Le picconate, il raid fulmineo, l’allarme. Un nuovo furto è stato messo a segno questa notte ai danni del bistrot St’Oliva, locale del centro cittadino. Il bottino? Misero. Appena dieci euro e due bottiglie di super alcolici. Secondo le prime ricostruzioni, l’allarme è scattato poco prima delle 4.30 (alle 4.18 per l’esattezza) quando alcuni passanti hanno avvertito rumori forti provenire dalla vetrina del locale di via Principe di Villafranca. 

Per la seconda volta nel giro di un anno è stato preso di mira lo stesso locale: il ladro ha frantumato la vetrina principale colpendola ripetutamente con un piccone, mandando a pezzi il vetro e guadagnando l’accesso all’interno del bistrot. Il tempo di rubare ciò che poteva (ovvero pochissimo) e scappare.

Il gestore, Enrico Taormina, nelle prossime ore sporgerà denuncia alla polizia e consegnerà anche alcuni filmati girati dalle telecamere di videosorveglianza che potrebbero essere utili agli agenti per risalire ai responsabili. Nelle immagini si vede in azione un uomo che prende a martellate la vetrina e riesce a entrare. Sul posto è intervenuta anche la Scientifica.

“Sono stato svegliato alle 4.30, questo è tutto tranne che un buon giorno ma non mollerò”, è lo sfogo a PalermoToday di Enrico Taormina, gestore del locale, da anni un riferimento della vita notturna in città con il gruppo Las Congas. 

“Quando sono arrivato qui ho trovato il vetro divelto da colpi di piccone da parte di un delinquente che ha rischiato probabilmente anche la sua vita per com’è entrato, ferendosi a quanto pare, per rubare appena 10 euro di fondo cassa e due bottiglie di superalcolici – dice il proprietario di St’Oliva -. La mia considerazione è che da tempo ormai ci sono questo tipo di episodi, chiaramente nulla di paragonabile con quelle tragedie di ragazzi morti innocenti per via di malavitosi che escono da casa con pistole e fucili. Lungi da me fare paragoni azzardati, però questo per me è il secondo episodio in un anno, da quando cioè ho aperto l’attività”.

“Sono un po’ scoraggiato onestamente – aggiunge -. Non mollerò sicuramente, ma credo che ci sia la necessità di dover intervenire in maniera un po’ più massiccia. Tutto quello che sta succedendo è il risultato di una serie di situazioni che la città in generale sta vivendo da tempo. Non bastano due, tre o quattro zone rosse, secondo me bisogna rimettere di nuovo l’esercito agli angoli della città come si fece un tempo. Oggi si rischia che il turista abbia molta più diffidenza a venire a Palermo. Si rischia di compromettere e di vanificare quello che invece comunque di buono si è fatto per questa meravigliosa città”.