Chiusa la Porta Santa della basilica di San Giovanni in Laterano. È la seconda dopo quella di Santa Maria Maggiore, chiusa nel giorno di Natale.

A presiedere il rito, a cui ha partecipato anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è stato il cardinale vicario, Baldo Reina.

Reina: “A Roma assenza di solidarietà”

L’omelia del cardinale vicario Baldo Reina per la chiusura della Porta Santa di oggi, sabato 27 dicembre, ha rappresentato un atto d’accusa verso le “assenze” della Roma di oggi, una lista severa e puntuale: “L’assenza di solidarietà nel divario tra periferia e centro – ha spiegato – l’assenza di attenzione alle miserie economiche ed esistenziali; l’assenza di fraternità in cui ci rassegniamo anche nel presbiterio a rimanere soli o a lasciarci soli; l’assenza in cui le famiglie si disperdono, i legami si infragiliscono, le generazioni si oppongono, le dipendenze diventano catene; l’assenza a volte di giustizia, che non risponde all’altissima vocazione della politica di rimuovere gli ostacoli perché ognuno possa trovare uguali opportunità per realizzarsi dare forma ai propri sogni, dare sostanza alla propria dignità con lavoro e giusti salari, avere una casa, essere difeso e curato nelle proprie fragilità”.

Secondo Reina, proprio dalla marginalità scaturisce il compito di custodire la possibilità della sorpresa: “Io stesso mi sento custode della possibilità che questa sorpresa trovi spazio nel nostro annunciare il Vangelo, trovi dimora nelle nostre comunità, trovi corpo nel nostro essere ministri di Dio, trovi il suo inveramento in una città in cui molti hanno perso la speranza”.

L’omelia si è conclusa con una domanda che chiede un esame di coscienza collettivo: “Possiamo professare la nostra fede senza preoccuparci di quanti, per i pesi che devono portare, per il dolore che patiscono, per le ingiustizie che subiscono, non riescono a vedere altro che una tomba vuota, il segno più acuto di assenza?”. Infine, la consegna dell’eredità giubilare: “Cosa ci lascia questo anno giubilare? Ci lascia un sentimento diffuso della prossimità del Dio delle sorprese”. Una prossimità che, per la diocesi di Roma, diventa ora un compito non rimandabile: “Comincia un tempo nuovo per la nostra diocesi. Uniamo le nostre preghiere e le nostre forze e risorse per essere luogo che rivela la presenza del Signore, che testimonia la sua prossimità divenendo prossimi gli uni agli altri, senza dimenticarci di nessuno”.

I prossimi appuntamenti

Domani, domenica 28 dicembre, a essere chiusa sarà la Porta Santa di San Paolo fuori Le Mura. E, infine, il 6 gennaio, verrà chiusa, con una cerimonia presieduta da papa Leone XIV, anche la Porta Santa della basilica di San Pietro e il Giubileo sarà ufficialmente terminato.