
© EF Education-EasyPost
In casa EF Education-EasyPost si punta molto su Mattia Agostinacchio per il futuro. Il 18enne valdostano ha attirato l’attenzione nel corso dell’ultimo anno conquistando prima il titolo mondiale tra gli juniores e poi quello europeo Under-23 nel ciclocross, tanto che la compagine statunitense si è affrettata a metterlo sotto contratto e lo farà esordire su strada tra i professionisti già nel 2026, visti anche i buoni risultati ottenuti durante la stagione. L’obiettivo della squadra è quello di portare il talentuoso classe 2007 a crescere e diventare un vincente anche su asfalto e, per riuscirci, continuerà a farlo gareggiare nel ciclocross nei prossimi anni e a combinare quindi le due discipline, come spiegato dal direttore sportivo Sebastian Langeveld in un’intervista a In de Leiderstrui.
“Vogliamo farlo diventare un ciclista su strada in grado di lottare per le vittorie – le parole del neerlandese – C’è ancora molto da fare. L’idea per questa stagione di ciclocross, e per le prossime stagioni, è quella di sfruttarla al meglio come base per la stagione su strada. A mio avviso, se affrontato con serietà, il ciclocross rafforza le qualità su strada“.
Per questo motivo, il team ha anche creato una squadra di ciclocross: “Questo è il nostro primo anno di supporto a Mattia. Per soddisfare i requisiti abbiamo creato una piccola squadra di ciclocross, con Filippo, il fratello maggiore di Mattia, e la lussemburghese Nina Berton nella categoria femminile. In prospettiva, dovremo valutare se espandere questa iniziativa per ottenere un valore aggiunto“.
“Il ciclocross è infatti un vivaio di talenti – ha aggiunto Langeveld – Non voglio assolutamente fare paragoni con Van Der Poel, ma penso che il ciclocross e le classiche stiano bene insieme. Il ciclocross e il ciclismo su strada sono una combinazione fantastica. Basta guardare Del Grosso, Nys, Stybar o Boom”.
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