Legato a caviglie e ginocchia con le fascette. Così, alle 3 di notte del 26 dicembre, gli agenti della polizia hanno trovato e arrestato un presunto ladro a Torino, in via Genova 4. Poco prima, l’uomo sulla quarantina era stato fermato dai due custodi di un magazzino di frutta e verdura che ha sede lì e, nei giorni scorsi, era già stato teatro di alcuni furti.
Le intenzioni del ladro
“Mi sono avvicinato al magazzino perché volevo prendere della frutta da un cassone – ha detto l’imputato oggi, 27 dicembre, durante l’udienza di convalida dell’arresto – Lì c’era anche un monopattino. È vero, volevo prenderlo. Ma non l’ho neppure toccato perché quei due signori mi hanno subito fatto cadere a terra. Poi mi hanno legato. Io avevo molto male al costato”.
L’uomo, dopo l’arresto, è stato portato all’ospedale San Giovanni Bosco per essere medicato, ma ha rifiutato le cure.
La richiesta d’aiuto
È stata una residente a chiamare le forze dell’ordine. Da casa, sentiva le forti urla del presunto ladro e dei due custodi. L’uomo era già stato arrestato tre volte a luglio per rapina, furto e tentato furto. Adesso, la giudice ha disposto la sua scarcerazione. A febbraio sarà processato con rito abbreviato, difeso dagli avvocati Andrea Scaglia e Pietro Maria Piccaluga. Intanto, per lui, è stato disposto l’obbligo di dimora a Mondovì, dove è nato e abiterebbe con i genitori. Di notte, non può più uscire di casa.
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