Santo Stefano tra mare e cultura. Dopo la pioggia che aveva segnato i giorni precedenti, bagnanti e turisti sono tornati in massa sulle spiagge di Posillipo, tra le Monache e il Lido Sirena.

Contemporaneamente, nel cuore della città, grande partecipazione per la giornata di apertura straordinaria di Castel Nuovo, in occasione della mostra «Elysian Fields» dell’artista americano Jim Dine, uno dei grandi protagonisti della scena contemporanea internazionale. Il Maschio Angioino resterà accessibile anche per la vigilia di Capodanno e per l’Epifania, come confermato dalle Politiche Culturali.

APPROFONDIMENTI

Video Record di visite e nuova gestione in arrivo

Il castello, affacciato tra piazza Municipio e via Acton, chiude l’anno con un primato storico: circa 190mila visitatori. Il percorso di trasformazione del Maschio Angioino in Museo della città prosegue. La cattedrale di Napoli, affollatissima per la messa di Natale, ha accolto l’appello dell’Arcivescovo Domenico Battaglia: «Dobbiamo riavvicinarci l’uno all’altro. Prenderci cura dei più deboli, l’importante è che ognuno faccia la sua parte».

Turismo: numeri mai visti durante le festività

Dicembre ha portato a Napoli oltre un milione e mezzo di turisti secondo l’Osservatorio Comunale: tra il 24 dicembre e il 26 si sono registrate circa un milione di presenze. Per il periodo di Capodanno si attendono ulteriori 760mila presenze, tra il 29 dicembre e il primo gennaio.

Dopo la pioggia della vigilia, il sole ha richiamato i bagnanti sulle spiagge di Posillipo, mentre anche l’offerta culturale si arricchisce: la Chiesa di Santacroce e Purgatorio in piazza Mercato e la Real Casa Santa dell’Annunziata saranno aperte durante tutte le festività. Prosegue anche il programma «Napoli Contemporanea», curato da Vincenzo Trione: la mostra «Elysian Fields» resterà fino al 10 febbraio 2026, con 29 installazioni di Dine in alcuni degli ambienti simbolo del Maschio Angioino, in dialogo con sculture rinascimentali delle collezioni permanenti.

Il 4 gennaio, prima domenica dell’anno, i musei cittadini saranno accessibili gratuitamente grazie all’iniziativa del Mic. Si segnalano, invece, ancora chiusi per lavori il Castel dell’Ovo, il Pan, la Chiesa di San Severo al Pendino e il Complesso di San Domenico Maggiore.

Le prospettive per il 2026

Secondo Sergio Locoratolo, coordinatore delle Politiche Culturali di Palazzo San Giacomo, «i numeri parlano di un monumento che, pur all’interno di un impianto gestionale invariato, ha dimostrato di possedere un potenziale di attrattività ben superiore alla media storica».

Nel 2025 il Castello ha raggiunto circa 190.000 presenze, rispetto alle 156.000 dell’anno precedente. Il 2026 sarà decisivo per trasformare questi segnali in un modello gestionale stabile. L’obiettivo, spiega Locoratolo, è estendere le aperture, valorizzare spazi finora marginali e integrare la programmazione culturale con le politiche turistiche per aumentare visitatori e introiti da reinvestire nella tutela e nella produzione culturale. Fondamentale sarà l’apertura estiva del nuovo parco archeologico, considerato un passo importante verso il rilancio della Napoli monumentale affacciata sul porto.