In giro per promuovere il demenziale sequel di Una pallottola spuntata, Liam Neeson ha scherzato sul modo in cui il suo jedi Qui-Gon muore in Star Wars Episodio I – La minaccia fantasma. Ma ama ancora il film… speriamo che i fan abbiano il senso dell’umorismo!
Liam Neeson confida nei fan che abbiano la scorza dura come lui: in un video di GQ dedicato ai suoi personaggi, l’attore – che si è rimesso in gioco in chiave demenziale tout court con Una pallottola spuntata – ha criticato leggermete il personaggio di Qui-Gon Jinn, il Maestro Jedi di Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) in Star Wars – Episodio I: La minaccia fantasma (1999). Il film di George Lucas fu abbastanza detestato all’uscita, ma non troppo fu detto contro il suo Qui-Gon. Non preoccupatevi, ci pensa oggi Liam stesso, prendendo in giro proprio la dinamica dell’ “epica” morte del suo “maestro Jedi”.
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Liam Neeson ha sempre detto di essersi divertito a girare Star Wars – Episodio I: La minaccia fantasma, e lo ribadisce nell’intervista con GQ. Ripetersi però è noioso, così il nuovo Frank Drebin della Pallottola spuntata aggiunge una stoccata al buon George Lucas, riguardante l’uscita di scena del suo Qu-Gon Jinn, mentore e maestro di Obi-Wan. Come ricorderete, nello scontro finale a tre, Obi-Wan rimane per un attimo isolato, così Qui-Gon affronta da solo il violentisismo Darth Maul, che alla fine lo colpisce a morte. Ma come lo colpisce? Secondo Neeson, obiettivamente in modo un po’ banale: “Pensai che la mia morte fosse un po’ insipida. Dovrei essere il Maestro Jedi. E il mio personaggio casca in quella finta, stile: adesso punto alla tua faccia, no invece punto al tuo stomaco, oh, mi hai beccato! Oh, andiamo. E questo sarebbe un Maestro Jedi? Ma comunque, fu bello.”
Nella stessa intervista Neeson ha ricordato altre situazioni del set: il rimprovero di Lucas quando lui e McGregor imitavano il rumore delle spade laser ogni volta che le sguainavano (“Non c’è bisogno che lo fate voi, lo aggiungiamo dopo!”); la difficoltà di George nel dirigere gli attori, da lui stesso confermata, con indicazioni generiche tipo “Un pochino più veloce”; gli allenamenti con spade di alluminio, sostituite poi sul set con spade colorate di verde, per il compositing finale; le cineprese da cui partivano innumervoli cavi direttamente verso dei laptop sul set, una cosa molto strana da vedere nella seconda metà degli anni Novanta. Ironico un dietro le quinte della scena in cui lui e Jake Lloyd, il piccolo Anakin, dovevano parlare con Watto, uno dei rivoluzionari personaggi creati interamente in CGI: “Quella mattina vado al trucco, Morag Ross si occupava di me, mi ricordo. Le dissi: ‘Morag, mi aspetta una scena molto impegnativa, ho un dialogo molto lungo con questa… cosa’. Lei mi rispose: ‘Liam, potresti pure essere una scimmia che fuma una pipa, nessuno guarderà te, guarderanno tutti quello che vola.’ E aveva ragione.”
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