A Verissimo: il matrimonio con Katia Pedrotti

«La famiglia è il motore della vita. Nulla vale se non ci sono loro, sono fortunato. Quando ho conosciuto Katia, ho capito subito che lei era diversa, era semplice, era una persona trasparente. I valori li trasmetti con persone del genere. Ho la fortuna che, a distanza di tanti anni, mia moglie mi piace ancora tanto fisicamente, c’è una grande complicità tra di noi, e poi è una mamma fantastica. Quando è nata mia figlia Matilda, abbiamo vissuto una crisi perché Katia era molto focalizzata sulla maternità, poi una notte ne abbiamo parlato perché non volevo fare finta di niente. I momenti di crisi possono anche esserci quando accadono cose complicate in famiglia: abbiamo passato dei primi mesi dell’anno difficilissimi. Con Katia ci sopportiamo e ci supportiamo. Al Grande Fratello ho scoperto prima i difetti che i preggi di mia moglie».

A Verissimo: la malattia della madre

«Anche i miei genitori si sono conosciuti giovani. Il loro lavoro li ha separati e dopo il Covid sono arrivate delle difficoltà. Un genitore è un punto di riferimento ma quando ti rendi conto che sei tu a dare qualcosa a loro diventa difficile. Ai miei figli ho insegnato che la vita è un percorso a ostacoli. Se non ti prepari a questo poi diventa difficile accettarlo».

A Verissimo: la storia d’amore con Katia

«Ci siamo evoluti insieme. Bisogna capire che in un rapporto non ci può essere sempre la fiamma del primo anno, ma ci deve essere una costruzione di qualcosa».

A Verissimo: Il mio Grande Fratello

«Noi abbiamo sfruttato la popolarità del Grande Fratello per costruirci un futuro insieme. Il Grande Fratello non è un trampolino di lancio ma un percorso. Se cerchi la popolarità, quando le luci del riflettore si spengono ci rimani male».