È un bilancio drammatico quello dell’incidente accaduto stamattina in via Desman a Veternigo di Santa Maria di Sala. Due operai di 22 e 39 anni, di origini egiziane, sono morti attorno alle 10 mentre erano al lavoro sulla fossa biologica di una villa dove stavano svolgendo delle operazioni di bonifica.

Sulla vicenda stanno ora indagando gli operatori dello Spisal, il servizio sanitario di sicurezza sui luoghi di lavoro, arrivati sul posto assieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco. I medici del Suem da Mestre hanno provveduto ai soccorsi, ma i giovani non si sono potuti salvare. 

La dinamica è in fase di accertamento. Dalle prime informazioni emerse gli operai al lavoro questa mattina erano tre, intervenuti su incarico di una ditta con il compito di verificare il funzionamento corretto delle fosse biologiche a servizio dell’abitazione. La vasca era aperta e sembra che uno di loro sia sceso di sotto per controllare, senza più riemergere; a quel punto si sarebbe calato anche il secondo operaio, probabilmente con l’intenzione di aiutare il collega, e anche lui non è più risalito. C’è da verificare quindi se le emissioni di sostanze abbiano causato il decesso dei lavoratori, o se siano rimasti incastrati.

Una volta lanciato l’allarme sono stati i pompieri a recuperare i due corpi senza vita. Il nucleo Nbcr (rischi nucleari, biologici, chimici e radiologici) ha operato per la messa in sicurezza dell’area. Sul posto anche il segretario generale della Cgil di Venezia, Daniele Giordano. «Siamo esterrefatti. Ennesima tragedia di una strage continua. Non capiamo cosa possa essere successo in una residenza privata».

Le verifiche dei carabinieri tutela lavoro