Il cinema italiano ha sempre avuto un posto speciale nel cuore degli appassionati di tutto il mondo. Dal secondo dopoguerra a oggi ha prodotto diversi film, che sono considerati dei capolavori e fanno parte della storia del cinema internazionale. In diverse occasioni ha anche ottenuto l’attenzione del pubblico statunitense che l’ha premiato con le nomination e l’assegnazione dell’Oscar. Vittorie che hanno riconosciuto al cinema italiano e al suo cast di attori, registi, ma anche sceneggiatori e costumisti, quella che professionalità che poche nazioni vantano.
L’Italia ha regalato al pubblico alcune delle opere più belle e significative della storia del cinema. Tra queste, c’è un film che sicuramente merita di essere ricordato e che è stato realizzato in un momento storico preciso: si tratta di una pellicola uscita nel 1946, considerata un capolavoro del neorealismo italiano e primo film italiano a vincere l’Oscar: L’opera diretta da Vittorio De Sica e prodotta da Paolo William Tamburella e Giuseppe Amato ha reso il cinema italiano grande in tutto il mondo.
La pellicola a cui si fa riferimento è Sciuscià, film sceneggiato da Cesare Zavattini che insieme a De Sica realizzò il soggetto. La trama rivela la durezza del periodo, caratterizzato da un Italia che tentava di non farsi soffocare dalle macerie della guerra e cercava il suo riscatto. Un contesto storico e sociale difficile dove la popolazione faceva i conti con la povertà, la miseria, ma anche l’analfabetismo. Sciuscià, che letteralmente significa lustrascarpe di strada, termine originato dal vocabolo inglese “shoeshine”, è il film maggiormente rappresentativo del neorealismo cinematografico.
Sciuscià, trama e cast
Sciuscià racconta la storia di due giovani ragazzi di strada a Roma, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Giuseppe e Pasquale, sono due “sciuscià”, due giovani che vivono la quotidianità cercando di sopravvivere attraverso diversi espedienti. I due protagonisti sono due attori non noti, presi dalla strada che riescono, probabilmente anche grazie al loro vissuto personale, a rivelare tutte le difficoltà e le sofferenze di una generazione che ha dovuto sacrificare la propria infanzia.

Sciuscià- Foto Youtube- Badtaste.it
Tuttavia, nonostante le difficoltà, i due ragazzi mostrano una forte amicizia e una grande determinazione nel tentativo di migliorare la loro situazione. Entrambi sognano una vita diversa, ma le loro ambizioni vaniscono quando finiscono in un carcere minorile. L’epilogo del film è drammatico e inaspettato, anche se coerente con il momento storico che fa da sfondo alla narrazione.
Sciuscià, il primo Oscar italiano
Sciuscià ha avuto un successo inaspettato sia in Italia che all’estero dove ottenne diversi riconoscimenti. anche se al suo debutto non fu accolto positivamente dalla critica. De Sica infatti finì al centro di diverse polemiche perché accusato di speculare sulle miserie del paese, che in quel momento era stremato dalla guerra appena conclusa. Solo dopo aver ottenuto il successo all’estero, anche in Italia fu rivalutato.
Nel 1947 Sciuscià vinse l’Oscar come miglior film in lingua straniera: vittoria che rappresentò un traguardo importante per il cinema italiano, e che permise a diversi registi e attori italiani di lavorare nel mondo cinematografico internazionale. Grazie al film di De Sica qualche anno dopo l’Academy istituì la categoria “miglior film straniero”. Sciuscià è un film che ha contribuito a definire il neorealismo italiano e a lasciare un segno duraturo nella storia del cinema.