacolo è parte integrante dello sport: “Penso che sia importante far divertire il pubblico perché alla fine veniamo pagati soltanto perché c’è la TV. Devi ottenere un risultato, ma devi anche farlo bene. Non puoi fare cose stupide. Questo è uno sport in cui più occhi ci sono su di noi e sul team e sugli sponsor, più soldi faremo. Abbiamo soltanto 10 anni per ottenere il massimo. E devi dare qualcosa al pubblico con cui divertirsi: lo devi al team, agli sponsor, a te stesso. L’attacco al Lombardia? Penso che per me arrivare sul podio o quarto non abbia importanza. Sarebbe stato bello avere una foto sul podio, ma comunque penso di essermi spiegato. Nel 2025 ho fatto un passo in avanti”.
Dopo aver parlato del suo programma 2026, che si concentrerà soprattutto su Strade Bianche, Amstel Gold Race e Tour de France, Quinn Simmons ha fissato gli obiettivi: “Se dovessi nominare il mio obiettivo più grande, sarebbe ottenere quella vittoria di tappa al Tour che mi è mancata quest’anno. Ma penso che in generale fare un’altra stagione allo stesso livello del 2025 sarebbe già un successo. Il Mondiale? Con 4.000 metri di dislivello positivo e il mio peso, essere lì nel finale al Lombardia ha aumentato la mia fiducia. Penso che potremmo riuscire a mettere un corridore statunitense sul podio in quello che consideriamo i nostri Mondiali di casa, anche se si corrono in Canada, che è vicino”.
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